Ecco i nostri migliori assaggi della quattordicesima edizione di ViniVeri, a Cerea. Da un grande nome come Rinaldi all'azienda mignon come Angol d'amig, dal rosato alle bollicine. Una selezione di etichette da scoprire (o riscoprire).
Non solo Vinitaly: ormai intorno alla fiera del vino di Verona ci sono una serie di appuntamenti e manifestazioni satellite, dentro e fuori la città. Tra quelli di maggior richiamo, la manifestazione che anticipa di un paio di giorni quella di Verona, ovvero ViniVeri a Cerea, giunta ormai alla 14esima edizione. Un appuntamento tutto dedicato alle produzioni naturali (certificate bio oppure no), quest'anno dedicata alla primavera e dedicata alla Rinascita di Castelluccio di Norcia e dei territori colpiti dal terremoto.
Brichet Casa Coste Piane
Pimpanti i due Prosecco con rifermentazione spontanea in bottiglia di Loris Follador, proposti a prezzi onestissimi. Leggera preferenza per il Brichet, da un piccolo appezzamento con terreni particolarmente ghiaiosi e clima più fresco. Che bel naso: arioso, fragrante e nitido. Bocca bella sapida, incisiva, fragranza da mela spaccata sul tavolo, tratto appena rustico e finale secco che spinge e rinfresca. Opzione obbligatoria: magnum.
Fric 2016 Casebianche
Visione e sperimentazione. La cantina cilentana di Pasquale Mitrano è tra le realtà più vivaci e in crescita del Sud Italia. Sugli scudi la batteria di rifermentati in bottiglia, su tutti il FRiC, un fragrante e goloso aglianico rosato. Profuma di melograno, piccoli frutti rossi e scorza d'arancia; la bocca schiocca per ritmo e velocità, con un frutto puro, un'acidità vibrante ma ben integrata e un finale saporito e appuntito che fa fare un sussulto alla lingua. Che bella bevuta.
La Banda 2016 Angol d'amig
È alla quarta vendemmia Marco Lanzotti, proprietario di questa piccolissima realtà di Castelvetro, nel modenese. Una manciata di bottiglie, ma da seguire con molta attenzione. Delicato e di gran carattere La Banda, un Lambrusco di Sorbara rifermentato in bottiglia. Profumi invitanti e nitidi di fiori e polpa a frutta bianca, bocca di grinta e spinta, di grande continuità e lungo sapore, con un timbro agrumato ben sfumato e un leggero tocco di frutta secca, sullo sfondo. Sull'etichetta, il dato produttivo, 665 bottiglie, e numero di cellulare del produttore.
Malvasia 2012 Klinec
Una meraviglia dal Collio sloveno. Riflessi dorati particolarmente brillanti e un tripudio gentile e cangiante di note iodate, agrumi, erbe aromatiche. E che razza di bocca: multidimensionale, affilata e cremosa, avvolgente e lunghissima. In una parola:, trascinante. “La 2012 è stata un'annata caldissima e le piante sono dovute andare a pescare affondo nel suolo. Senti che sapidità e mineralità!”, sorride Aleks Klinec. Cinque giorni di macerazione sulle bucce e poi maturazione in botti di acacia sulle fecce.
Langhe Nebbiolo 2015 Giuseppe Rinaldi
Chiudiamo con un'ottima versione di un classico che continua a sfoggiare un favorevolissimo rapporto qualità prezzo. Negli ultimi anni sembra aver accentuato la sua quota tannica senza perdere in slancio e piacevolezza di frutto. La 2015 è matura ed elettrizzante, rigorosa nello sviluppo, ampia nel fraseggio gustativo, dirompente per freschezza ed energia. Finale in crescendo, e che crescendo!
A cura di Lorenzo Ruggeri e William Pregentelli
foto di apertura di Paolo Metelli