Dopo il successo di Masterchef e Masterchef Junior, su Sky Uno HD arriva ora il nuovo programma culinario dedicato ai sedicenti vip della televisione italiana, in onda a partire da stasera, 16 marzo. Ma è davvero utile al nostro settore?
Il programma
Sono 12, tutti provenienti da settori diversi, dallo sport allo spettacolo, dalla musica al cinema. Sono i nuovi concorrenti di Celebrity Masterchef, l'ultima invenzione di Sky prodotta da Endemol Shine Italy, un talent show che coinvolge diversi volti noti della televisione italiana e li invita a sfidarsi ai fornelli. La formula è la stessa di sempre: la giuria cattivissima che abbiamo imparato a conoscere - Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo - due prove di cucina – la Mystery Box e l'Invention Test – la sfida in esterna e il Pressure Test. Cambiano però i protagonisti: il cantante Alex Britti, l'astrologo Antonio Capitani, l'attrice Maria Grazie Cucinotta, la presentatrice Roberta Capua, la conduttrice Elena Di Cioccio, l'attrice Enrica Guidi, il giornalista Stefano Meloccaro, il campione mondiale di nuoto Filippo Magnini, la produttrice discografica Mara Maionchi, il rapper Nesli, la speaker radiofonica Marisa Passera e l'attrice turca Serra Yilmaz, questi i concorrenti del nuovo programma in onda su Sky Uno HD ogni giovedì sera a partire da oggi, 16 marzo. Resta invariato il meccanismo di eliminazione, così come lo sviluppo delle puntate (8 in tutto) e, proprio come nella versione originale del format, i partecipanti sono chiamati a dimostrare creatività, tecnica e originalità per aggiudicarsi il titolo di primo Celebrity Masterchef italiano.
Il successo di Masterchef
Il successo di Masterchef ormai è assodato da tempo - rinvigorito proprio negli ultimi giorni dalla vittoria del giovane e interessante Valerio Braschi - così come tutti i benefici che il settore dell'enogastronomia ne ha tratto. Il programma, così come altri, ha infatti contribuito a restituire valore alla figura dello chef e a trasmettere il senso di questo mestiere, fatto di sacrifici, duro lavoro, orari impossibili e tanto studio. Altro che “apro un ristorante perché non trovo lavoro altrove”. Tecnica, preparazione, ricerca delle materie prime, e nessuna improvvisazione: per diventare chef occorrono fatica e sacrificio, sudore e una passione smodata per il cibo. E Masterchef è riuscito a fornire agli spettatori la chiave di lettura adeguata (con tutti gli eccessi del linguaggio televisivo, beninteso, ma questo sta nel gioco) per interpretare l'universo della ristorazione, coinvolgendo grandi e piccini, e facendo conoscere al grande pubblico i volti che hanno fatto la storia dell'enogastronomia italiana come Iginio Massari, Moreno Cedroni, Davide Scabin, gli stessi giudici, Gualtiero Marchesi, Luigi Biasetto ma anche professionisti internazionali come Alain Ducasse, Quique Dacosta e molti altri. Chi mai avrebbe parlato di loro al grandissimo pubblico se non lo avesse fatto Masterchef? La trasmissione, oltre a macinare ascolti, si è rivelata anche un ottimo strumento di divulgazione della cultura del buon cibo e un mezzo utile per affrontare temi relativi alla qualità degli ingredienti, all'importanza di una scelta alimentare consapevole e per far conoscere prodotti nuovi al grande pubblico, dalle specialità straniere a quelle regionali italiane spesso dimenticate.
a cura di Michela Becchi