Nasceva nel maggio del 1993 in Toscana l'evento clou del Movimento Turismo del Vino. Ecco com'è cambiato e come oggi riesce a spostare oltre un milione di enoturisti. Anteprima 2017 affidata al Treno del Vino in Abruzzo.
Torna questo fine settimana (27 e 28 maggio) l'appuntamento con Cantine Aperte, l'evento principale del Movimento Turismo del Vino (MTV), giunto alla sua 25esima edizione. La prima, nel 1993, coinvolgeva la sola Toscana, con 7 cantine del territorio, per poi essere replicata, negli anni successivi, in Trentino e in Piemonte. Da allora tante cose sono cambiate: oggi sono circa 800 le cantine che in tutta Italia aprono le loro porte a oltre un milione di enoturisti.
“Cantine Aperte è l’evento ‘pop’ del vino per eccellenza” ha detto Magda Antonioli, direttore del Master in Economia del turismo all’Università Bocconi di Milano e ispiratrice della prima edizione “ed è nato oltre che per intercettare una domanda turistica latente, anche per la necessità di portare trasparenza nelle cantine italiane dopo lo scandalo del metanolo: una sorta di esigenza di giustizia rivendicata dai migliori produttori del Paese”.
Le iniziative solidali e gli appuntamenti
Quest'anno a fare da fil rouge sarà la solidarietà, grazie al progetto Bottiglia Solidale in favore dei territori marchigiani colpiti dal terremoto. Non solo. La grande festa del vino chiuderà l’iniziativa MTV per Amatrice, la raccolta fondi lanciata a settembre scorso, mentre prosegue la collaborazione con Airc, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, a cui sarà donato tutto il ricavato proveniente dalla vendita dei calici griffati Cantine Aperte 25. Sono già 50mila quelli distribuiti. Ci sono, poi, le attività solidali delle sedi regionali o delle singole cantine, come quelle a favore dell'Unicef in Friuli Venezia Giulia e dell'Associazione Fibrosi Cistica in Trentino Alto Adige.
Non mancano, inoltre, le consuete attività en plein air, tra trekking, eco e mountain bike; poesia arte e fotografia; musica e ovviamente degustazioni: 2mila gli eventi organizzati. Tra le attività più curiose, segnaliamo in Piemonte la visita ai ‘crotin’, le cantine sotterranee scavate a mano nel tufo; lo spettacolo teatrale Eyes Wine Shot che andrà in scena in Puglia; la scuola di cucina, wine&cheesebar e barbeque in vigna della Campania; il mercatino contaminato dall’artigianato e dai prodotti tipici locali nel Lazio. Mentre in tutta Italia ci sarà l’apertura di 30 (eno)dimore storiche da parte dell’omonima associazione.
L'anteprima in Abruzzo sul Treno del Vino
Intanto, una piccola anticipazione dell'evento ha visto come protagonista i produttori abruzzesi. È stato, infatti, l'Abruzzo (uno dei luoghi maggiormente colpito dal terremoto del Centro Italia), la regione scelta per l'anteprima nazionale di Cantine Aperte di domenica 14 maggio, con un tour a bordo del Treno del Vino, la transiberiana d'Italia che collega Sulmona a Roccaraso. Tre soste – Campo di Giove, Palena e Roccaraso – e tutti esauriti i 500 posti sui vagoni storici: altissima anche la presenza di turisti stranieri che hanno, così, potuto degustare i vini di 20 cantine (riunite da Mtv Abruzzo) e mangiare i prodotti tipici abruzzesi, oltre che parlare con i produttori, presenti a loro volta sulle carrozze. “È questo il senso dell'enoturismo” ha commentato il presidente nazionale Carlo Pietrasanta, che non ha voluto mancare all'evento “portare turisti e appassionati anche in luoghi meno conosciuti con iniziative che favoriscono l'aggregazione territoriale”. E se gli eventi itineranti sulla vettura storica abruzzese (tutti gestiti dall'associazione Le Rotaie) sono una ventina nell'arco dei 12 mesi, il Treno del Vino – giunto alla sua seconda edizione – passa solo una volta l'anno.
L'enoturismo in Italia
Che l'enoturismo rappresenti un fenomeno dalle enormi potenzialità lo abbiamo detto più volte, ma è interessante notare come oggi l'esperienza di viaggio sia direttamente collegata alle visite in cantina. Lo evidenzia un'indagine di Wine Monitor, secondo cui quasi un Millennial su due (46%) quando sceglie la meta delle vacanze considera anche la possibilità di degustare vini di qualità. Tanto è vero che, sempre secondo la stessa ricerca, quasi 8 su 10 Millennial che consumano vino, nell’ultimo biennio hanno vissuto un’esperienza da enoturista. Ma quali sono le regioni italiane più battute? “La Toscana” spiega Denis Pantini direttore di Wine Monitor “svetta su tutte le altre, sia per frequenza (19% dei Millennials enoturisti) sia per qualità e soddisfazione dell’utente (3,9 il punteggio medio su una scala da 1 a 5). Seguono il Piemonte (9% dei Millennials, 3,8 il punteggio medio) e la Puglia (7%, con una valutazione simile a quella della Toscana)”.
Per tutti gli appuntamenti di Cantine Aperte www.movimentoturismovino.it
a cura di Loredana Sottile