Nella provincia di Torino, a Rivoli, Margherita Fogliati gestisce con amore le api che un tempo erano appartenute al padre. E con passione e costanza, porta avanti un lavoro di ricerca in campo apistico.
Le origini
È papà Renato a inaugurare la piccola realtà apistica piemontese che dal 2006 è in mano a Margherita Fogliati, produttrice appassionata che ha ereditato dalla famiglia l'amore per il buon cibo e la campagna, facendolo suo e trasformandolo in un lavoro di ricerca attento e costante. A Rivoli, in provincia di Torino, La Margherita tiene alta la bandiera dei mieli piemontesi di qualità, prendendo il meglio da ogni angolo di territorio: l'apicoltrice, infatti, si sposta con le sue api nelle zone limitrofe per raccogliere nettari di diverse tipologie, praticando l'apicoltura nomade e riuscendo così a ottenere una gamma ampia di prodotti che rispecchiano la vasta ricchezza floreale della regione. “Sono cresciuta fra le api, prendere in mano l'attività di famiglia mi è venuto naturale”, racconta. E aggiunge: “Ho continuato a studiare e approfondire l'argomento attraverso corsi specifici e confronto con gli esperti del settore. Per cercare di contribuire così alla valorizzazione del territorio”.
L'Associazione e i presidi Slow Food
Dal 2006, infatti, l'azienda fa parte dell'Associazione miele delle vallate alpine della provincia di Torino, una realtà provvista di ferreo disciplinare che ha lo scopo di valorizzare il miele locale, fra i più rappresentativi prodotti agroalimentari piemontesi. Tutti gli alveari impiegati nella produzione devono essere localizzati all'interno delle Comunità Montane della Provincia di Torino, e il miele deve presentare parametri precisi, “come un'umidità idonea a consentirne una lunga conservazione naturale” e l'assenza di trattamenti che possono modificare le caratteristiche del prodotto. Le tipologie ammesse dal disciplinare sono rododendro, castagno, tiglio, millefiori, flora alpina. Inoltre tutti i mieli prodotti all'interno del circuito dell'associazione non devono essere pastorizzati, perché questo processo, che prevede un trattamento fra i 72 e i 78°C, “evita il rischio di fermentazione e mantiene il miele allo stato fluido, ma riduce fortemente la quantità di enzimi e vitamine, compromettendo l'armoniosa sinergia che si crea tra i vari elementi del prodotto”. Dal2012, inoltre, l'azienda è iscritta fra i produttori di presidi Slow Food Mieli di alta montagna, un titolo ottenuto grazie alla produzione di miele di rododendro e di flora alpina.
Il miele
Sono fra le 250 e le 300 le api impiegate nell'ampia produzione de La Margherita, che comprende miele di acacia, tarassaco, millefiori, flora alpina, rododendro, tiglio, castagno e melata. Una varietà di fiori e di mieli che risponde diversamente all'andamento matereologico. Quest'anno si prevede un'annata difficile. Il clima, come abbiamo potuto constatare anche con Fulvio Muttoni di Apicoltura Muttoni di Taceno (Lecco), ha causato problemi notevoli soprattutto all'acacia: “È un fiore delicato che purtroppo tende a seccarsi facilmente a causa del freddo notturno e del seguente sbalzo termico che avviene la mattina. Abbiamo perso quasi tutto il raccolto, e anche il tarassaco non promette molto bene”. Ma l'apicoltrice non demorde e continua il suo lavoro per salvare la produzione: “Con il miele è pressoché impossibile definire un quantitativo medio annuo. Tutto dipende dal clima, che ci assiste sempre di meno, e più in generale dalla natura. Speriamo che con gli altri fiori vada meglio”. Gli alveari sono tutti posizionati lontano dalle strade e da fonti di inquinamento, “le nostre postazioni principali sono nel Canavese, nel Parco Gran Paradiso, nella Val Sagone, Val di Susa e Val Chiusella”. Zone incontaminate dove predomina ancora la natura più selvaggia e dove le api possono bottinare liberamente all'aria pulita.
Gli altri prodotti
Miele a parte, l'azienda realizza anche altri prodotti, alcuni molto creativi. Specialità della casa è la crema nocciola, con nocciole Piemonte IGP (dell'azienda Nocciole d'Elite di Cravanzana, in provincia di Cuneo) e miele di acacia. E ancora il cioccolatino Margottino, una pralina dal cuore morbido di crema di miele di acacia e pasta di nocciole e ricoperta di cioccolato fondente. E poi la frutta secca – nocciole, noci e mandorle – immersa nel miele, il liquore a base di grappa e miele e l'aceto di miele, “il più antico che l'uomo conosca, usato già dagli Egizi molto tempo prima della scoperta della vite”, lavorato a crudo e senza aggiunta di additivi o conservanti.
Fra i prodotti principali dell'alveare, al primo posto troviamo il polline, raccolto dalle api bottinatrici durante i voli e poi miscelato al nettare contenuto nella loro sacca melaria e posizionato in apposite sacche a lato delle zampe posteriori. Prima della commercializzazione deve essere trattato con cura, “un'operazione delicata durante il processo è l'essiccazione, realizzata attraverso la de-umidificazione del polline con un getto di aria calda”. È un concentrato di proteine e proprietà rivitalizzanti, al punto che può essere considerato “una valida alternativa naturale agli integratori multi-vitaminici che si trovano in commercio”. Non manca, infine, la propoli, “fonte di proprietà antibiotiche, anestetiche, cicatrizzanti, antinfiammatorie e antimicotiche, oltre a essere un ottimo alleato contro le infezioni della cavità orale, dalle carie alle gengiviti”.
La vendita e la formazione
Tutte queste prelibatezze sono acquistabili direttamente nel punto vendita aziendale, oppure presso diversi negozi specializzati sparsi per la Penisola, “principalmente al Nord Italia”, botteghe che hanno un occhio di riguardo per i prodotti artigianali di qualità. “Siamo presenti anche in qualche supermercato selezionato del territorio, ma si tratta di pochi indirizzi”. L'azienda vende anche all'estero, in particolare negli Stati Uniti, ma non direttamente, “ci affidiamo a degli esportatori di prodotti italiani di qualità”. La presenza alle fiere e manifestazioni di settore è limitata, “partecipiamo quasi esclusivamente al Salone del Gusto di Torino, perché cerchiamo di rimanere focalizzati sul territorio e soprattutto perché a lavorare in azienda siamo solo io e mia sorella, e l'attività è densa di impegni”.
Fra i progetti futuri dell'azienda c'è quello di ampliarsi, “vogliamo continuare a crescere e aumentare la linea di prodotti”, ma anche quello di inserirsi nel settore della formazione: “Attualmente non tengo alcun corso, ma sto lavorando per iniziare un progetto didattico con i bambini”. Per insegnare ai più piccoli come funziona il lavoro delle api, quanto la natura influisce sul prodotto finale e tutta la fatica che si cela dietro un vasetto di miele: “Mi piacerebbe partire dalle basi e poi organizzare dei laboratori per fargli toccare con mano il lavoro apistico”.
La Margherita | Rivoli (TO) | via Brofferio, 18 | 338 4971274 – 338 8094502 | www.apicolturalamargherita.it/Default.aspx
a cura di Michela Becchi
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