Lo chef veneto, d'adozione milanese, torna a far parlare di sé aggiudicandosi la concessione di un ampio lotto su cinque livelli in Galleria Vittorio Emanuele II. Qui potrebbe trasferire il suo ristorante nel rispetto del prestigio storico dell'edificio, conquistando una nuova importante vetrina in città.
Che se ne parli per l'ultima apparizione televisiva o per qualche querelle gastronomica Carlo Cracco è il re incontrastato del palcoscenico dell'alta ristorazione italiana di questi anni. Ma la notizia del giorno rischia di mettere a tacere ogni pettegolezzo accessorio, compreso l'ultimo gossip in rosa che ha riguardato da vicino il menage familiare dello chef veneto, con l'apertura del blog di sua moglie Rosa Fanti, che solo qualche ora fa ha inaugurato la pagina diCasacracco.
Lo scoop del momento, invece, riporta l'attenzione sul versante imprenditoriale e fa registrare l'offerta di oltre un milione di euro di canone annuo per aggiudicarsi l'affitto di cinque piani in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano (si tratta di spazi comunali, offerti previo evidenza pubblica). Per la precisione 1118 metri quadri messi al bando lo scorso 18 marzo dall'Amministrazione Comunale capeggiata da Giuliano Pisapia per assegnare il lotto nella storica galleria meneghina, che attualmente. Gli spazi, per capirci, sono quelli che vedono al piano terra lo store di Mercedes. Cracco, unico partecipante al bando, ha presentato un progetto di gestione che sembra aver convinto la Commissione “per l'altissima qualità della proposta” e la diversificazione delle attività che lo chef ha in mente di pianificare in uno spazio così prestigioso, nel rispetto della sua dimensione storica (tutti gli interventi saranno a carico del destinatario e sottoposti al vaglio del Comune e della Soprintendenza): un caffè bistrot al piano terra aperto da colazione a cena 7 su 7, il ristorante al prima piano per il servizio di pranzo e cena, e ampi spazio per eventi, mostre, degustazioni al secondo piano. Grande soddisfazione da parte dell'Amministrazione cittadina, nella figura dell'Assessore al Demanio Daniela Benelli, che si è detta orgogliosa di poter contare sul nome di Cracco "esempio di eccellenza del made in Italy che vogliamo rappresentare in Galleria". La concessione durerà 18 anni ed è molto probabile che la prima novità, quella più attesa, sarà il trasferimento del ristorante bistellato all'interno della Galleria. Addio, dunque, allo storico ‘bunker’ di Via Victor Hugo…
In foto i primi rendering pubblicati dal sito Urbanfile.