Il 31 gennaio è scaduta la concessione dei locali dell'ex mercato ebraico del pesce al Circo Massimo, che tutti i fine settimana ospita il mercato contadino di Campagna Amica. Ora l'amministrazione è intenzionata a bandire una nuova gara, e i produttori del Farmer's Market potrebbero essere costretti a spostarsi. Le aree alternative sono state individuate, ma si naviga a vista.
Mercati contadini... In città
Oggi che di chilometro zero, filiera corta e alimentazione consapevole si parla tanto, e spesso a sproposito per ammantarsi di un valore che difetta nella sostanza, ognuno può vantare un'esperienza al mercato contadino di quartiere. Anche nelle grandi città, che sembrano aver riscoperto il legame storico (e prolifico) con le campagne con le circondano, sulla strada di una concreta valorizzazione di quella vocazione agricola per cui l'Italia è celebre nel mondo. Un'attitudine diffusa su tutto il territorio nazionale, radicata per motivi culturali, sociali, paesaggistici, ancor prima che economici, e oggi di nuovo sotto i riflettori per una rinnovata fiducia nel comparto agroalimentare. A Roma, l'esperienza del mercato di Campagna Amica (Coldiretti) in via di San Teodoro – a pochi passi dal Circo Massimo – ha fatto scuola, da tempi non sospetti, quando di stagionalità, coltivazioni bio, produttori “eretici” ancora si parlava poco. E oggi la rete di aziende contadine che ogni fine settimana si ritrovano negli spazi dell'antico mercato ebraico del pesce costituisce un'attrattiva in più per i turisti a passeggio nel centro della città, ma pure un'opportunità per riscoprire la tradizione rurale del territorio laziale.
Il mercato di San Teodoro. Orgoglio laziale
E tanti sono i romani che nel week end si aggirano tra gli stand per riempire la sporta della spesa di prodotti certificati (per far parte del circuito, i produttori associati Coldiretti devono sottoscrivere un disciplinare di qualità): broccoli romaneschi, carciofi di Cori, puntarelle, olive di Gaeta, miele e tartufi di Campoli Appennino, formaggi regionali – dalla Marzolina al Caciofiore di Columella – latte fresco crudo alla spina e carni da allevamento certificato. E poi pane casareccio di Genzano, pasta, legumi, olio dop: un ricco paniere regionale che varia secondo stagione, e la possibilità di fermarsi a consumare un pasto veloce al mercato, sopraggiunta in un secondo momento – qualche tempo fa – quando il modello del mercato contadino ha cominciato ad attirare un pubblico sempre più trasversale. E gli esempi in città, solo per restare nel perimetro della Capitale, hanno cominciato a moltiplicarsi. Ma il fascino del mercato di San Teodoro, lo spazio concesso anche alla somministrazione, la sua posizione privilegiata e il suo primato, difficilmente sono eguagliabili. Lo sa bene l'amministrazione cittadina, che ora – il termine per la concessione dello spazio era fissato al 31 gennaio 2017 – si troverà a fare i conti con la necessità di ricollocare il Farmer's Market del Circo Massimo altrove.
Un trasloco nel futuro del Farmer's Market?
Il progetto, si apprende dai documenti ufficiali, era stato autorizzato – peraltro senza bando – dall’amministrazione Alemanno stabilendo una durata massima, che, appunto, è arrivata a conclusione. Ma visti i risultati raggiunti negli ultimi anni è impensabile l'idea di interrompere l'esperienza, anche se la struttura dell'ex mercato ebraico necessita ora di una riqualificazione degli spazi inderogabile. E allora l'assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro Adriano Meloni e il suo Ufficio sono già al lavoro per garantire continuità al progetto (oltre che per preparare un regolamento complessivo su tutti i Farmer’s Market). Che in concreto significa individuare nel minor tempo possibile un nuovo spazio per ricollocare il mercato; al momento le aree in ballottaggio, tutte limitrofe a via di San Teodoro, spaziano da piazza Albania a via di Santa Prisca, a via Salvator Rosa, nei pressi di piazza Bernini. Ma la procedura dovrà essere ufficializzata tramite avviso pubblico, per assegnare la destinazione alle attività del Farmer's Market. Ed è molto probabile che i termini si protrarranno fino all'estate. Intanto quale sarà la sorte dei produttori del mercato? “Per questa settimana si continua” ribadisce Maurizio Ortolani del Coordinamento Campagna Amica Lazio “e così sarà fino a quando non avremo comunicazioni ufficiali”. Quella che si profila per le prossime settimane, a quanto pare, è una situazione di stallo, un'ulteriore proroga destinata ad avere vita breve. Anche perché, e Meloni lo sottolinea, “i lavori alla struttura non possono attendere”. Poi si dovrebbe procedere a riassegnare tramite bando di gara lo spazio (dopo un passaggio in Giunta che ne sancisca la destinazione d’uso come spazio commerciale: ad oggi è ancora un’autorimessa), così che possa partecipare una pluralità di soggetti. Alla commissione giudicante stabilire se riconfermare il Farmer's Market Coldiretti o premiare nuovi concorrenti. Seguiremo l'evoluzione nei prossimi mesi.
a cura di Livia Montagnoli