Situata su una delle più belle coste d’Italia, deve la sua fama alla coltivazione dei fiori e al celebre Festival della Canzone Italiana. Ma Sanremo è molto di più: un luogo ricco di arte, immerso nella natura e con una solida cultura gastronomica. Ecco la guida alla città dei fiori, con i migliori indirizzi per mangiare, bere e prendere un buon caffè.
La Riviera di Ponente e la città dei fiori
Circondata da colline di ulivi e cedri, che si alternano ad ampie aree coltivate a fiori dai colori sgargianti, con la splendida riviera di Ponente che le fa da sfondo. È Sanremo, cittadina di 57 mila abitanti in provincia di Imperia, una delle mete turistiche più apprezzate d’Italia, per anni luogo di villeggiatura delle più importanti famiglie del Nord Italia e d’Oltralpe.
Oltre al Festival della Canzone Italiana, che si tiene qui dal 1951, Sanremo è famosa per essere la città dei fiori: una tradizione di lunga data che qui trova la sua migliore espressione anche grazie al clima mite e temperato della zona. Coltivati in serre e all’aperto nella prima fascia dell'entroterra, a ridosso della città, i fiori sono un asset molto importante per la città, celebrati a marzo, ogni anno, anche nella manifestazione Sanremo in Fiore. In realtà si coltivano in tutta la zona,in una serie di comuni della provincia di Imperia, da Cervo a Ventimiglia, fra cui anche Taggia, Dolceacqua e Pigna. Un'area chiamata per l'appunto Riviera dei fiori
Riviera di Ponente
Cosa vedere a Sanremo
Partire da La Pigna, il centro storico di Sanremo, equivale a farsi subito un’idea della pittoresca città ligure. Un groviglio di case addossate l’una alle altre, di stradine acciottolate e vicoli bui, di piazzette minuscole e scalinate ripide, dominate dall’alto dal Santuario della Madonna della Costa, risalente al XVII secolo. Salendo in cima alle sue terrazze potrete godere di una vista mozzafiato sulla città e sul golfo. La parte moderna, con alberghi di lusso e splendide ville, si è sviluppata invece verso il mare, lungo corso Garibaldi fino al Casinò, con il suo edificio in stile liberty progettato dall'architetto francese Eugène Ferret che, dal 1905, è una delle attrattive della città.
Sanremo, centro storico
Partendo dal centro storico si incontra subito la Torre della Ciapela, un antico baluardo eretto dai genovesi intorno al 1550 a scopi difensivi. Poco distante c’è la Cattedrale di San Siro, costruita nel XII secolo e poi rimaneggiata nel XVII secolo, dallo stile romanico-gotico.
Ma una delle architetture religiose più suggestive, a pochi metri dal casinò, è la Chiesa di Cristo Salvatore, costruita alla fine dell'800 dalla nobiltà russa su un progetto dell'architetto Aleksej Scusev, poi ripreso da Pietro Agosti. Un piccolo angolo di arte russa in Liguria, forse ancora un po’ sottovalutato dagli abitanti della zona.
Sanremo, Chiesa di Cristo Salvatore
La cucina sanremese
La cucina della costa sanremese è incentrata sui frutti del suo mare, come il pregiato gambero di Sanremo, ma anche pesci come branzino, orata, gallinella, nasello, pesce spada e tonno, esaltati in piatti semplici e genuini. Andando verso l’entroterra aumentano le pietanze a base di carne e verdure, fra cui spiccano preparazioni come quelle delle pomate secche, i pomodorini messi a seccare al sole e conditi con olio e sale, o dei friscioi, le biete fritte in pastella.
La zona è ricca di prodotti tipici, alcuni protetti dalle denominazioni d’origine, come l’olio extravergine d’oliva - questo è il regno della taggiasca - e vini come il Pigato, l’Ormasco, il Vermentino, il Rossese.
Tra i piatti tipici di Sanremo troviamo la sardenaria osardenea, una pizza farcita con un sugo fatto con pomodoro, cipolla tritata, acciughe, origano, olive taggiasche, capperi e spicchi d’aglio, che si mangia come spuntino o a volte come antipasto. Sempre tra gli antipasti c'è il brandacujun, un piatto a base di baccalà, patate e olive, chiamato anche baccalà mantecato alla ligure, il cui nome dialettale deriva dal verbo “brandare”, che in provenzale antico vuol dire scuotere.
Sardenaria
Tra i primi piatti della zona troviamo diversi tipi di ravioli, farciti ad esempio con ricotta e verdura come borragine o bieta. Tradizionali dell’entroterra sono i barbagiuai, ravioli fritti ripieni di zucca e formaggio. Ma, parlando di primi piatti, vogliamo ricordare che nella provincia di Imperia, a Oneglia, è nato uno dei primi pastifici italiani, Agnesi, che di recente ha chiusoper spostarsi a Fossano.
Per il capitolo secondi piatti è celebre il coniglio alla sanremese, ovvero saltato in padella con cipolla, timo, rosmarino, sedano, olive taggiasche, qualche gheriglio di noce e sfumato con il vino rosso. Fegato e testa dell’animale sono cotti a parte e si utilizzano per fare un sugo con cui condire anche la pasta.
Infine la stroscia di Pietrabruna, un tipico dolce della provincia, caratterizzato dal gusto dell’olio di taggiasca ma anche dall’aromatizzazione al limone e alle erbe. Come per la sbrisolona mantovana, la stroscia non va mai tagliata ma spezzata con le mani (da qui il nome della torta, strosciare, che in ligure significa spezzare), un dolce perfetto per spezzare la fame ma che può diventare anche protagonista di gite e pic nic.
Stroscia
CONSIGLI DALLA GUIDA RISTORANTI D’ITALIA 2017
Balzi rossi (Ventimiglia)
Un indirizzo che non ha bisogno di tante presentazioni, poco distante da Sanremo. Il ristorante è guidato con energia dalla signora Pina che ha scelto ai fornelli lo chef Enrico Marmo, dopo un anno di “gestione transitoria”. La cucina di Marmo è una perfetta mediazione fra la tradizione del locale e la voglia di esprimersi dello chef, con un’attenzione particolare all’esaltazione della materia prima, da sempre di massima qualità a Balzi rossi. La cantina, gestita da Franco Baracca, è fornita di etichette selezionate non solo fra i grandi vini liguri. Menu degustazione a 65 euro. Due Forchette nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
La conchiglia (Taggia)
La famiglia Ruffoni gestisce questo ristorante sul lungomare di Taggia con passione e competenza da più di 30 anni. Un locale elegante e accogliente, con la sala guidata da Giacomo e la cucina affidata alla moglie Anna. La cucina si muove fra le proposte di mare e qualche incursione sul versante carne, i piatti sono freschi e leggeri e non mancano gli spunti creativi. I tre menu degustazione sapranno accontentare tutte le tasche. Carta dei vini ampia, che punta soprattutto su grandi bianchi e sulle bollicine. Due Forchette nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Mirazur (Menton) - fuori guida
Un salto appena fuori dai confini italiani per assaggiare la cucina di Mauro Colagreco, lo chef italo-argentino ma francese d’adozione, che dal 2006 colleziona successi in Costa Azzurra. La sua è una cucina in perfetto equilibrio fra grande tecnica e rispetto per la materia prima, uno stile ereditato dai maestri francesi ma sapientemente mixata con la tradizione mediterranea, che punta alla pulizia di sapori e linee. In sala l’accoglienza è impeccabile, con un servizio elegante e spiegazioni almeno in tre lingue diverse. Adeguata la carta dei vini, con etichette e produttori meno conosciuti.
Nuovo piccolo mondo (Sanremo)
Un’autentica osteria ligure, regno della cucina di tradizione a pochi metri dall’Ariston. L’ambiente è familiare e curato, con un piccolo spazio esterno sulla via pedonale. Dal menu piatti dai sapori netti e puliti, tarati sui prodotti del mercato e sulla stagionalità degli ingredienti. Anche la cantina non delude, con poche etichette di alto livello selezionate accuratamente. Un Gambero nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Osteria dei tre scalini (Sanremo)
Un indirizzo di sicuro approdo per assaggiare una cucina genuina e gustosa, ispirata alla tradizione ligure. In menu piatti di pesce ma anche qualche proposta di carne, realizzati con grande competenza selezionando i migliori prodotti locali. Ottimi anche i dolci, golosi e invitanti. Carta dei vini essenziale ma con una buona scelta alla mescita. Due Gamberi nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Paolo & Barbara (Sanremo)
Un locale storico della ristorazione ligure, gestito con professionalità e passione dallo chef e patron Paolo Masieri, insieme alla moglie e al figlio. Rispetto degli ingredienti e provenienza territoriale delle materie prime sono i punti cardine della cucina, che esalta i sapori di mare con grande tecnica e personalità. Dessert belli e creativi, in linea con il menu. La carta dei vini è ampia e fornita di etichette introvabili. Due Forchette nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
CONSIGLI DALLA GUIDA PIZZERIE D’ITALIA 2017
La Bonga (Imperia)
Pizzeria-braceria sul lungomare sempre affollata, grazie anche all’ambiente allegro e informale. Il menu è ampio e si divide fra le proposte classiche e quelle più fantasiose, tutte realizzate con ingredienti locali. La pizza è sottile e profumata, realizzata con farine 00 e lievitazioni di 24 ore, infine cotta nel forno a legna. Oltre alla carne alla brace, ampia scelta di focacce, bruschette, stuzzichini vari come il tipico panfritto di Imperia. Uno Spicchio nell’edizione 2017 della guida Pizzerie d’Italia.
La Peperetta dispetusa (Imperia)
Un indirizzo dall’atmosfera moderna e conviviale, che propone oltre 70 tipi di pizza a degustazione. Il menu si fa ricordare per l’ampio spazio lasciato alla cucina vegana, con proposte dedicate, per l’attenzione al biologico e alla filiera corta. Da bere birre artigianali, vini bio e sidro irlandese. Da quest’anno uno spazio del locale è dedicato allo scambio e alla vendita di libri usati. Uno Spicchio nell’edizione 2017 della guida Pizzerie d’Italia.
Salsadrena (Sanremo)
Un ottimo indirizzo per chi non volesse spostarsi da Sanremo. La pizza di Mimmo Caporusso è un prodotto di sperimentazione, di recupero delle radici ma anche di innovazione. Studio dei vari impasti insieme a nutrizionisti, lunghe lievitazioni con lievito madre (fino a 72 ore), selezione maniacale di ingredienti sono i punti di forza del locale. Il menu, studiato per trovare un equilibrio fra gusto e benessere, con proposte classiche e pizze più estrose. Completa l’offerta un’ampia selezione di pizze gluten free e vegane. Ma qui si possono mangiare anche ottimi piatti di pesce fresco. Due Spicchi nell’edizione 2017 della guida Pizzerie d’Italia.
CONSIGLI DALLA GUIDA STREET FOOD 2017
Il fornaio Lantieri (Imperia)
Pizza a taglio e focaccia di Lantieri sono un punto di riferimento per la città e la provincia da oltre 30 anni, è u panificio che sforna continuamente pane di ogni tipo, letteralmente preso d’assalto durante la mattina e nelle ore del pranzo. La pizza è leggera e fragrante, frutto del lavoro di Christian, l’erede della famiglia, che si dedica alla panificazione con costanza e passione. I gusti variano secondo le stagioni e le materie prime sono assicurate dal mercato locale. Inoltre dolci della tradizione, biscotti, torte salate, grissini e sfizi di vario tipo.
CONSIGLI DALLA GUIDA PASTICCERI&PASTICCERIE
3 Bon (Sanremo)
La pasticceria di Sergio Zambon è un locale piccolo dagli arredi minimali, ma che racchiude un ampio ventaglio di proposte golose. Si può iniziare dalla colazione, con un delizioso pan au chocolat, brioches classiche con o senza confettura (realizzata nel laboratorio), fragranti cornetti, focaccia e brioches vegane nei week end. Ma il prodotto di punta sono i baci di Sanremo, classici dolcetti locali fatti con cioccolato e nocciole del Piemonte. E ancora le torte, classiche o creative, che si realizzano solo su ordinazione, ma anche i semifreddi, i dolci delle feste e i biscotti. Una Torta nell’edizione 2017 della guida Pasticceri&Pasticcerie.
Pasticceria Setti (Taggia)
Nell’antico borgo medievale di Taggia Andrea Setti propone le sue specialità da ormai 15 anni. La produzione affianca grandi classici dell’arte dolciaria italiana a rivisitazioni dei dolci tipici della zona, in cui i metodi artigianali si fondono con le tecniche moderne. Così nasce il panettone alle olive, che riprende la stroscia, tipico dolce di Imperia. Ma qui si possono gustare anche mignon, bignè, crostatine, cannoncini ripieni, biscotti, semifreddi e cioccolatini. Una Torta nell’edizione 2017 della guida Pasticceri&Pasticcerie.
Gibelli (Vallecrosia)
Un indirizzo frequentato da liguri, ma anche da francesi che varcano il confine appositamente per gustare le sue specialità. Il locale è un po’ retrò, ma ben curato e accogliente. Abbondante la scelta di prodotti, anche se i biscotti rimangono la specialità di Gibelli: amaretti, tegole, baci, pandolce, biscotti alla lavanda. Ottimi i cornetti e le brioches, con o senza farcitura, ma anche le torte classiche. Durante le feste colombe e panettoni artigianali. Una Torta nell’edizione 2017 della guida Pasticceri&Pasticcerie.
CONSIGLI DALLA GUIDA BAR D’ITALIA 2017
Basilico e pinoli (Sanremo)
Un locale con tante anime: caffetteria, panetteria, pasticceria e gastronomia. A colazione il caffè è ben estratto e aromatico, mentre il cappuccino è equilibrato e schiumoso, il tutto accompagnato da ottimi lieviti, brioches, focacce e pizzette realizzati con ingredienti di prima qualità. Per la pausa pranzo si può scegliere uno dei piatti del giorno, insalate, panini e torte salate, oppure farsi preparare un cartoccio da gustare a casa. Interessanti le proposte per vegetariani e vegani. Un Chicco e due Tazzine nell’edizione 2017 della guida Bar d’Italia.
Cafè carpe diem (Taggia)
Un localino ubicato nell’area pedonale di Taggia, con ambiente confortevole e curato nei minimi dettagli. Caffè e cappuccino sono corposi e intensi, preparati con una miscela di produzione locale, e si accompagnano bene con discreti cornetti e brioches. Ma è sul versante salato che questo indirizzo dà il meglio di sé, panini e tramezzini creativi, piatti caldi e freddi che seguono la stagionalità dei prodotti e l’estro della cuoca. Ricco l’aperitivo, con spuntini e snack di ogni tipo, e una lista di cocktail abbastanza varia. Un Chicco e una Tazzina nell’edizione 2017 della guida Bar d’Italia.
indirizzi
3 Bon | Sanremo (IM) | corso Garibaldi Giuseppe, 12 | tel. 0184 500231 | https://www.facebook.com/Pasticceria-3-bon-182010461913011
Balzi rossi | Ventimiglia (IM) | via Balzi Rossi, 2 | tel. 0184 38132 | www.ristorantebalzirossi.it
Basilico e pinoli | Sanremo (IM) | corso Felice Cavallotti, 158 | tel. 0184 189 7193 | www.facebook.com/pg/Basilico-e-Pinoli-456204467780122/about/?ref=page_internal
Cafè carpe diem | Taggia (IM) | loc. Arma di Taggia | via Queirolo, 6 | tel. 340 2202261
Gibelli | Vallecrosia (IM) | via Colonnello Aprosio, 100 | tel. 0184 292777 | www.gibellibiscotti.com
Il Fornaio Lanteri | Imperia | via dell'Ospedale 63 | tel. 0183 293735
La Bonga | Imperia | via Lamboglia, 4 | tel. 0183 666384 | www.mesabonga.com
La Peperetta dispetusa | Imperia | via XXV Aprile, 84 | tel. 0183 292267 | www.peperettadispettusa.sitiwebs.com/
La conchiglia | Taggia (IM) | via Lungomare, 33 | tel. 0184 43169 | www.laconchigliaristorante.eu
Mirazur | Menton | avenue Aristide Briand, 31 | www.mirazur.fr
Nuovo piccolo mondo | Sanremo (IM) | via Piave, 7 | tel. 0184 509012 |
Osteria dei tre scalini | Sanremo (IM) | piazza Sardi | tel. 0184 574164 | www.facebook.com/pages/Tre-Scalini/182455368438497
Paolo & Barbara | Sanremo (IM) | via Roma, 47 | tel. 0184 531653 | www.paolobarbara.it
Pasticceria Setti | Taggia (IM) | via Lungo Argentina, 67 | tel. 0184 42024 | www.facebook.com/Pasticceria-Setti-113873351975597
Salsadrena | Sanremo (IM) | corso Imperatrice, 45 | tel. 0184 663754 | www.salsadrena.it
a cura di Francesca Fiore
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