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Conoscere Asolo attraverso i suoi vini

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Asolo e il tempo quieto della bellezza, le dolci colline e i boschi fitti. Un panorama tutto da gustare a ritmo lento, con l'aiuto di una guida enologica che sa raccontare, zona per zona, ogni angolo di questa regione attraverso i suoi vini.

Viaggiare significa ignorare i fastidi esterni e lasciarsi andare completamente all'esperienza, fondersi con tutto quello che ci circonda, accettare tutto quello che ci succede e così, in questo modo, fare finalmente parte del paese che si attraversa. E questo è il momento in cui si avverte che la ricompensa sta arrivando”. La frase è di FreyaStark, scrittrice inglese, ma soprattutto uno delle più grandi esploratrici del Novecento, che decise di trascorrere ad Asolo l’ultima parte della sua vita. Quell’atmosfera calma e rilassata fatta di vigne, di boschi fitti e colline dolci, con il borgo a misura d’uomo, è “la ricompensa” che Asolo regala ai suoi visitatori insieme al buon mangiare e al buon bere. Da Caterina Cornaro, regina spodestata di Candia, all’attrice Eleonora Duse, dal poeta Robert Browning al compositore Gian Francesco Malipiero, alla scrittrice Ada Negri, fino ad arrivare a Freya Stark: sono davvero tanti ad aver subìto il fascino di questo territorio. Dal 1300, quando passò sotto Venezia, divenne un’area privilegiata non solo per la produzione di vino e di ortaggi ma anche “buen retiro” per la nobiltà che, a partire dal 1500, fece costruire importanti dimore - ville, barchesse, casini di caccia - chiamando famosi architetti (Canova, Palladio, ecc.) che contribuirono ad arricchire ulteriormente il fascino del paesaggio.

 

I Colli Asolani e il Montello

Si tratta di una superficie di circa 20.000 ettari; nelle aree collinari i paesaggi sono più scoscesi e a tratti in forte pendenza, con elevate capacità di drenaggio mentre nelle zone di raccordo della pianura, prevalgono le giaciture marnose e argillose di origine alluvionale. Le differenze di altitudine e di esposizione, un clima temperato con forti escursioni termiche notturne e una piovosità ben distribuita durante l’anno, costituiscono delle condizioni ottimali per la coltivazione di cabernet sauvignon, cabernet franc, carmenere e merlot, tra le uve rosse più importanti, e glera, bianchetta, pinot bianco e chardonnay, tra le bianche. Oltre a queste varietà, sono da segnalare, considerando gli elevati risultati qualitativi che possono raggiungere, sia l’incrocio Manzoni 6.0.13 (bianco) e soprattutto la recantina, un’uva rossa autoctona, da pochi anni recuperata alla produzione.

 

Rocca di AsoloRocca di Asolo

 

Vigneti e vini tipici

In questo quadro l’Asolo Prosecco Superiore Docg occupa un posto a parte. Pur essendo di dimensioni assai limitate (1340 ettari di vigneto) rispetto al vicino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore (circa 7.000 ettari) e ancor di più al confronto con il Prosecco Doc (circa 23.000 ettari) offre caratteri distintivi assai pronunciati e alcune specificità, tra cui le produzioni di Extra Brut (cioè un Prosecco Superiore con un contenuto zuccherino inferiore a 6 grammi/litro)e la versione Col Fondo (Sur lie) cioè un Asolo Prosecco frizzante ottenuto con la rifermentazione in bottiglia e senza la sboccatura dei lieviti, da cui dipende la leggera velatura del vino.

Il Montello Rosso Docg (18 mesi di invecchiamento di cui 9 in legno) e il Montello Superiore Docg (24 mesi di invecchiamento di cui 12 in rovere) viene prodotto nei medesimi comuni dell’Asolo Prosecco Superiore ma le uve, in questo caso, sono le classiche cabernet sauvignon, cabernet franc, carmenere, merlot da cui si ottengono rossi di buona struttura, piacevoli, a volte con dei sentori vegetali più pronunciati. Attualmente è in corso un progetto per lo Studio e selezione di lieviti autoctoni per la valorizzazione del territorio dell’Asolo Prosecco Superiore, patrocinato dal Consorzio. Inoltre nel corso del 2017 è stato condiviso il Protocollo viticolo di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore che abbraccia tutti gli aspetti della gestione del vigneto, partendo dal presupposto che la difesa della vigna non possa prescindere dalla gestione del terreno e della pianta con l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente e nella direzione della sostenibilità.

 

Asolo, vignetiAsolo, vigneti

 

Dove assaggiare e dove mangiare

Da consigliare La Bottiglieria Al Moretto in Piazza Garibaldi, 77 (tel. 340 9099766 - Asolo). Partner del Consorzio Vini Asolo Montello, offre una vasta gamma di vini della zona in degustazione

Per abbinare vini e cibi, Trattoria Moderna Due Mori in Piazza D’Annunzio, 5 (tel 0423 950953- Asolo). Lo chef Stefano Lorenzi (JRE) propone un’ampia scelta di piatti stagionali seguendo la tradizione veneta, pesce, frutti di mare, faraona. Splendido panorama grazie a una parete di cristallo.

 

COSA ASSAGGIARE

 

La recantina, un’uva e un vino da scoprire

Giacomo Agostinetti nel suo libro Cento e dieci ricordi che formano il buon fattor di villascritto nel 1697, cita la recantina tra le migliori varietà coltivate nel trevigiano. Una fama che è durata per tutto l’Ottocento, poi nel Novecento, probabilmente per l’effetto distruttivo della fillossera, se ne perdono quasi completamente le tracce. Ora da qualche anno, alcuni produttori che ne avevano conservato qualche vecchio ceppo, lo stanno riproponendo e anche i vivaisti si sono attrezzati per fornire le barbatelle. Se ne parlerà.

 

Montello Colli Asolani Recantina 2014 Alc. 13% Pat del Colmèl

Rosso rubino, ha profumi di piccola frutta rossa e note di confettura di mirtillo; in bocca il sapore è speziato/fruttato, assai piacevole e lungamente persistente. La famiglia Forner è stata la promotrice, in tempi moderni, della riscoperta e della valorizzazione della recantina. Il vino, in queste caso passa 15 mesi in botte di rovere francese.

 

Recantina Augusto 2015 Alc. 13,5 Giusti dal Col

È un rosso rubino intenso con profumi - lievemente speziati - di prugna e di mora su uno sfondo floreale; in bocca è bello pieno, strutturato, tannini dolci, piacevole anche per l’acidità. Persistenza lunga e fruttata. Le uve recantina vengono raccolte nella prima decade di ottobre e vinificate in acciaio con un contatto tra buccia e mosto-vino di circa 15 giorni. Poi affinamento in legno per almeno 12 mesi.

 

Incrocio Manzoni bianco 6.0.13.

A parte il nome, non particolarmente accattivante, fa riferimento all’inventore il prof. Luigi Manzoni, preside della Scuola Enologica di Conegliano che lo creò per incrocio negli anni Trenta. Il significato di 6.0.13 richiede una spiegazione: il “6” indica il numero progressivo del filare all’interno del vigneto sperimentale di proprietà dell’Istituto enologico Cerletti, lo "zero" identifica la seconda fase degli esperimenti, avvenuta tra il 1930 e il 1935, condotti dal prof. Manzoni, e infine il “13” corrisponde al numero della pianta di vite compresa nel sesto filare. È un vino secco, aromatico, con un’ottima acidità, che può essere vendemmiato tardivamente per ottenere maggiore struttura oppure precocemente per la spumantizzazione. Regge bene l’invecchiamento. È diffuso in tutta Italia ma i risultati migliori vengono dal nord est.

 

Montello e Colli Asolani Manzoni bianco 2015 alc. 13.20 Cantina Cirotto

Paglierino verdolino, aromatico, leggermente speziato, intenso, in bocca ottima struttura, lungamente persistente e con una bella freschezza d’insieme.

 

Incrocio Manzoni 6.0.13 Igt Colli Trevigiani Alc. 13,5% Ida Agnoletti

Paglierino con note di frutta esotica e punte aromatiche di salvia, in bocca è strutturato, sapido, persistente, di beva accattivante e persistente.

 

La Villa di Maser di Andrea PalladioLa Villa di Maser di Andrea Palladio

 

Il ColFondo

È uno vino nato prima dell’invenzione delle autoclavi quando dopo la pigiatura dell’uva, il freddo delle cantine stoppava la fermentazione che proseguiva quando la temperatura risaliva a 10-12°C. Per questo si deve imbottigliare a Pasqua, prima che la primavera e i suoi tepori, si facciano sentire. La base del vino però deve essere perfetta perché una volta messo in bottiglia non può più essere modificato (sboccato o dosato) e solo i lieviti e l’anidride carbonica, svolgono un’azione protettiva.

 

Asolo Prosecco Docg ColFondo 2015 Bele Casel

Un Prosecco profumato e saporito che presenta la caratteristica velatura del colore. Profumi di pera, di pesca bianca, ottenuto da uve glera e vecchie varietà tipiche dei Colli Asolani quali la bianchetta, perera, rabbiosa, marzemina bianca coltivate in regime biologico.

 

Asolo Prosecco Superiore Docg ColFondo Il Brutto 2015 Alc. 11% Montelvini

Versione molto equilibrata dai profumi e sapori, ricchi di sapidità. La sua dote migliore è senza dubbio la beva piacevole grazie anche all’alcolicità e al tenore zuccherino contenuto

 

Asolo Prosecco Superiore Docg Brut Tenuta Amadio

Paglierino con spiccati sentori di mela e note agrumate sul fondo; in bocca molto piacevole, armonico, piacevole ed equilibrato.

 

Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Brut Millesimato 2015 Alc. 11% Montelvini

Appena 5 grammi litro di zuccheri, è uno spumante da tutte le ore. Delicatamente profumato ha sentori di mela e fiori bianchi; in bocca è leggero e piacevole e alla fine lascia un gusto fruttato.

 

Asolo Prosecco Superiore Docg Extra Dry Alc 11% La Gioiosa

Certificato Biodiversity Friend, un metodo di controllo che vuole tutelare la biodiversità in campagna, è un Prosecco delicato con note di mela, di acacia e di glicine bianco; in bocca è leggero, morbido e beverino.

 

Villa Spineda Gasparini Loredan di Venegazz nel MontelloVilla Spineda Gasparini Loredan di Venegazz nel Montello

 

Montello Rosso

 

Montello Colli Asolani Rosso Doc San Carlo 2012 Case Paolin

Rosso rubino classico con profumi di ciliegia matura e frutta rossa con note di spezie e di tabacco scuro assai piacevole; in bocca pieno, strutturato, complesso ma di beva piacevole. Da uve cabernet sauvignon 60%, cabernet franc 20% e merlot 20%. Affinamento in barriques per 12-14 mesi di cui almeno 50% nuove.

 

Montello Venegazzù Superiore Capo di Stato 2012 Loredan Gasparin

Un classico grande rosso della zona del Montello. Ricco, opulento, strutturato da uve Cabernet sauvignon, Merlot, Cabernet franc e Malbec. E’ vellutato, con tannini morbidi e dolci, frutti di bosco e spezie.

 

Per info su Asolo vedi www.asolo.it

 

a cura di Andrea Gabbrielli

 

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