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Romeo e Giulietta aprono a Roma. Cristina Bowerman presenta il progetto in video

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Sta per aprire il nuovo format ristorativo firmato Bowerman-Spada: un megalocale incastonato dentro il colle Aventino già sede di una concessionaria di automobili, curiosa coincidenza che crea una continuità rispetto al vecchio locale omonimo di Prati, nato dentro una ex officina. Questo incredibile spazio di 2000 metri quadrati ospita ristorante, pizzeria, forno, gastronomia, gelateria. E ora sta per aprire i battenti.

2000 metri quadrati, una capienza di 500 persone sedute e circa il doppio in piedi, 27 metri di bancone di cui 19 solo per il cocktail bar con 34 sedute, 2 forni per la pizza (uno per la romana e uno per la napoletana), 2 per il pane e altri 5 per altre preparazioni, 3 cucine, più di 300 padelle, 1 griglieria, 2 salette private, 1 sala convegni perfettamente cablata, 1000 metri di laboratori e spazi di servizio, 3 aree distinte ma comunicanti, 54 casse audio, 120 chilometri di cavi elettrici e 33 chilometri di cavi Lan “necessari per gestire i controlli remoti”spiega Fabio Spada “tutto è regolato da iPad: impianto di climatizzazione, luci, audio, allarme, aperture delle porte e perfino il citofono” con un imponente impianto di domotica che tocca ogni area. Non solo: le zone delle cucine e dei forni sono tutti collegati direttamente con videocamere attraverso le quali i cuochi e i pizzaioli, se ne sentissero l'esigenza, possono confrontarsi direttamente con i consulenti e con Cristina Bowerman, per risolvere in tempo reale qualsiasi dubbio si presentasse.

A voler usare il linguaggio dei numeri per raccontare il nuovo Romeo della coppia Cristina Bowerman-Fabio Spada si riesce forse più facilmente a dare un'idea di questo progetto: un colosso della ristorazione. Dove, per una volta, il binomio quantità-qualità non entra in contrapposizione ma si rafforza con un cortocircuito felice. Siamo andati a visitare il cantiere poco prima della fine dei lavori e abbiamo chiesto a Cristina Bowerman e Fabio Spada di presentarcelo.

 

 

Questo superlocale nasce dall'esperienza, ormai conclusa, di via Silla (300 metri quadri nel quartiere Prati, che a breve riapriranno sotto l'insegna ormai multinazionale di Birra del Borgo): “avevamo bisogno di più spazio”, dice la Bowerman. dice la Bowerman. E che spazio: "un locale di 2000 metri quadrati disegnato da Andrea Lupacchini, architetto di fama con abbiamo ormai un rapporto consolidato in più di 10 anni di felice collaborazione". Lo hanno trovato, questo spazio, a piazza dell'Emporio a Testaccio, terzo vertice di un triangolo ristorativo che conta già Glass Hosteria a Trastevere, Cups (banco del mercato di Testaccio che unisce alla gastronomia anche panini d'autore, gelati artigianali e gustose proposte cucinate per il pranzo), più alcuni food truck che girano per a città. Tutto elaborato sull'ordito della cucina di Cristina Bowerman. 

 

Romeo&Giulietta

È un locale molto suggestivo, incagliato sotto (o meglio, dentro) l'Aventino, “in quelle che si dice fossero delle saline ”dice la Bowerman, nella parte del colle che si spinge verso il Tevere da via Marmorata, nei locali che erano di un concessionario di automobili. Uno spazio di grande impatto, che lo sarà ancora di più nei mesi a venire:“verrà costruito un giardino pensile di copertura che ricucirà lo strappo tra i cipressi presenti sulle mura perimetrali del locale fino all'inizio colle Aventino” anticipa Fabio Spada “come da progetto originario dell'immobile del 1956 ma mai realizzato”. A completare così anche l'area esterna (sia di fronte al locale che sopra), che lascia intuire enormi potenzialità, complici la meravigliosa vista che si gode dalle pendici dell'Aventino.

Ora lì un dream team (oltre a Cristina Bowerman e Fabio Spada, in società anche il pastaio gragnanese Giuseppe Di Martino e il giornalista Antonio Scuteri) è pronto a tenere a battesimo questo grande progetto dopo mesi di lavori e, soprattutto, di intoppi burocratici di ogni sorta (dall'amministrazione municipale ai fornitori di utenze alla Sovrintendenza) inevitabile compagnia delle iniziative imprenditoriali capitoline, “spesso la riuscita o meno di un progetto e i suoi tempi di realizzazione” ci dice Spada “sono rimessi alla responsabilità personale di ogni singolo funzionario, senza poter contare su procedure e tempistiche certe”. Ora che Romeo sta per vedere la luce facciamo il punto di cosa troverà chi, tra qualche giorno entro marzo, varcherà le porte di piazza dell'Emporio.

romeo

C'è il ristorante-forno-gastronomia che replica, amplificandolo, il format di via Silla. Con la parte aperitivo all'ingresso, discosta da quella del ristorante vero e proprio, più riservata e con la possibilità di modulare gli spazi attraverso pareti mobili e salette private. E se questa area si chiama Romeo, la pizzeria (che vanta anche la consulenza dei fratelli Salvo da Napoli per la pizza in stile napoletano e Marco Lungo per quella alla romana) non poteva che chiamarsi Giulietta. Separati ma comunicanti attraverso un'enorme porta a tutta altezza e caratterizzati da elementi architettonici diversi, firmati da Andrea Lupacchini come l'intero locale. L'architetto, con cui si conferma la lunga collaborazione, ha studiato elementi mobili verticali a riempire i soffitti altissimi, tra i 5 metri e mezzo e i 7 nella parte più interna. Separata del tutto, invece, la gelateria Frigo, che dopo l'avvio su ruote e la prima sede stabile al mercato di Testaccio, trova ora una terza location più tradizionale.

Modulare negli spazi, con nicchie e spazi da gestire secondo le esigenze, ma anche nella proposta gastronomica: aperto dal mattino per una colazione tardiva, fino a tarda sera, Romeo ha un'offerta che unisce alla gastronomia - con grandi salumi, formaggi d'autore, specialità alimentari – una proposta di assaggi e finger food creati dalla Bowerman in abbinamento ai cocktail, ci sono poi due carte diverse, per il pranzo e per la cena. La prima, più smart e veloce, conta una decina di piatti da raggruppare, volendo, in percorsi di degustazione a scalare, da due piatti in su. La sera c'è un menu più ampio, organizzato per ingrediente: verdure, carne, pesce, senza la tradizionale scansione tra antipasti, primi e secondi. Duplice proposta anche per la pizza: napoletana e romana, con antipasti ad hoc che seguono lo stile della pizza, come frittatine di pasta e supplì, topping elaborati e preparati nella cucina dedicata, griglia sullo stile di Etxebarri. Ma per avere ben chiara tutta la proposta, occorrerà attendere ancora qualche giorno.

 

Romeo | Roma | piazza dell'Emporio, 28 | tel. 06 32110120 | www.romeo.roma.it

Giulietta | Roma | piazza dell'Emporio, 28 | tel. 06 45229022 | www.giuliettapizzeria.it

Frigo | Roma | via Marmorata, 30 | tel. 45229045 | http://www.frigogelato.it/

 

a cura di Antonella De Santis

 

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