Una guida di Venezia insolita, fatta seguendo le tracce di Hugo Pratt, nel cinquantenario dalla nascita del suo personaggio più famoso, Corto Maltese.
Mentre ricorre il 50° anniversario della prima avventura di Corto Maltese, personaggio di fantasia del grande fumettista Hugo Pratt, e mentre Bologna ne ricorda la grandezza con una mostra, che racconta il lavoro del famoso interprete amato da Umberto Eco, ecco un altro modo per festeggiare le cinquanta candeline del fortunato fumetto d’essai, attraverso la tavola e i luoghi preferiti di Hugo Pratt a Venezia, sua città d’elezione, e inesauribile fonte d’ispirazione, con una guida d’eccezione. Ma partiamo dall'inizio.
Hugo Pratt - foto: cortomaltese.com
Chi era Hugo Pratt?
Scrittore, saggista e attore, ma soprattutto fra i maggiori autori di fumetti di tutti i tempi, e padre del celeberrimo Corto Maltese, tra i più importanti personaggi del fumetto italiano e internazionale. Nato il 15 giugno 1927 a Rimini, Hugo era figlio di Evelina Generoma, e Rolando Pratt, un militare di carriera romagnolo di origini inglesi, morto prigioniero nel 1942 in Africa orientale. Giramondo, attore, chitarrista, fu straordinario interprete di una letteratura dell’immaginario disegnato, che non si poneva confini, narrando il mare, il sogno, la realtà, le atmosfere picaresche, il pericolo, il realismo fotografico, attraverso London, Conrad, Yeats, Rimbaud, Borges, riconoscendosi nel fumetto americano, da Milton Caniff a Héctor Oesterheld. Hugo Pratt morì a Losanna il 20 agosto 1995. Nel 2015 un disegno di Corto Maltese, una copertina acquerellata che Pratt regalò al suo editore, è stato battuto all’asta, e aggiudicato a Sotheby’s, per la cifra record di 315.000 euro.
Corto Maletese - foto: cortomaltese.com
La Venezia di Corto
“Era un’altra Venezia. Piazza San Marco alla fine degli anni ’70 non era ancora preda del turismo di massa, e al Caffè Florian dove ho lavorato dal 1977 al 1992, poteva capitare di incontrare Moravia insieme alla sua musa, vedere Peggy Guggenheim seduta ai tavolini, e Rubinstein improvvisare una sonata al pianoforte a coda” afferma Roberto Pellegrini, barman di lungo corso, e padre di Federica, campionessa olimpionica di nuoto, per 13 anni barman al Caffè Florian, poi passato dal ’92 al ’97 all’Hotel Danieli, e promosso capo barman al Gritti Palace dal ’93 al 2012. Un rapporto speciale quello tra lui e Hugo Pratt, che non lo considerava solamente un barman di fiducia, ma un confidente, un amico: a lui Pratt affidava la corrispondenza che intratteneva con i molti volti noti dell’epoca e che venivano a ritirare o a lasciare al Florian bozzetti, memorandum, lettere, come fosse un fermo posta.
“Pratt viveva a Losanna e tornava spesso a Venezia, ma non era ancora cosi famoso in Italia, all’estero si, gli era già stata tributata una mostra al Grand Palais di Parigi” racconta Pellegrini “Era di casa al Florian: capelli brizzolati, corporatura imponente, fronte bassa, voce pastosa, rotonda, che raccontava se stesso, sciarpe lunghissime”; passava delle giornate intere al banco dell’antico caffè, dove nacque il cocktail CortoMaltese, ancora oggi nella carta dei drink del Florian, del Gritti, e del Tacco 11, il locale che Pellegrini ha aperto nel 2012 insieme al figlio.
“Entrava, qualche volta con la sua corte di amici, qualche volta da solo, ti fissava e ti diceva 'famme una museruola'. Io sapevo cosa intendeva, e gli scaldavo un brandy spagnolo nel bicchiere snifter grande, lui ci metteva il naso dentro, prima annusando e poi gustando il pregiato distillato, e iniziava a raccontare storie incredibili, dei suoi viaggi, dei popoli e delle persone che aveva incontrato”.
Roberto Pellegrni
I gusti di Pratt
“Odiava il Carnevale, perché diceva che Venezia veniva sfruttata” ricorda, e aggiunge: “non amava particolarmente i miscelati, preferendo i distillati, un bere di quegli anni, pulito e asciutto. Nel corso della nostra amicizia, mi fece dono di alcuni disegni che conservo con affetto”.
E il cocktail dedicato al suo personaggio più famoso? “Il cocktail CortoMaltese nacque così, in una di quelle giornate così speciali per un giovane barman all'inizio della carriera e amico di Hugo Pratt, tra i racconti della sua vita e la divisa da marinaio di Corto. Un giorno mi chiese in veneziano: 'provemo un drink per Corto'. Così nacque”. E che caratteristiche doveva avere? “Doveva essere esotico, sapere dei mari del sud, maschio, ma non esageratamente forte, bello, perché Corto è tutte queste cose! E nacque il CortoMaltese: nel frullatore, con ghiaccio cristallino, fette di ananas fresco, maturo, gocce di limone, gocce di granatina, rum bianco e liquore all'arancio, nel bicchiere dove al Florian vengono serviti il Pernod e il Pastis”.
Le gite in laguna e i posti del cuore
“Una volta Pratt organizzò un'escursione in laguna, con la Rai, su un rimorchiatore di lusso di proprietà del gioielliere Missaglia” racconta ancora Pellegrino, ricordando di una gita particolare in cui c’erano tutti gli amici di Pratt e le persone vicine a lui che interpretavano i personaggi della saga di Maltese, “mi chiese di vestire i panni di Rasputin, diceva che ero giusto per quel ruolo, ma io dovevo lavorare… un po’ mi pento oggi di non avergli detto di sì”. E dove andava di solito?“Andava alle Poste vecie da Fulvio, un personaggio incredibile, dove si narra vi sia il camino più antico di Venezia, oppure prendeva la barca e andava a Torcello a mangiare da Cipriani” così racconta, riportando in vita quella Venezia in cui il 15 ottobre finiva tutto: “avevi un cliente o due ogni sera e ci passavi la serata, racconti, storie, aneddoti, venne qualche volta anche al Danieli: in quell’epoca al bar andavi per parlare e tutto il resto era relativo, anche il bere. Fu dopo l’80 che la città cominciò a diventare commerciale”.
La guida ai luoghi di Corto
E per chi ne volesse sapere di più, c’è un libro: Corto Sconto – La guida di Corto Maltese alla Venezia nascosta, di Hugo Pratt, Guido Fuga, Lele Vianello, Edizioni Rizzoli-Lizard. Un viaggio negli angoli sconosciuti e i luoghi ameni della città dei Dogi, preferiti dal fumettista; decisamente un volume per appassionati, giunto alla nona edizione. Al suo interno ci sono trent’anni di errare per Venezia di Hugo Pratt (e Corto Maltese), insieme ad amici e colleghi, attraverso lunghe passeggiate per calli, ponti e sotoporteghi, con un unico obiettivo: mangiare e bere in compagnia, magari trovando spunti per dare vita alle famose avventure dei suoi personaggi. Volendo tracciare una mappa non si possono tralasciare l’infanzia nella casa di famiglia a San Giovanni e Paolo; la trattoria da Scarso a Malamocco (Lido), famosa per le polpette, non lontano dall’abitazione dove viveva Pratt quando era a Venezia e disegnata poi nell’Angelo della finestra d’Oriente; l’Harry’s Bar a Calle Vallaresso; il ristorante Al Graspo de Ua a Rialto, spesso frequentato da Pratt, a cui è stata dedicata una sala e si organizzano incontri sul fumetto veneziano; l’Osteria Alla vedova, sosta prediletta del famoso autore per le polpette, il buon vino e l’atmosfera; Alle Do Marie, un tempo famosa per le sarde al peperoncino; Ai Do Forni, dove quando arrivava Pratt era festa, con castraure, moleche, risotto con luganega e arancini di riso; l’Hotel Sofitel Papadopoli, a piazzale Roma, cui Pratt donò un pregevole ritratto del suo marinaio gentiluomo. La memoria dell’intellettuale e fumettista rimane viva nei veneziani, che nel 2013 gli hanno dedicato la biblioteca comunale del Lido di Venezia, a Malamocco.
La mostra
Anche Bologna rende omaggio a Hugo Pratt nel 50° della nascita di Corto Maltese con una mostra (fino al 19 marzo 2017 a Palazzo Pepoli) che racconta il famoso autore. Un viaggio alla scoperta dell’arte e dell’estro del fumettista con oltre 400 disegni, acquerelli, chine, riviste, rarità, e 164 tavole originali di Hugo Pratt, a 50 anni dalla loro pubblicazione, compresa la preziosa Ballata del mare salato dove compare per la prima volta Corto Maltese: viaggiatore, antieroe, divenuto mito del Novecento letterario, figlio di un marinaio inglese e di una zingara andalusa, nato a La Valletta, Malta, nel 1887, avventuriero, gentiluomo, marinaio, “alto un metro e ottantatré, con occhi color del miele e un’anella all’orecchio sinistro, che ha fatto sognare generazioni di lettori”. E alla domenica, su prenotazione, all’interno del Museo della Storia c’è il brunch domenicale a cura di Colazione da Bianca, con i piatti preferiti da Corto Maltese e dal suo autore.
Hugo Pratt e Corto Maltese 50 anni nel mito | Bologna | Palazzo Pepoli – Museo della Storia di Bologna | Via Castiglione, 8 | tel. 051 19936343 | www.mostrapratt.it
Caffè Florian | Venezia | Piazza San Marco, 57 | tel. 041 520 5641 | www.caffeflorian.com/it/
Hotel Danieli | Venezia | Castello 4196 | tel. 041 5226480 | www.danielihotelvenice.com/it
Gritti Palace | Venezia | Campo Santa Maria del Giglio| tel. 041 794611 | www.thegrittipalace.com/it
Tacco 11 American Bar | Spinea (VE)| via Cici, 3 | tel. 041 3099511 | www.tacco11americanbar.com/www.tacco11americanbar.com/Home.html
Poste vecie da Fulvio | Venezia | San Polo, 1608| tel. 041 721822 | www.postevecie.com/
Locanda Cipriani | Torcello (VE) | Piazza Santa Fosca, 29 | tel. 041 730150 | www.locandacipriani.com
da Scarso | Venezia | Piazzale Malamocco, 5| tel. 041 770834 | www.locandadascarso.altervista.org/trattoria.html
Harry's Bar | Venezia | Calle Vallaresso, 1323, Sestiere San Marco | tel. 041 5285777 | www.harrysbarvenezia.com
Al Graspo de Ua | Venezia | Sestiere di S. Marco, 5094 | tel. 041 098 8030 | www.graspodeua.it/it/
Osteria Alla vedova | Venezia | Calle Cà D'Oro, 3912 | tel. 041 5285324
Alle Do Marie |San Francesco della Vigna (VE) | Calle de l'Ogio, 3129 | tel. 041 296 0424 | www.aledomarie.com/
Ai Do Forni | Venezia | Sestiere S. Marco, 457| tel. 041 523 2148 | www.aidoforni.it/
Hotel Sofitel Papadopoli | Venezia | Fondamenta Condulmer, 245, | tel. 041 710400 | www.sofitel.com/it/
a cura di Luca Bonacini