Da vent'anni Francesco Mazzei vive a Londra, dove oggi è una chef star. E agli inglesi ha fatto scoprire i sapori della sua Calabria. Ora raddoppia con Radici, trattoria sull'orgoglio gastronomico del Sud. Ma non è l'unico a scommettere sulla cucina italiana in una città sempre più tricolore. In barba alla Brexit.
Francesco Mazzei. Calabrese a Londra
I natali sono dichiaratamente calabresi, e Francesco Mazzei, chef cresciuto mediaticamente a Londra, tra Masterchef UK e tanti programmi di cucina prodotti dalla BBC, non fa nulla per nasconderlo. Anzi, la sua idea di ristorazione italiana all'estero, alla conquista del pubblico inglese, grida con orgoglio l'appartenenza a un territorio che solo recentemente sta scalando la ribalta dei palcoscenici internazionali (all'inizio dell'anno il New York Times ha inserito la Calabria tra le 52 mete turistiche imperdibili del 2017, anche per merito della sua offerta gastronomica). Lui invece, la cucina regionale – ancor prima che italiana – la difende e la valorizza sul campo già da qualche tempo, anima de La Sartoria, non distante da Piccadilly Circus. Prima è stato il turno del Santini a Edimburgo, poi sono arrivati Franco's e L'Anima, sempre nella capitale inglese. E oggi a Londra (dove vive da 20 anni), tra cipolle di Tropea e 'nduja, è diventato una star. Ecco perché lo chef di Cerchiara di Calabria è pronto per guardare ancora oltre, e il prossimo aprile inaugurerà Radici, una trattoria tricolore nel quartiere di Islington per celebrare la cucina del Sud: non solo Calabria, ma pure Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia e Sardegna.
Le Radici del Sud
A cominciare dalla selezione di salumi e formaggi, per proseguire con i piatti dell'infanzia, pochi, selezionati, a un prezzo contenuto: Umido di baccalà e Ferrazzuoli – una pasta acqua e farina con ragù misto di agnello, maiale e vitello – o l'Involtino di fegato servito con purè di patate affumicate. Ma anche il menu della domenica, quello per ritrovarsi in famiglia intorno a una tavola imbandita di cibo semplice e prodotti buoni. E poi pane e pizza fatti in casa, nel forno a legna che riscalderà il cuore della trattoria, ridisegnata da uno studio di architettura londinese dove fino a qualche settimana fa c'era il ristorante Almeida, per riflettere un ambiente informale, moderno, che ricordi però la Calabria nella spigolosità di certi dettagli, ispirati alla costa della punta dello Stivale. Sempre protagonista della scena. Alla guida della cucina ci sarà il braccio destro di Mazzei, lo chef che lo affianca da più di dieci anni, Antonio Mazzone: insieme imposteranno il menu sulla base di un confronto costante, che tenga conto della stagionalità. Mentre il format è stato sviluppato con l'appoggio del gruppo di ristorazione D&D London, già proprietario degli spazi in Almeida street, civico 30, che presto esporranno l'insegna Radici, e partner de La Sartoria, a Mayfair.
Gli altri “italiani” in città
È decisamente un buon momento per la cucina (e la pizza: Da Michele apre battenti in città proprio oggi!) italiana a Londra, lo confermiamo ogni giorno: dopo Luca by Isaac McHale, l'esperimento anglo-italiano di Fucina, la tigella di Lionello Cera e Roberta Pezzella da Manitoba, febbraio vedrà l'apertura di Hai cenato al Nova Complex di Victoria, che presto ospiterà pure il terzo punto vendita di Shake Shack in città. Il primo esperimento italiano del gruppo The Social Company si affida alla supervisione di Jason Atherton, già proprietario della Social Eating House di Soho, e al suo chef stellato Paul Hood. Ristorante italo-newyorkese (?) e cocktail bar – The Drunken Oyster – per conseguire l'ennesimo successo in città: il gruppo conta già otto insegne a Londra, e non è un caso che per la nona apertura abbia scelto il blasone italiano. La congiuntura è decisamente favorevole.
Radici | Londra | Almeida street, 30 | da aprile 2017 | www.facebook.com/radicin1/?fref=ts
a cura di Livia Montagnoli