Da Firenze verso i territori, torna la grande kermesse dei vini regionali per favorire gli scambi commerciali e mettere in mostra i prodotti di alta qualità. L'assessore Remaschi: "In arrivo 88 buyer da nuovi Paesi". Grandi ma soprattutto piccoli Consorzi confidano in questa vetrina internazionale, anche se la formula potrebbe essere rivista in futuro.
Per per la settima volta, la Toscana del vino mette in mostra le sue eccellenze. Gli strumenti per conquistare un posto nel portafoglio dei più importanti buyer internazionali sono ancora una volta Buy Winee Anteprime, secondo la formula allargata (dall'edizione 2014) che apre alla presenza dei Consorzi cosiddetti 'minori', rispetto ai più blasonati Brunello di Montalcino, Vernaccia di San Gimignano, Chianti Docg, Nobile di Montepulciano e Chianti Classico (di cui parleremo nei prossimi giorni).
La kermesse, che prende il via venerdì 10 febbraio e termina sabato 18, da quest'anno è nelle mani di PromoFirenze, l'azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze, incaricata dalla Regione Toscana di organizzare l'evento, che negli anni passati era stato affidato a Toscana Promozione. Lo scorso anno la Regione trovò in extremis i finanziamenti, facendo tirare un sospiro di sollievo a numerosi consorzi. Quest'anno è filato tutto liscio. Il (quasi) milione di euro destinato dall'assessorato toscano all'Agricoltura alla promozione consentirà, da un lato, di partecipare a Prowein e Vinexpo e, dall'altro, di tenere in piedi anche questo importante appuntamento del 2017, nei saloni della Fortezza da Basso del capoluogo. I numeri sono di tutto rispetto: 190 gli importatori stranieri, 210 le aziende vitivinicole iscritte (circa 900 euro il costo per la partecipazione).
La speranza degli organizzatori è favorire lo scambio e gli affari, suscitare la curiosità, l'interesse, la voglia di scoprire le produzioni questa regione, che esporta una buona parte dei suoi vini e che nel mondo, in campo agroalimentare, è prima di tutto sinonimo di vino.
Un Vinitaly toscano? L'assessore Remaschi rilancia
"Assaggeranno la Toscana", sottolinea a l'assessore regionale all'Agricoltura, Marco Remaschi: "Rispetto agli altri anni abbiamo previsto delle novità, selezionando 88 nuovi buyer che provengono da Paesi che al Buy Wine non hanno mai partecipato, come Puerto Rico, Marocco, Emirati Arabi; inoltre, abbiamo reintrodotto mercati per noi interessanti come Kazakistan, Taiwan, Lituania e Russia". Nel complesso, sono 35 i Paesi di tutto il mondo presenti al Buy Wine 2017. "Non pensiamo di stravolgere la sua formula nei prossimi anni" sottolinea Remaschi "ma puntiamo a innovarla anno dopo anno con correttivi, in raccordo coi consorzi. L'importante è che sia una grande opportunità per produttori e operatori". A questo proposito, la Regione Toscana non ha abbandonato l'idea di un grande iniziativa che guardi al Vinitaly: "Ho lanciato la provocazione un anno fa e ancora penso si possa arrivare a iniziative di quel livello, ma solo se sapremo crescere sotto il profilo operativo e organizzativo. Dobbiamo creare opportunità di sviluppo per i nostri vini e lo possiamo fare con gli strumenti della promozione: penso in particolare a mercati come Cina e India". Per ora, i dati Istat del periodo gennaio-ottobre 2016 dicono che le Dop rosse della Toscana hanno segnato il passo sul fronte delle esportazioni: -6,3% a valore e -6,5% a volume. Ma in cantina, come ricorda Remaschi, ci sono due buone annate come la 2015 e la 2016: "La qualità è ottima e la produzione è importante. Questo ci consente di guardare avanti con fiducia. Il brand Toscana è forte e Buy Wine e Anteprime costituiscono una vetrina mondiale che si sta gradualmente consolidando".
Sabato 11 la presentazione ufficiale a Firenze
C'è attesa per la presentazione ufficiale dell'evento Anteprime di Toscana 2017, previsto nel secondo giorno di Buy Wine, a Firenze sabato 11 febbraio (ore 11, Fortezza da Basso – Padiglione Cavaniglia, V.le Strozzi 1). Saranno illustrati i dati economici e il trend dell'intero settore vitivinicolo, ma anche una ricerca sul percepito dei vini toscani da parte della stampa internazionale, che saranno commentati da Fabrizio Bindocci (presidente di A.Vi.To, Associazione vini toscana Dop e Igp) e dal marchese Piero Antinori. Le conclusioni sono affidate a Marco Remaschi, assessore all'Agricoltura della Regione Toscana. I lavori saranno moderati dal massmediologo Klaus Davi.
Alle 12.30 seguirà una degustazione dei territori toscani. Saranno presenti i Consorzi: Bianco di Pitigliano e Sovana, Brunello di Montalcino, Carmignano, Chianti, Chianti Classico, Colline Lucchesi, Cortona, Elba, Maremma, Montecucco, Morellino di Scansano, Nobile di Montepulciano, Orcia, Val d’Arno di Sopra, Val di Cornia, Vernaccia di San Gimignano.
Le aspettative dei consorzi Elba, Carmignano, Cortona e Valdarno
Sono complessivamente 16 i Consorzi toscani coinvolti tra Buy Wine e Anteprime. Le denominazioni Chianti Docg, Chianti Classico, Vernaccia di San Gimignano, Nobile di Montepulciano e Brunello di Montalcino organizzano la propria anteprima sul territorio, mentre gli altri undici Consorzi saranno a Firenze venerdì 10 e sabato 11, sia per il Buy Wine sia per le Anteprime.
Abbiamo voluto sentire le compagini più piccole, come la Doc Elba, alla sua terza presenza. Marcello Fioretti, a capo del Consorzio, guiderà un gruppo di 8 aziende sulle 19 associate: "L'idea di dedicare uno spazio alle Doc più piccole, che non hanno modo di farsi la propria anteprima come ad esempio Brunello, Nobile o Chianti Classico, consente di fornire un'immagine più corretta della Toscana, che comprende anche le zone minori". La denominazione isolana è rivendicata per 170 ettari sui 300 ettari complessivi (con 30 ettari di Docg Aleatico); oltre metà delle circa 600 mila bottiglie prodotte è costituita da vini bianchi. Metà delle cantine vende all'estero, con una propensione all'export tra 10% e 20%, prevalentemente nel Nord Europa: "Buy Wine sarà un'occasione importante" aggiunge Fioretti "nonostante qualche difficoltà creata ai produttori dalla sovrapposizione della giornata di sabato 11 col primo giorno delle Anteprime. Elemento che andrebbe riconsiderato nelle prossime edizioni".
Ci saranno tutti, invece, gli undici produttori della Doc Carmignano, denominazione dalla storia pluri secolare (citata nel Medioevo dal Datini, nel 1600 dal Redi e scelta da Cosimo III nel 1716 come una delle zone viticole del Granducato) il cui territorio si estende per 200 ettari nella provincia di Prato. "Per un periodo siamo rimasti in stand by" dice il numero uno del Consorzio, Fabrizio Pratesi "ma ora ci sono cantine che si stanno affermando bene sui mercati. È vero che siamo una nicchia della produzione regionale, ma puntiamo a sfruttare molto bene una particolare risorsa: il turismo enogastronomico". La speranza del Consorzio è prima di tutto allargare gli ettari e rafforzare le vendite sul mercato nazionale. Oggi, su un milione di bottiglie, il 65-70% viene spedito fuori confine: "Le cose sono cambiate notevolmente, rispetto a dieci anni fa, quando il Carmignano era venduto solo per un 10% in Italia. Ora stiamo aumentando le vendite locali. Per noi questo è molto importante". E per avvicinare i consumatori, il luglio prossimo sarà il mese in cui, se tutto andrà liscio, lo storico borgo di Artimino ospiterà un evento/degustazione itinerante per il pubblico, che potrà entrare in contatto con Doc di nicchia come il Barco Reale e il Vin santo occhio di pernice.
Alla fortezza da Basso è attesa anche la Doc Cortona, realtà che punta sul vitigno syrah e che poggia le sue basi sulla piazza estera, visto che oltre l'80% delle produzioni, su un totale di un milione di bottiglie, è venduto fuori confine, con gli Stati Uniti primo mercato di destinazione. "L'annata 2016 è qualitativamente buona" racconta il presidente Marco Giannoni "le aziende del Consorzio stanno lavorando al reimpianto dei vigneti, quasi il 30% dei nostri produttori è a conduzione biologica. Inoltre, sono nate alcune nuove cantine. Ma se siamo soddisfatti del mercato" precisa Giannoni "non lo siamo per questioni interne come quella degli ungulati e animali selvatici, che rappresentano un gravissimo danno, e per i criteri di assegnazione delle autorizzazioni dei nuovi impianti che non ci consentono di crescere come vorremmo".
Luca Sanjust di Teulada è il presidente del Consorzio della Doc Valdarno di Sopra, denominazione aretina che, da un lato, si può definire antica (perché fu designata nel noto bando di Cosimo III de' Medici nel 1716) e, dall'altro, giovane perché approvata dal Mipaaf a fine 2011. Tra 2014 e 2016, la sua produzione è raddoppiata ogni anno, superando i mille ettolitri nel 2016. Oltre il 60% dei vini è venduto all'estero. Buy Wine e Anteprime rappresentano la migliore occasione per far conoscere questo territorio che per gran parte è coincidente con quello del Chianti. Gli obiettivi del Consorzio sono ambiziosi: "Stiamo modificando il disciplinare e puntiamo a fare di Valdarno di Sopra una Doc esclusivamente biologica" dice Sanjust "perché pensiamo che sia un trend che nel tempo andrà ad affermarsi".
I buyer stranieri alla scoperta di Maremma e Val d'Orcia
Saranno 31 i buyer che visiteranno i territori della Doc Orcia, denominazione estesa per 400 ettari nell'omonima valle, patrimonio Unesco dal 2004. Il 2016, come spiega la presidente del Consorzio, Donatella Cinelli Colombini, è stato un "anno di crescita, dal momento che, stando ai dati Artea, rileviamo un +30% di imbottigliamenti. Oggi le bottiglie prodotte sono circa 300 mila, abbiamo migliorato molto la qualità dei nostri vini. E notiamo che non solo gli stranieri ma anche gli operatori locali cominciano a interessarsi di più alla nostra Doc, che è più presente nelle carte dei vini di ristoranti ed enoteche". Imprescindibile, anche per questa altra piccola Doc, il legame con l'enoturismo: si lavora a ridare piena operatività la Strada del vino, presieduta dal sindaco di Castiglione d'Orcia, Claudio Galletti.
Tra i presenti al Buy Wine non possono mancare le grandi Doc del sud ovest della Toscana. La Doc Morellino di Scansano, non esattamente una piccola Doc coi suoi 10 milioni di bottiglie, per l'80% vendute sul mercato nazionale, farà dapprima il suo consueto passaggio alla Fortezza da Basso di Firenze: "Punteremo a far conoscere loro la facilità di abbinamento e l'immediatezza del nostro prodotto", spiega il direttore del Consorzio, Alessio Durazzi, ricordando come il 2016 sia stato "un anno di stabilità di mercato". Poi si andrà sui territori: domenica 12 febbraio, assieme ai consorzi delle Doc Montecucco e Doc Maremma Toscana, il Morellino si metterà in mostra al centro di Alberese (Grosseto), dove è attesa una delegazione di 40 operatori stranieri: un modo per far assaporare i territori e spiegare meglio le peculiarità dei vini.
Il Consorzio Doc Maremma Toscana a Firenze porterà 27 aziende per un totale di 53 diverse etichette: "Partecipiamo per la terza volta, e per noi che siamo una Doc giovane, con la prima etichetta datata 2012" ricorda il direttore Luca Pollini "il Buy Wine e le Anteprime sono un'occasione utilissima, soprattutto perché capita di trovare giornalisti che non ci conoscono ancora e che cercano delle novità". In quest'area del Grossetano, fino a martedì 14 arriveranno decine di buyer, in prevalenza da mercati nord europei: Regno Unito, Germania, Danimarca. E nell'atteso walkaround tasting collettivo di domenica 12, saranno presenti anche aziende del settore food: "Vogliamo far vedere che la Maremma è capace di presentarsi come un sistema unito", sottolinea Pollini. Di certo, sarà un'imperdibile occasione per farsi apprezzare su scala mondiale.
Buy Wine | Firenze | Fortezza da Basso | 10 e 11 febbraio 2017 | www.buy-wine.it
Anteprime Toscane | Firenze | Fortezza da Basso | dal'11 al 18 febbraio 2017 | www.anteprimetoscane.it
a cura di Gianulca Atzeni
foto Buy Wine
Questo articolo è uscito sul nostro settimanale Tre Bicchieri del 2 febbraio
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