Un progetto che si propone di valorizzare il pesce fresco del Mare Nostrum nelle cucine delle scuole e promuovere il gusto del made in Italy anche fra gli ospedali e le aziende. Per migliorare il livello delle mense e tutelare i prodotti italiani. Ecco i risultati.
Il progetto
2mila kg di pesce provenienti da nove differenti mercati ittici per le cucine delle scuole marchigiane, abruzzesi, laziali ed emiliane: questi i numeri del progetto Dalla rete al piatto, che si propone di promuovere il pesce fresco italiano dapprima nelle mense scolastiche e poi anche in quelle ospedaliere e delle aziende, convincendole ad abbandonare il prodotto surgelato. A ideare l'iniziativa, Eurofishmarket, azienda di consulenza, ricerca, formazione ed informazione specializzata nel settore ittico. Un progetto volto non solo a valorizzare il pesce fresco del Mare Nostrum ma anche a combattere lo spreco alimentare, tema caldo degli ultimi anni per il quale tutti si stanno battendo. Sostenuto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Dalla rete al piatto ha iniziato il suo percorso fra i vari istituti lo scorso novembre 2016 concentrandosi in particolar modo su asili nido e scuole elementari. L'obiettivo finale? “Favorire il consumo del pesce povero proponendolo fresco dopo che è stato trasformato in tipologie di prodotto di facile consumo come filetti, bastoncini, hamburger e altri tipi di lavorazione che eliminano la presenza di spine”, ha dichiarato Valentina Tepedino, Direttore di Eurofishmarket.
I risultati
E il pesce italiano sembra avere un futuro nella ristorazione collettiva di scuole, ospedali e aziende, dove ha mostrato di essere nettamente più gradito rispetto al prodotto congelato, spesso di provenienza estera (come nel caso del pangasio vietnamita). Questi i risultati dell'iniziativa, pubblicati la scorsa settimana a Roma durante un evento a cura di Eurofishmarket. Grazie al progetto, alici, tonnetti, triglie, totani, cefali, vongole, cozze, gallinelle, moscardini e razze di Adriatico e Tirreno, specie significative dal punto di vista nutrizionale e organolettico, sono state introdotte nelle mense dell'Ospedale di Pescara, delle Scuole di Modena, dell'Università Tor Vergata - Roma 2, in un'azienda privata marchigiana manifatturiera e al Campo Base Villa Reale di Amatrice. “Abbiamo incontrato e gestito diverse difficoltà scaturite da condizioni climatiche particolarmente avverse e mutevoli che non sempre hanno consentito di reperire determinati prodotti ittici individuati in quel periodo”, hanno dichiarato gli esperti del team di Eurofishmarket. E aggiungono:“Nel contempo, tali criticità hanno ulteriormente innovato e perfezionato l’attività di trasformazione dei laboratori coinvolti che si sono trovati a dover gestire delle vere e proprie emergenze”. Un progetto che mostra risultati positivi, “accolto con grande entusiasmo soprattutto dai più piccoli” e che è riuscito a coinvolgere ben 10.800 utenti in 4 regioni utilizzando 3mila kg di pesce fresco e coinvolgendo 3 laboratori di trasformazione, “numeri nettamente superiori alle nostre aspettative”.
a cura di Michela Becchi