Per il pizzaiolo di Caiazzo un riconoscimento che dimostra quanto la pizza sia universalmente riconosciuta come portabandiera del vero made in Italy gastronomico. E Pepe in Grani continua la sua ascesa tra le destinazioni più apprezzate dai gourmet di tutto il mondo. In top 100 anche Armando al Pantheon e il Cibreo.
Le classifiche di OAD. Come funzionano
Pepe in Grani, la struttura-concept creata dal maestro pizzaiolo Franco Pepe a Caiazzo (CE), si classifica al terzo posto nella Top 100 Gourmet Casual 2017 di OAD – Opinionated About Dining, presentata di recente a Copenhagen.
Opinionated About Dining è un sito nato nel 2004 come blog che raccoglieva le esperienze culinarie del fondatore, Steve Plotnicki. Tre anni dopo, OAD si trasforma in uno spazio di confronto aperto a professionisti e appassionati gourmet, invitati a rilasciare un punteggio, accompagnato da minirecensioni, sui ristoranti che frequentavano in tutto il mondo. Accanto ai 150 top voter, in 10 anni OAD ha raccolto le opinioni di 5mila persone e più di 16mila ristoranti di tutto il mondo.
La classifica così stilata tiene conto di diversi parametri: dalla qualità delle recensioni (positive o negative) al “livello” di esperienza dell’utente che rilascia il proprio voto, alla quantità di visite ricevute in un anno dal locale. Così è stato, qualche settimana fa, per l'ultima edizione della Top 100 Europa, la classifica più attesa dagli chef del Vecchio Continente, che per il secondo anno consecutivo ha incoronato Alain Passard e il suo Arpege; primi tra gli italiani (in schieramento abbastanza nutrito) Massimiliano Alajmo(9) e Massimo Bottura (10). E nel mese di aprile, secondo una scansione articolata in molteplici liste tematiche, per la top 100 dedicata alle migliori tavole classiche, quelle che tengono alta la bandiera della ristorazione d'autore da almeno 25 anni. Tra i nomi tante insegne a gestione familiare, e l'Italia presente con 15 tavole, Nadia Santini in testa.
Franco Pepe sul podio
Pochi giorni fa, invece, sulla base delle recensioni lasciate nell'ultimo anno dagli utenti, è stato elaborato l'algoritmo che assegna il punteggio finale per la Top 100+ Gourmet Casual, classifica che raccoglie le migliori strutture che propongono menu a meno di 75 euro a persona. E Pepe in Grani è entrato in top 3, aggiudicandosi la medaglia di bronzo per le pizze diventate celebri tra i buongustai di tutto il mondo. Si conferma così il buon periodo del maestro campano, che prosegue con successo l'esperienza al Nord, nel suggestivo spazio circondato dal verde dell'Albereta, dove la Filiale nel bosco ha finalmente esaudito i desideri di tanti appassionati della pizza d'autore che con più difficoltà raggiungerebbero Caiazzo. Proprio nell'ambito delle sperimentazioni de La Filiale, in collaborazione con lo chef dell'Albereta Fabio Abbattista, da qualche settimana è nata Nativa, una pizza ad alta digeribilità a base di farina di grano monococco Shebar, in collaborazione con Molino Piantoni (BS) e l'Università degli Studi di Brescia. L'ennesimo risultato di una ricerca sul prodotto e sugli impasti che testimonia la volontà di Franco Pepe di proporsi come ambasciatore della pizza contemporanea, che affonda le radici nella tradizione campana, senza per questo porre limiti alla sperimentazione. Proposta in esclusiva all'Albereta, la pizza Nativa è pure vegana, con topping di pomodoro, hummus con avocado e ceci di Cicereale, germogli di rucola selvatica.
Gli altri italiani in Top 100
Oro e argento della Top 100 Gourmet Casual 2017 spettano invece alla Spagna, con il primo posto del tapas bar Ganbara di San Sebastian e il secondo a premiare la proposta gastronomica di Barcellona, con El Quim de la Boqueria, all'interno di uno dei mercati più celebri d'Europa. In top 10 ancora tanta Spagna e Francia – Parigi piazza ben 4 insegne, da Abri (6) al Clown Bar (9) – e un decimo piazzamento per il Manfred's di Christian Puglisi, a Copenaghen. Per trovare nuovamente l'Italia, invece, bisogna scendere al numero 35, con la Trattoria Sostanza di Firenze. Mentre al 42 si classifica un grande classico della tradizione romana, la tavola di Armando al Pantheon. E ancora il Cibreo di Fabio Picchi (Firenze) al 54, Diego Rossi con Trippa (Milano) al 62, il Ratanà di Cesare Battisti al 71, ancora a Milano. In top 100 anche Alle Testiere di Venezia (80) e Manna di Matteo Fronduti a Milano (85); di poco fuori l'Osteria Fernanda di Davide Del Duca (Roma), al numero 109, ma pure il Consorzio di Torino (116) e Roscioli a Roma (117).