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Estate 2015. Dove mangiare sull'isola di Ponza? Murene e tielle al confine tra Lazio e Campania

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L'arcipelago pontino è una perla del Basso Lazio che racconta di spiccate influenze campane, un passato importante di epoca romana, scogliere suggestive e fondali ricchi di tesori da scoprire in immersione. E la cucina? In tavola arrivano il mare della tradizione mediterranea e tanti sapori campani. 

 

Ponza imperiale. Archeologia isolana

Se c'è una qualità che non si può negare ai grandi imperatori romani è la capacità di saper apprezzare la bellezza e riempirsene gli occhi in una vita costellata di dimore sontuose, bagni termali, rifugi privilegiati che rendevano giustizia alla natura sublimandola con l'arte. Sul promontorio di Ponza, circondato dal blu intenso delle acque tirreniche che regalano soddisfazioni ai visitatori dell'arcipelago in cerca di emozioni subacquee, Ottaviano Augusto – preceduto dalla fama di grande mecenate – aveva scelto di far costruire una sontuosa villa imperiale, di cui oggi poco resta se non le ingegnose grotte di Ponzio Pilato. Non insenature naturali – di cui pure sono ricchi i 41 chilometri di costa isolana, nota per il perimetro frastagliato che si rivela in navigazione – ma cunicoli ipogei scavati minuziosamente nella roccia per l'allevamento dei pesci. Murene (propiziatorie), per essere precisi.

A Ventotene, invece, Augusto volle ricavare la gabbia dorata per le sue donne, esiliate nella villa detta di Giulia che per un secolo vide avvicendarsi una nobil stirpe al femminile e oggi lascia traccia della sua ricchezza nella mappa di cortili, cisterne, “vasche da bagno” con vista sul tramonto di Ponza.

Tutti al mare. Spiagge e calette da scoprire

D'altronde il passato romano dell'arcipelago pontino, al largo della costa laziale con traghetti in partenza dal porto di Formia, ha lasciato un'impronta importante sull'isola di Ponza, che oggi vive anche di turismo culturale in affiancamento alla vivacità dell'offerta balneare, che vanta spiagge incantevoli e rinomate a livello internazionale. Un nome su tutti evoca lo scenario lunare più fotografato dell'isola: l'anfiteatro naturale di Chiaia di Luna, protetto dalle scogliere in tufo bianco che si gettano nel mare in picchiata verticale, si raggiunge solo attraverso il tunnel di età augustea che collega la spiaggia al porto. Riemersi alla luce, una distesa di sabbia estesa per 500 metri abbraccia acque trasparenti e miti, che i naviganti del passato hanno scelto a più riprese come attracco naturale.

Ma è il contatto con la natura – pur nella realtà turistica di una località mondana come poche altre – a regalare gli scorci più suggestivi, rivelando spiagge altrettanto meritevoli, come Cala Fonte, raggiungibile a nuoto o accessibile tramite un sentiero a gradoni scavati nella roccia. Come celebri sono le piscine naturali di origine vulcanica di Cala Feola, insenatura sabbiosa e sempre molto affollata; una sorte condivisa dalla spiaggia del Frontone che invece ancora risparmia il fascino della spiaggia del Core (affiorante dalla roccia vulcanica) e le vie acciottolate del piccolo borgo settecentesco che sovrasta Cala Inferno.

Tra immersioni e scenari naturali

A queste si aggiungono i numerosi siti di immersione che attraggono appassionati delle profondità marine da tutto il mondo: lo Scoglio Rosso e le sue colonie di pesci e spugne colorate, gli scogli delle Formiche, il faraglione di Punta della Madonna che cela sotto il pelo dell'acqua una rigogliosa macchia di posidonia, i canyon di Gavi che danno rifugio a murene e granchi, relitti antichi e testimonianze recenti della Seconda Guerra Mondiale. E sempre dal mare si raggiunge a ovest il Passaggio di Capo Bianco, circondato dalle alte scogliere rocciose di un bianco brillante, su cui non è difficile vedere volteggiare il falco pellegrino. Si deve al periodo borbonico – quando i coloni ischitani raggiunsero l'isola dopo un lungo periodo di declino – l'aspetto urbanistico che ancora oggi caratterizza l'insediamento di Ponza raccolto intorno al porto di Carlo III e ricco di scenografici edifici civili e religiosi che dialogano con la geografia del territorio.

Ponza in tavola. Mare, tradizione campana e viticoltura estrema

Alla colonizzazione borbonica e alle origini campane delle prime genti che ripopolarono l'isola -che oggi di abitanti ne conta poco più di tremila, notevolmente accresciuti dal numero di vacanzieri romani e napoletani – si devono i sapori che arrivano su una tavola chiaramente votata alla cucina mediterranea. È un gusto deciso e saporito quello che domina la tradizione pontina, pur così legata ai piatti di mare, interpretati con personalità; così il paniere ittico è ricco di specie insolite preparate nel rispetto di ricette antiche, dalla murena alla coccia del fellone com'è chiamato il granchio di cui abbondano le acque pontine. E poi ostriche, cernie, aragoste e alici ammullucate, spigole, polpi e gamberi che arricchiscono tielle e zuppe di pesce di chiara ispirazione campana . Anche i piatti di terra dichiarano un legame privilegiato con la Campania che racconta di coniglio alla ponzese, casatiello e susamielle, ragù di carne fatti sobollire lentamente, zuppa di cicerchie e fave al pomodoro servite nei tipici tegami di terracotta, cianfotta con patate, melanzane, peperoni e zucchine. Alla tradizione casearia che eccelle nella regione del Basso Lazio appartengono invece le sostanziose merende a base di pane casareccio e ricotta o i trionfi di pecorini, caciotte e mozzarelle di bufala.

E sul versante dolce attenzione a non cadere nel tranello di un'etimologia che inganna: sull'isola il casatiello è un dolce prelibato di straordinaria semplicità, ottimo a colazione ma utilizzato per accompagnare anche pecorino e fave in stagione. E non mancano le zeppole aromatizzate al liquore, fritte e spolverate di zucchero. In cerca di una viticoltura estrema spingetevi fino a Punta Fieno per ammirarne i vigneti scavati nel tufo e poi apprezzare un buon calice di Biancolella o Malvasia Puntinata (che si trasforma nello spumante secco che caratterizza gli aperitivi sull'isola). Intanto non perdete i nostri consigli per scoprire le migliori tavole di Ponza e gli indirizzi da appuntare per una sosta sulla Riviera di Circe, lungo il tragitto verso Formia, in attesa di imbarcarvi alla volta di Ponza. Ecco i suggerimenti delle guide del Gambero Rosso.

 

CONSIGLI DALLA GUIDA RISTORANTI DI ROMA 2016 (comprala qui)

Acqua Pazza: Vista sul porto e atmosfera suggestiva, ma soprattutto una proposta gastronomica di livello accompagnata da un'ottima cantina. Protagonista il pescato freschissimo elaborato in originali ricette. Bonus per i celebri dolci della casa.

 

A Casa di Assunta: C'è una bella atmosfera conviviale intorno a questa tavola della tradizione isolana con vista sul porto. Verdure dell'orto, pescato del giorno e dessert casalinghi. In carta dei vini solo etichette laziali di qualità.

 

Eea: Un locale ambizioso a prezzi abbordabili sostenuto dalla creatività di Davide De Luca. In tavola pesce di ottima qualità e primi convincenti. Valida carta dei vini.

 

Oresteria: La declinazione informale e divertita di Orestorante di Oreste e Valentina Romagnolo. Tapas, aperitivi e piatti pronti, ma anche una valida cucina che si muove tra semplicità e personalità. Primi di tradizione della casa e pescato del giorno. Servizio sorridente.

 

Il Gatto e la Volpe (Formia): Pesce e influenze campane in questa tavola che racconta la tradizione del Basso Lazio giocando con i prodotti del mare. Dolci casalinghi e carta dei vini del territorio.

 

Chinappi (Formia): Piatti tradizionali in un contesto di livello all'insegna di freschezza, stagionalità e rispetto della materia prima. La cucina parla soprattutto di mare, con un impeccabile crudo di pesce e tanti primi intriganti. Buoni anche i dolci, si sfornano pizze e d'estate si mangia nel bel giardino coccolati da un servizio attento e premuroso.

 

La Villetta di Mario (Formia): Offerta di mare e ricette semplici e gustose, vini del territorio e qualche etichetta campana. Servizio cordiale ed efficiente.

 

Bottega Sarra 1932 (Terracina): Il pescato del giorno è protagonista della proposta di questo indirizzo di qualità, servizio attento e piacevolezza dell'ambiente. In cucina grande equilibrio tra creatività e tradizione che vale le due Forchette. Aperto anche a pranzo e grande panorama che spazia sul litorale.

 

Il Granchio (Terracina): La tavola di mare più gettonata di Terracina, a conduzione familiare in un antico convento abbandonato. Si mangia in terrazza e la proposta è duplice, da un lato gourmet, dall’altro bistrot a prezzi convenienti. Il pescato arriva solo dal Basso Lazio, gli ingredienti sono stagionali. Carta dei vini ricercata.

 

Vineria Cesare 1963 (Terracina): Grande cantina e cucina interessante che ha raggiunto una sua convincente identità. Proposte di pesce e carne, paste fatte in casa e ampia scelta di dessert

 

 

CONSIGLI DALLA GUIDA FOODIES 2015 (comprala qui)

 

Morgana (Formia): Punto di riferimento per gli amanti della birra, ampia selezione brassicola, alla spina e in bottiglia. Oltre 250 i rum in carta. Spesso si organizzano degustazioni e concerti. E si mangia anche bene.

 

Scherzerino (Itri): Una salumeria di qualità a gestione familiare che vanta una rigorosa selezione della materia prima. Specialità della casa la salsiccia e il capocollo, ma anche il salame con il pepe nero di Rimbas e formaggi di piccoli produttori locali. C'è anche l'angolo enoteca.

 

 

CONSIGLI DA STREET FOOD 2016 (comprala qui)

 

Lu Rusticone (Minturno): Pizza al taglio con ingredienti di qualità è la formula per il successo che dura da oltre quarant'anni. I prodotti sono prevalentemente laziali, l'assortimento di tipologie notevole. Buoni anche supplì e crocchette.

 

Mare, fritto... E isole comprese (Gaeta): Pizza fritta a regola d'arte, ma anche baccalà in pastella, supplì e calzone ripieno di scarola o cartocci di calamaretti fritti e alici croccanti. C'è anche qualche dolce, ovviamente fritto!

 

Tielleria Narì (Gaeta): Un angolo dedicato al cibo di strada all'interno del ristorante a gestione familiare, tielle calde da mezzogiorno a mezzanotte. La ricetta è quella classica, i ripieni polpo lessato con pomodoro e olive, melanzane e scamorza, zucchine e vongole, scarola, cipolla e patate. Anche da asporto.

 

 

CONSIGLI DA BAR D’ITALIA 2015 (comprala qui)

 

Bazzanti (Gaeta): Incastonato nel borgo medievale di Gaeta, questo bar offre una piacevole sosta corroborata da un reparto caffetteria di alto livello. Servizio gentile e premuroso.

 

Gran Caffè Tirreno (Formia): Ottimo il caffè, cremosi i cappuccini già alle 5 di mattina e ottimi i dolci in arrivo dalla pasticceria Agresti di Formia. Durante la giornata tanti sfizi salati, tiella in prima linea.

 

CONSIGLI DALLA GUIDA PASTICCERI&PASTICCERIE 2015 (comprala qui)

 

Stenta (Gaeta): Un'insegna storica, in attività da 45 anni. Dolci ben fatti di ispirazione classica, ma anche tecniche moderne e creazioni originali come la Palleciotta, a base di bignè farciti di crema gianduia. Buoni i dolci per le festività.

 

Pasticceria Troiano (Formia): Alfonso Troiano regala ai suoi clienti una vasta scelta di delizie del Sud, dal babà al gelato ai gelsi. A San Giuseppe ottime le zeppole fritte e al forno.

 

Creme Caramel (Terracina): Da non perdre le bombe fritte a regola d'arte, disponibili anche in versione mignon, farcite con crema, ricotta o gianduia. Poi classici della pasticceria locale, torte e gelato.

 

a cura di Livia Montagnoli

 

 

 

Acqua Pazza | Isola di Ponza (LT) | piazza Carlo Pisacane 10 | tel. 0771 80643 | www.acquapazza.com

A Casa di Assunta | Isola di Ponza (LT) | via Panoramica | tel. 0771 820086

Eea | Isola di Ponza (LT) | via Umberto I | tel. 0771 80100 | www.mondoeea.it

Oresteria | Isola di Ponza (LT) | corso Carlo Pisacane 50 | tel. 3473011376

La Villetta di Mario | Formia (LT) | via del Porticciolo Romano | tel. 0771 723113 | www.ristorantelavilletta.it

Il Gatto e la Volpe | Formia (LT) | via Abate Tosti 83 | tel. 077121354 | www.ilgattoelavolpeformia.it

Chinappi | Formia (LT) | via Anfiteatro 8 | tel. 0771 790002 | www.chinappiformia.it

Il Granchio | Formia (LT) | via San Francesco Nuovo 80 | tel. 0773 709696 | www.ristoranteilgranchio.it

Bottega Sarra 1932 | Terracina (LT) | via San Francesco 52 | tel. 0773 702045 | www.bottegasarra.it

Vineria Cesare 1963 | Terracina (LT) | via San Francesco 3 | tel. 0773 703921 | www.vineriacesare1963.it

Morgana | Formia (LT) | via Abate Tosti 105 | tel. 0771 266615 | www.morganabirreria.com

Scherzerino | Itri (LT) | corso Vittorio Emanuele II | tel. 0771 727140 | www.scherzerino.it

Lu Rusticone | Minturno (LT) | via Appia 729 | tel. 0771 682640

Mare, fritto... E isole comprese | Gaeta (LT) | piazza del Pesce 9 | tel. 347 0414768 |

Tielleria Narì | Gaeta (LT) | via Duomo 11/17 | tel. 0771 463094 | www.gaetanari.it

Bazzanti | Gaeta (LT) | piazza Traniello 3 | tel. 0771 460505

Gran Caffè Tirreno | Formia (LT) | via Vitruvio 240 | tel. 0771 21062

Stenta | Gaeta (LT) | corso Italia 55 | tel. 0771 741213 | www.stenta.it

Pasticceria Troiano | Formia (LT) | via Vitruvio 76 | tel. 0771 790292 | www.pasticceriatroiano.it

Creme Caramel | Terracina (LT) | via Tripoli | tel. 0773 702895

 

 

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