Un tratto di litorale affacciata sull’Adriatico, che va da Cupra Marittima alla foce del fiume Tronto, e offre splendide spiagge, paesaggi esotici e città d’arte. È la Riviera picena delle palme. Vi raccontiamo questa zona, con i migliori indirizzi per mangiare, bere e prendere un buon caffè.
La Riviera picena delle palme
Oltre 7 mila palme di 13 diverse specie incorniciano i 5 chilometri di lungomare di San Benedetto del Tronto, mentre altre sono sparse per tutto il litorale, da Cupra Marittima alla foce del fiume Tronto. È la Riviera picena delle palme, da non confondere con l’omonima costa ligure (compresa all’interno della Riviera di ponente): siamo nelle Marche, una regione caratterizzata dall’alternarsi di lunghe spiagge e pareti rocciose che precipitano a picco nell’Adriatico, ma che custodisce anche gioielli artistici e architettonici sparsi sul territorio. E interamente visitabile in bici, grazie alla Ciclovia adriatica. È qui che vi portiamo, alla scoperta delle spiagge più suggestive e delle migliori tavole della zona.
Mare e arte a Cupra Marittima
Si parte da Cupra Marittima, comunità di fondazione romana che prende il suo nome dalla Dea Cupra: una divinità locale, diventata poi oggetto di adorazione anche per i popoli dell’Urbe. La cittadina si è sviluppata soprattutto sulla colline di Merano durante il medioevo, “allungandosi” verso il mare nel corso del XIX secolo. L’anima è quella degli antichi borghi marini, con il profumo del pesce portato a riva dai pescatori e preparato nelle cucine casalinghe che invade le viuzze del centro. Ma è anche un borgo che “nasconde” luoghi storico-artistici di pregio.
Cupra marittima - foto di Hotelideal Cupra
Partiamo dalla contrada di Sant’Andrea, che ospita il castello omonimo: costruito nel XIII secolo, è stato oggetto di restauro nel 2003 ed è visitabile anche durante la notte. Da vedere la Collegiata di San Basso, che al suo interno custodisce il trittico di Vittore Crivelli e la volta interamente dipinta da Giuseppe Pauri. Per chi ama l’archeologia, in contrada Santi si trovano le vestigia romane del periodo augusteo, che anticamente facevano parte del Foro e oggi sono utilizzate per mostre, manifestazioni artistiche e concerti. Da non perdere anche gli ultimi ritrovamenti della necropoli romana risalente al VI-V secolo a. C.
Per coloro che invece preferiscono un turismo legato all'ambiente, sono diverse le aree naturali protette intorno Cupra: Duna Marittima, il tratto di spiaggia a nord del paese che ospita alcune specie rare che vivono esclusivamente vicino l’acqua marina; la pineta, un'area protetta dalla Regione Marche composta di sabbie miste a ghiaia e ciottoli, da una fitta macchia mediterranea e distese di orchidee anche molto rare; la lecceta, situata sulle colline a ovest del territorio cuprense.
Grottammare - foto di Marche travelling
Grottammare, la perla dell’Adriatico
A pochissimi chilometri da Cupra c’è Grottammare, chiamata la perla dell’Adriatico per le sue acque cristalline e le spiagge di sabbia finissima. È una località dalle origini molto antiche: sul suo territorio sono stati trovati i resti di una necropoli picena datata VII-V secolo a.C. Oltre alle spiagge sabbiose, anche qui ci sono diverse opere artistiche da scoprire, come il Teatro dell’arancio, l’Altana dell’orologio e il palazzo Priorale. Facendo una passeggiata lungo la cinta muraria cinquecentesca della città si può visitare il restaurato Torrione della Battaglia, che custodisce molte opere di Pericle Fazzini, considerato uno dei più grandi artisti del ‘900 e nato proprio in questo borgo nel 1913. Fra gli edifici religiosi, invece, suggeriamo la visita alla chiesa di Santa Lucia, fatta erigere nel 1600 da Camilla Peretti in memoria del fratello Felice Peretti, poi divenuto papa Sisto V, e alla chiesa di Sant’Agostino, collocata sulla ripida strada che dalla marina porta al borgo antico, dov’è conservata la Madonna della Misericordia, un affresco di Vincenzo Pagani.
San Benedetto del Tronto e i suoi giardini
Vicinissima a Grottammare c’è San Benedetto del Tronto, epicentro della vita culturale e mondana della zona. Se avete scelto la pista ciclabile, sarà facile trovare i 10 giardini tematici che impreziosiscono la costa con colori e sfumature intense, oltre che con il profumo inebriante dei fiori e delle piante aromatiche.
Per una visita alla città non si può che partire dalla Torre dei Gualtieri, meglio conosciuta dai sanbenedettesi come il Torrione, l'elemento più rappresentativo della comunità: costruita intorno alla 1480-1500, permetteva alla famiglia nobiliare, i Gualtieri appunto, di osservare tutto il circondario quasi fino a Fermo, centro urbano con cui San Benedetto registra antiche rivalità. Immancabile una visita alla Cattedrale di Santa Maria della Marina, costruita fra la fine dell'800 e l’inizio del '900, ma anche la chiesa di San Benedetto Martire, eretta intorno all’XI secolo e poi ricostruita alla fine del XVIII secolo in stile neoclassico su disegno dell'architetto Pietro Augustoni.
Le palme di San Benedetto del Tronto
Per chi volesse fare un giro alternativo consigliamo il mercato del pesce, una delle attrazioni cittadine più antiche e visitate, anche grazie alle aste che vi si tengono e che regalano uno spettacolo decisamente suggestivo: le cassette del pesce sono sistemate con una meticolosità che sfiora l’opera d’arte e poi prezzate, mentre gli acquirenti attendono in silenzio fino all’avvio dell’asta, quando si scatenano con le offerte.
Esplorando il molo sud di San Benedetto vi ritroverete al MAM, il Museo d’Arte sul Mare, una sorta di passeggiata all’aperto dedicata all’arte, protesa verso l’Adriatico. Qui si possono ammirare le 135 sculture in travertino realizzate da artisti provenienti da tutto il mondo, i 10 murales che adornano il molo, fino al monumento al gabbiano Jonathan Livingston di Mario Lupo: un museo in perenne divenire, grazie alla Manifestazione Scultura Viva che ogni anno permette di arricchirlo con nuove opere.
La cucina della Riviera picena delle palme
La gastronomia della zona ruota intorno al pescato freschissimo che arriva nei porti di San Benedetto. Non a caso, il piatto simbolo della città è il brodetto alla sambenedettese (lu vrudètte nel dialetto locale): una zuppa di pesce caratterizzata dal sapore dei peperoni e dell’aceto. Una ricetta dalle origini antichissime, cucinato a bordo delle navi con gli scarti del pescato: anche per questo non esiste una ricetta unica, ma tante piccole varianti. Un’altra specialità tipica della cittadina picena sono le olive alla sambenedettese, sulla scia delle ascolane, dove però il classico ripieno di carne lascia spazio alla farcia di pesce. Fra i primi ricordiamo i ravioli o le fettuccine con le melecche, le code di scampi sgusciate, ma anche i gesuiti, pietanza della zona di Acquaviva Picena, una sorta di lasagna ai formaggi cotta in forno e servita fumante direttamente nella pirofila.
Brodetto alla sambenedettese o sanbenedettese, foto di Associazione Alberghi di San Benedetto
Per quanto riguarda i secondi da assaggiare la magnana in guazzetto (alici molto piccole), la frittura di paranza, la rana prescatrice in potacchio (cioè brasata in un sugo ristretto), le lumachine in porchetta. Diverse e golose le preparazioni al forno, sia dolci, che salate, fra cui alcune focacce tipiche.
Per gli amanti della carne, niente paura: non sono pochi i prodotti di pregio che vengono dall’entroterra marchigiano, regolarmente inseriti anche nella gastronomia della costa. Assaggiate naturalmente il ciauscolo, diffuso in tutta la regione, così come le salsicce di fegato e le coppe di testa di maiale, provenienti dalle zone intorno Ascoli. Ma non dimenticate anche la selvaggina, con cui si fanno ottimi primi piatti mentre il cinghiale e protagonista indiscusso dei secondi cucinati in padella. Tanti i formaggi provenienti dall’interno, fra cui i pecorini in diverse stagionature e aromatizzazioni, le caciotte a base di latte ovino o vaccino e le specialità al tartufo della zona dei Monti Sibillini.
CONSIGLI DALLA GUIDA RISTORANTI D’ITALIA 2017
Degusteria del Gigante (San Benedetto del Tronto)
Iniziamo da un indirizzo che reinterpreta la cucina ascolana in chiave creativa e sorprendente. La chef Sabrina Luzi ha saputo creare una rete con gli agricoltori della zona che cercano prodotti ormai quasi in disuso, punto di partenza per la sua sperimentazione in cucina. Il menù, con due opzioni per la degustazione, cambia secondo la stagione. La cantina, a cura del patron Sigismondo Gaetani, si arricchisce di settimana in settimana con etichette ricercate. Una Forchetta nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Lelii (San Benedetto del Tronto)
Una tavola lontana dal viavai turistico, dove scoprire la tradizione gastronomica di San Benedetto. L’ambiente è quello tipico della trattoria di mare, vivo e informale. Il menù, strutturato in maniera equilibrata fra carne e pesce, è una carrellata di portate classiche, rese uniche dalla materia prima utilizzata. Da non perdere i fritti, croccanti e saporiti, ma anche i primi piatti, vero cavallo di battaglia del locale. Ottimi i dolci della casa, golosi e invitanti. La carta dei vini non è molto estesa, ma annovera alcune fra le migliori etichette del territorio. Due Gamberi nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Osteria pepe nero (Cupra Marittima)
L’arte dell’accoglienza è di casa da Michele Alesani, un patron pronto a intrattenere gli ospiti con cordialità e a dispensare consigli. L’ambiente è curato e caldo, con volte a mattoncini da cui fanno capolino cimeli, opere d’arte e strumenti di lavoro. Il menù è a prezzo fisso (27,50 euro) e la bottiglia di vino lasciata a metà “deve” essere portata a casa. La cucina è tradizionale, anche se non manca qualche incursione più fantasiosa, l'estetica dei piatti è curata così come c'è molta attenzione per la pulizia dei sapori. I dolci fatti in casa sono leggeri e piacevoli. Bella la terrazza panoramica in cui mangiare nei mesi più caldi. Due Gamberi nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Sabya beach (Grottammare)
All’interno di uno stabilimento balneare, in un contesto modaiolo, con i tavoli affacciati sulla spiaggia. L’ambiente è luminoso e moderno, l’accoglienza premurosa. La cucina è solida, ben centrata e leggera, con portate sia terra che di mare, tutte realizzate con ingredienti di prima qualità prevalentemente locali. Buoni e freschi i dolci realizzati dagli chef. Da bere vini regionali di livello, ma anche qualche chicca dal resto del territorio nazionale. Una Forchetta nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Vicolo Corto (San Benedetto del Tronto)
Vicino alla Cattedrale della Madonna della Marina, è un wine bar dall’atmosfera intima e accogliente. La cantina è ampia e comprende referenze sia nazionali che estere, oltre a un’importante lista di liquori e distillati. L’offerta gastronomica si struttura a partire dalla bevanda scelta: il menu annovera piatti tradizionali ma anche qualche portata più creativa, che mira a valorizzare materie prime di pregio. Servizio impeccabile, con i professionisti della sala pronti a dare consigli e suggerimenti stimolanti. Due Bottiglie nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
CONSIGLI DALLA GUIDA PIZZERIE D’ITALIA 2017
Il fornaccio (San Benedetto del Tronto)
La pizza al taglio del Fornaccio è uno dei punti di riferimento in pieno centro a San Benedetto. Soffice al centro e croccante ai bordi, viene sfornata a ogni ora in un’ampia varietà di gusti, anche se non è da sottovalutare la pizza bianca. Nei mesi più caldi è possibile mangiare seduti ai tavoli lungo l’isola pedonale. Da bere birre artigianali, alla spina o in bottiglia. Una Rotella nell’edizione 2017 della guida Pizzerie d’Italia.
Pizza in piazza (San Benedetto del Tronto)
In una posizione un po’ defilata, alle spalle del porto, è uno degli indirizzi più amati dagli appassionati. L’impasto della pizza al taglio è proposto in diverse versioni - classico, integrale e con grani antichi – con lievitazioni di circa 72 ore. Tante proposte classiche che variano secondo la stagione e la disponibilità del mercato. Da bere una selezione di birre in bottiglia o alla spina e qualche etichetta nazionale di tutto rispetto. Due Rotelle nell’edizione 2017 della guida Pizzerie d’Italia.
Pummarò (San Benedetto del Tronto)
A pochi passi dal lungomare un locale che riesce a gestire grandi numeri senza sbavature. La pizza è profumata e altamente digeribile, grazie alle lunghe lievitazioni e alla cottura precisa in forno a legna, realizzata con prodotti che vengono soprattutto dalla penisola sorrentina. Tante le opzioni in menu, pizze classiche e più creative, ma anche gli antipasti - in particolare i fritti - sono da provare. Da bere birra alla spina e artigianali, oltre a qualche buon vino. Due Spicchi nell’edizione 2017 della guida Pizzerie d’Italia.
CONSIGLI DALLA GUIDA STREET FOOD 2017
Ape Scottadito (San Benedetto del Tronto)
L’apetta girovaga di Andrea Illuminati porta lo street food locale in giro per le provincie di Ascoli e Ancona. Da non perdere le classiche olive ascolane, presentate in diverse versioni moderne e creative, ma anche il fritto di alici o gli arrosticini di castrato abruzzesi. Il tutto condito da birre di buon livello e dalla simpatia dei ragazzi che servono i clienti. Per conoscere i loro spostamenti basta seguire la pagina facebook.
Nudo e crudo (San Benedetto del Tronto)
Nel cuore del porto commerciale di San Benedetto una rosticceria take away che serve anche veri e propri piatti da asporto. Quasi tutte le proposte sono di mare, partendo dai fritti per finire agli spaghetti con vari tipi di condimento, fino alle insalate di polpo o alle alici marinate. Da provare le cozze gratinate, uno dei piatti forti del locale. Qualche tavolo all’aperto con servizio self service e del buon vino del territorio completano il tutto.
Olio pesce fritto (San Benedetto del Tronto)
Tutto il pesce fritto che desiderate in questo chioschetto a ridosso del porto commerciale. Calamari, alici, seppie, polpa di granchio, scampi e code di gamberi. Non mancano le olive ascolane in versione ittica, da assaggiare assolutamente. Si beve e si mangia appoggiati ai sempre affollati tavolinetti fatti con materiale di recupero o sui muretti limitrofi.
Olive più (San Benedetto del Tronto)
Le olive ascolane in tutta la loro golosità, da ordinare crude oppure da mangiare sul posto. Al di là del piatto più tipico della zona, il banco gastronomia è ricco di portate invitanti di stampo casalingo: un cavallo di battaglia è su tutti è il timballo, piatto preso letteralmente di assalto dai clienti ed esaurito pochi minuti dopo essere stato sfornato. La rosticceria, a pochi passi dal lungomare, lavora a pieno ritmo a ogni ora della giornata.
CONSIGLI DALLA GUIDA PASTICCERI&PASTICCERIE
Pasticceria delle Rose (San Benedetto del Tronto)
Un’offerta ampia ma sempre curata per questa pasticceria di San Benedetto del Tronto. Ogni cliente può avvicinarsi al bancone e comporre il proprio vassoio, scegliendo dal vasto assortimento di mignon e paste. Ma si possono assaggiare ottime frolle, torte classiche e creative, sfiziose mousse alla frutta. Golosi i semifreddi, prodotti soprattutto nei mesi più caldi con ingredienti di prima qualità. Una Torta nell’edizione 2017 della guida Pasticceri&Pasticcerie.
Caffè Soriano (San Benedetto del Tronto)
Un indirizzo poliedrico, con cocktail e sushi bar, pasticceria, ristorante ed enoteca. Le creazioni dolci continuano essere il fiore all’occhiello del locale dei fratelli Giudici, con un banco non ampissimo ma sempre ricco e ordinato. Ottime le frolle, declinate in torte e biscotti dai colori e dalle consistenze differenti, ma anche i semifreddi, ricercati nel gusto e negli abbinamenti. Tra le specialità più richieste le brioches e le cheesecake in vari gusti, anche in versione monoporzione. Invitanti anche l’assortimento di paste senza latticini e la pasticceria salata. Due Torte nell’edizione 2017 della guida Pasticceri&Pasticcerie.
CONSIGLI DALLA GUIDA BAR D’ITALIA 2017
Caffè Florian (San Benedetto del Tronto)
Un locale che ogni anno migliora il servizio e raffina l’offerta. L’ambiente è elegante, con ampie sale e una parte dei tavolini sull’isola pedonale e, d’inverno, nel dehor coperto. Il via vai dei clienti inizia di buon mattino, quando vengono sfornati lieviti artigianali e fragranti brioches farcite in tanti modi diversi, accompagnati da caffè intensi e cappuccini vellutati. Interessante la novità dell’angolo detox con la carta degli estratti dedicati a ogni stagione. Ma qui si può fare anche un buon aperitivo, grazie alla lunga lista di cocktail e vini, abbinati a una serie di sfizi salati realizzati con grande maestria. Due Chicchi e Tre Tazzine nell’edizione 2017 della guida Bar d’Italia.
Chicco d’oro (San Benedetto del Tronto)
Una fama che parte dal caffè di qualità, riconfermata ogni anno che passa. Le proposte fra cui scegliere sono diverse: dalla classica miscela della casa incentrata sulle monovarietali, al Blend Oro (100% Arabica) fino al Cioccolatoso, tutte disponibili per l’acquisto in grani e con prezzi diversi anche alla tazzina. Meritano l’assaggio anche le varianti dell’espresso, ma anche il cappuccino, da abbinare a lieviti profumati, mini muffin golosi e croissant con varie farciture. Inoltre, valide opzioni per gli acquisti gastronomici: tè, infusi, confetture, praline e tavolette artigianali. Tre Chicchi e Due Tazzine nell’edizione 2017 della guida Bar d’Italia.
Orlandi Passion (San Benedetto del Tronto)
Gli oltre 40 anni della famiglia Orlandi - Cipolla nel settore della torrefazione danno la giusta visibilità a questo locale. Il caffè è ottenuto da una miscela di sola Arabica, declinata in due tostature, da estrarre in una macchina realizzata appositamente per questo esercizio. Il gusto è rotondo e pulito, mentre l’aroma, incisivo e persistente, ricorda il cioccolato. Oltre ai caffè, tè e cioccolate calde a ogni ora della giornata. Ma qui si possono assaggiare ottime creazioni di pasticceria e gelateria artigianale, in particolare i brownie e i biscotti con farina integrale. Tre Chicchi e Una Tazzina nell’edizione 2017 della guida Bar d’Italia.
indirizzi
Ape Scottadito | San Benedetto del Tronto (AP) | tel. 392 155 5548 | www.facebook.com/apescottaditosbt
Caffè Florian | San Benedetto del Tronto (AP) | viale Secondo Moretti, 74 | tel. 0735 584096 | www.caffeflorian.it
Caffè Soriano | San Benedetto del Tronto (AP) | viale Alcide De Gasperi, 60 | tel. 0735 480648 | www.caffesoriano.it
Chicco d’oro | San Benedetto del Tronto (AP) | viale Secondo Moretti, 35 | tel. 0735 592829 | www.chiccodorosbt.it
Degusteria del Gigante | San Benedetto del Tronto (AP) | via degli Anelli, 19 | tel. 0735 588644 | www.facebook.com/Degusteria-del-Gigante-68759628156
Il fornaccio | San Benedetto del Tronto (AP) | viale Secondo Moretti, 68 | tel. 0735 592025 | www.facebook.com/Fornaccio-45610391247
Lelii | San Benedetto del Tronto (AP) | via Roma, 81 | tel. 0735 587320
Nudo e crudo | San Benedetto del Tronto (AP) | zona Porto - banchina Riva Nord | tel. 345 7799117 | www.facebook.com/nudoecrudosbt
Olio pesce fritto | San Benedetto del Tronto (AP) | via Cristoforo Colombo, 87 | tel. 329 330 3761 | www.facebook.com/OLIO-Pesce-Fritto-167597153376772/?rf=175103865879384
Olive più | San Benedetto del Tronto (AP) | via dei Laureati, 2a | tel. 0735 751811
Orlandi Passion | San Benedetto del Tronto (AP) | via Montebello, 36 | tel. 0735 595648 | www.orlandipassion.com
Osteria pepe nero | Cupra Marittima (AP) | via Castello, 33 | tel. 335 611 5534 | www.facebook.com/Osteria-Pepe-Nero-Cupra-Marittima-408032539293890
Pasticceria delle Rose | San Benedetto del Tronto (AP) | via del Mare, 211 | tel. 0735 650618 | www.pasticceriadellerose.org
Pizza in piazza | San Benedetto del Tronto (AP) | piazza del Pescatore | tel. 0735 592286
Pummarò | San Benedetto del Tronto (AP) | via dei Mille, 21/23 | tel. 0735 753380 | www.ristorantepizzeriapummaro.com
Sabya beach | Grottammare (AP) | lungomare Alcide De Gasperi | tel. 0735 581153 | www.sabyabeach.it
Vicolo Corto | San Benedetto del Tronto (AP) | Via Neutro Spinozzi, 4 | tel. 0735 595492 | www.facebook.com/Vicolo-Corto-439653349547040
a cura di Francesca Fiore
Leggi anche I sapori della costa: miniguida gastronomica al Golfo di Taranto
Leggi anche I sapori della costa: miniguida alla Riviera di Ulisse