Una realtà apistica interamente biodinamica nel cuore di Nettuno, sul litorale romano. L'Ape Operosa produce mieli nel pieno rispetto delle api e della natura, del ciclo delle stagioni e quello delle fioriture spontanee. Tutta la storia.
Le origini
Quella di Roberta Pascali è un'apicoltura stanziale e casalinga. Non fa nomadismo, è lei a seguire le api. Non rincorre le fioriture ma le stagioni seguendo i principi biodinamici di Rudolf Steiner. Tutto nasce nel 2005, quando Roberta ritrova nella cantina del nonno di suo marito un'arnia. “Si era sempre occupato di agricoltura, e in passato era molto comune per i contadini tenere anche degli alveari per una piccola produzione di miele per la famiglia”. Comincia così, insieme al marito, a realizzare i primi i mieli, e si appassiona talmente tanto che nel 2008 decide di fondare un' azienda tutta sua a Nettuno, lungo la costa laziale alle spalle di Anzio. “Quello biodinamico è un approccio che abbiamo adottato fin dall'inizio. Sono laureata in filosofia, per cui conoscevo già Rudolf Steiner, e il suo pensiero mi aveva sempre incuriosita”. Fra i vari argomenti di ambito agronomico trattati dal fondatore dell'antroposofia c'è anche l'apicoltura: “Degli amici dei tempi dell'Università, venuti a sapere dell'attività, mi hanno regalato il libro 'Le Api' di Steiner. È stata la lettura di questo volume a convincermi definitivamente a iniziare un percorso diverso”.
La produzione biodinamica
Niente trattamenti, neanche quelli consentiti nel disciplinare biologico, a eccezione di quelli omeopatici: Roberta lascia alle api il miele di scorta per assicurarne la sopravvivenza ed evitare di somministrare surrogati a base di glucosio e saccarosio. Tisane a base di miele ed erbe rinforzanti come equiseto, echinacea, tarassaco, camomilla: sono questi i preparati naturali con cui l'apicoltrice nutre i suoi insetti, seguendo sempre scrupolosamente il calendario delle semine di Maria Thun – pioniera e promulgatrice della biodinamica - basato sugli influssi delle costellazioni e il transito della Luna. “Le api reagiscono secondo i tempi stabiliti dal calendario. Anche per i trattamenti omeopatici, attendiamo il momento propizio consigliato da Maria Thun”. Ma cosa comporta questa scelta? “Con il biodinamico si ha una produzione minore, ma la qualità è alta perché l'utilizzo di pesticidi, diserbanti, disinfettanti non naturali contamina il prodotto, e di conseguenza le sue proprietà nutraceutiche vanno perdute. Con l'allevamento biodinamico tutto questo non accade”.
La produzione
Una quantità contenuta, dunque, ma di livello: ogni anno, con le sue 50 arnie, L'Ape Operosa produce fra i 700 e i 900 chilogrammi di miele. Due i prodotti principali, millefiori di primavera e millefiori estivo, più una piccola selezione di miele di melata LINK. Le api bottinano liberamente per i terreni limitrofi, “ci teniamo che il processo produttivo avvenga in maniera quanto più naturale possibile” e la raccolta di diverse tipologie di nettare contribuisce a rendere gli insetti più immuni alle varie malattie. Per questo, secondo Roberta, il miele millefiori è la scelta migliore per la salute della api, “non solo perché garantisce loro l'apporto nutritivo di cui hanno bisogno, ma perché gli consente di trarre dalle tante tipologie di piante le diverse proprietà nutraceutiche di cui hanno bisogno. In questo modo, la raccolta di nettare per gli insetti funge anche da fitoterapia, ovvero una cura naturale attraverso erbe e fiori”. Il millefiori di primavera si compone principalmente di acacia, borragine, trifoglio, mentre quello estivo di eucalipto e rovo. Mieli a parte, l'azienda produce anche propoli, polline, balsamo per le labbra e saponi, ma niente pappa reale “perché in contrasto con la nostra filosofia”. Ci spieghi meglio“La pappa reale è il prodotto di una secrezione delle ghiandole ipofaringee e mandibolari delle api nutrici, e per ottenerlo l'apicoltore deve utilizzare e orientare ai propri fini alcuni meccanismi biologici dell'alveare. Questo sistema contrasta troppo con il nostro principio di base, ovvero di produrre solo secondo natura”.
Vendita, formazione, progetti
Un miele particolare, quello di Nettuno, disponibile solamente presso negozi specializzati in zona, come Radice Quadrata oppure l'Enoteca Del Gatto di Anzio, gli store di Eataly e i Mercati della Terra, oltre che nel punto vendita aziendale, aperto solo su appuntamento. Poche manifestazioni o fiere di settore, “purtroppo non abbiamo molto tempo per partecipare agli eventi. In azienda sono sola, con l'aiuto di mio marito, ma il lavoro da fare è tanto e costante”. Un prodotto del genere, però, va comunicato al meglio, soprattutto attraverso la formazione dei consumatori: “Tengo dei corsi di assaggio al Master of Food di Slow Food, e a breve organizzerò una serie di lezioni sulla biodinamica, per spiegare a consumatori e addetti ai lavori come funziona questo tipo di lavoro”. Fra i progetti per il futuro, c'è anche quello di ampliare la produzione, inserendo la coltivazione di grani antichi: “Abbiamo selezionato tre diversi grani e preso un casale in gestione, dove ci occuperemo della molitura. Il nostro obiettivo è di realizzare farine di qualità, un po' per noi e un po' destinate alla vendita”. Nel frattempo, si lavora per la nuova annata, che sembra promettere bene, “ancora è presto per dirlo ma per ora il clima ci sta assistendo e tutto sembra procedere al meglio”.
L'Ape Operosa | Nettuno (RM) | via Terminillo, 25 | tel. 338 9931037
a cura di Michela Becchi