È diventato celebre con uno pseudonimo che lo qualifica come appassionato gastronomo e gourmet, oltre che incallito viaggiatore. E il suo ultimo libro ci racconta gusti e disgusti dei popoli del mondo, tra aneddoti, curiosità e millenni di storia.
L’uomo e il cibo. Abitudini e sostenibilità
E se tra qualche anno fossimo destinati a nutrirci prevalentemente di insetti? La provocazione forse è eccessiva, ma le ultime statistiche confermano un impatto ambientale notevolmente inferiore per l’allevamento di larve e cavallette, che peraltro garantiscono un ottimo apporto proteico. Nulla da invidiare ad una buona bistecca di manzo, dunque, e già apprezzati nelle cucine di un mondo gastronomico che non sembra appartenerci per retaggio culturale ma è invece molto vicino a noi per tanti altri versi. E se l’alta cucina già si mostra favorevole alla sperimentazione, in un pianeta ormai più che globalizzato – dove spesso le tendenze gastronomiche viaggiano per migliaia di chilometri rimbalzando sulle tavole più esclusive delle capitali internazionali del gusto – è curioso rilevare la persistenza di tabù alimentari frutto di un passato millenario, che hanno accompagnato da sempre l’umanità nella definizione di gusti e disgusti ben caratterizzanti a livello religioso, sociale, etnico.
Tabù alimentari e cibi assurdi. Il libro di Doctor Gourmeta
Bistecche di formica e altre storie gastronomiche è il nuovo libro di Doctor Gourmeta – al secolo Carlo Spinelli – alla prese con un viaggio tra i cibi più assurdi del mondo. Se di assurdità si può parlare, come ricorda lo stesso autore nella sua prefazione, nella disamina di abitudini che rispondono a esigenze precise – spesso anche economiche, biologiche o antropologiche come argomentava Marvin Harris nel suo testo cult Buono da mangiare – e che ancora al giorno d’oggi ci dicono molto su credenze religiose (e lo sapeva bene Mary Douglas, autrice di Purezza e pericolo negli anni Sessanta), appartenenza di classe o impegno etico. Edito per Baldini & Castoldi, in libreria dal prossimo 10 settembre, il libro guida il lettore tra l’avversione anglosassone per la carne di cavallo e il tabù dei thailandesi verso il coniglio, fino ad analizzare le usanze di casa nostra e le nostre repulsioni, come quella per gli insetti, per esempio.
Ma cosa succederà nel futuro? E come le nostre abitudini gastro-culturali si adegueranno alle esigenze del Pianeta? Le pagine del Doctor Gourmeta, viaggiatore incallito, appassionato di storia con la S maiuscola e specializzato in cultura gastronomica (sogno nel cassetto: diventare il più grande autore di graphic novel enogastronomici), ci invitano alla riflessione, regalando al lettore un gran numero di aneddoti e curiosità sul rapporto dell’uomo con il cibo.
Bistecche di formica e altre storie gastronomiche | di Carlo Spinelli | Baldini & Castoldi editore | 288 pagine | 15 euro | in libreria dal 10 settembre