La città capitale dell’antica Signoria degli estensi, simbolo dello splendore rinascimentale, della cultura universitaria e della sperimentazione urbanistica. È Ferrara, oggi diventata un luogo da scoprire in bici, in cui opere architettoniche inestimabili convivono con mercatini d’antiquariato, botteghe gastronomiche e festival musicali. Per la rubrica sulle città italiane, oggi vi raccontiamo Ferrara: cosa vedere e dove andare a mangiare in città.
La città delle biciclette
Se l’Italia è stata a lungo la terra delle grandi famiglie nobiliari, che con le loro vicende facevano la fortuna o la sfortuna di un territorio, Ferrara ne è uno degli esempi storicamente più riusciti. Erede di un immenso patrimonio culturale rinascimentale, ha vissuto il periodo di massimo splendore sotto la guida degli Este, famiglia padovana che qui regnò fino al 1598, rendendola una dei centri artistici e universitari più importanti in Europa. Su queste vie hanno discusso del futuro della penisola e riflettuto di arte, scienza e cultura personalità come Ludovico Ariosto, Torquato Tasso e Niccolò Copernico. Qui nacque una delle più antiche università d’Europa, nel 1391, e trovarono terreno fertile le prime grandi progettazioni urbanistiche della storia moderna. Per questo e per molti altri motivi, l’Unesco le ha conferito il titolo di Patrimonio Mondiale dell'Umanità per la prima volta nel 1995 come città del Rinascimento mentre, nel 1999, ha ricevuto un ulteriore riconoscimento per ilDelta del Po e per le Delizie estensi, gli edifici della corte circondati da giardini.
Cosa vedere a Ferrara
Non è facile visitare Ferrara senza farsi attrarre dalle vie suggestive, dai palazzi nobiliari e dalle piazze antiche. Non a caso questa città emiliana situata nella sul delta del Po è stata scelta da molti registi per le ambientazioni cinematografiche: da Ossessione di Luchino Visconti (1942) a Cronaca di un amore di Michelangelo Antonioni (1950), da La lunga notte del '43 di Florestano Vancini (1960) aIl giardino dei Finzi-Contini di Vittorio De Sica (1970), passando per l’opera di Antonioni con Wim Wenders, Al di là delle nuvole (1995).
Chiamata la “città delle biciclette” per le sue strade a misura di ciclista e l’alto numero di veicoli a due ruote, per conoscere la bellezza di Ferrara non si può prescindere dal visitare alcuni fra i monumenti e le chiese più belle di tutto il territorio italiano.
Castello estense
Il Castello estense e l’Addizione Erculea
Si può partire dal celebre Castello Estense, fatto costruire nel 1385 dal marchese Nicolò II d’Este e chiamato anche Castello di San Michele, dal santo celebrato il giorno della posa della prima pietra. Eretto per difendersi dai ferraresi inferociti a causa delle pressanti tasse, nei secoli ha avuto diverse funzioni: prima armeria e magazzino, poi vera e propria sede della vita familiare degli Este.
Ferrara ha ospitato progetti urbanistici innovativi che le valsero l’appellativo di “prima città moderna d’Europa”. Il più celebre è l'Addizione Erculea, commissionata nel 1484 dal duca Ercole I d'Este all'architetto Biagio Rossetti. Il progetto aveva l’obiettivo di allargare il perimetro cittadino, collegando la città medioevale con una nuova zona, chiamata “aria nuova”, che comprendesse i prestigiosi edifici ducali sparsi a Nord di viale Cavour e corso Giovecca.
Il Duomo di San Giorgio
Dal Duomo di San Giorgio a via delle Volte
Dal Castello, dopo aver visitato il Teatro Comunale e piazza Savonarola, si arriva facilmente al Duomo di San Giorgio, meglio conosciuto come Cattedrale, che si trova nell’antica piazza delle Erbe, oggi piazza Trento e Trieste. Costruito nel XII secolo, colpisce subito per la splendida facciata in marmo bianco in stile romanico, che si snoda in logge, arcate, statue, rosoni e bassorilievi di elevata importanza artistica. Alcuni particolari, posteriori alla creazione della facciata, hanno decisi tratti gotici, come ad esempio il Giudizio universale, posto sul protiro sorretto da due ippogrifi, e la statua della Madonna col bambino, posta in una loggia sopra il portale centrale. Il campanile rinascimentale, opera di Leon Battista Alberti, è rimasto incompiuto.
Per visitare la parte medievale della città e vedere una delle zone più suggestive di Ferrara suggeriamo una visita a Via delle Volte, due chilometri di strada fatta di ciottoli che attraversa una parte di centro storico. Prima che il corso del Po venisse deviato, questa bella via medievale era la sede delle negoziazioni fra mercanti. Le volte, i passaggi ad arco ancora oggi visibili, permettevano di arrivare ai magazzini sul fiume protetti dagli attacchi dei ladri e senza fare troppa strada.
Cosa mangiare a Ferrara
Frutto dell’incontro fra tradizione emiliana e veneta, la gastronomia ferrarese si sviluppò grazie alla corte estense, che considerava la cucina come una delle arti più importanti. Qui abbondano le paste fresche, come i cappellacci con la zucca, i cappelletti o caplit, i passatelli in brodo. Un primo tipico della città è il pasticcio di maccheroni alla ferrarese: una torta di pasta frolla ripiena di pasta, ragù bianco, funghi, tartufo, besciamella e noce moscata.
Cappellacci di zucca al tartufo
Per quanto riguarda i salumi, oltre al cotechino, c'è la celebre e ricchissima salama da sugo, una salsiccia fatta con vari tagli di carne di maiale, cotiche, pezzi di fegato e lingua, insaporita con spezie e vino rosso. Ma sono molti i salumi ferraresi degni di nota: fra questi il salame all’aglio, la cui nascita risale al 1383, la salama da tai, il salame Zia Ferrarese.
A Ferrara si mangia anche il pesce: un piatto tipico della città è l’acquadella ammarinata. A base di latterini impanati con la farina, fritti e conditi con aceto e alloro, per poi essere mangiati subito oppure confezionati in lattina e consumati successivamente.Fra i secondi di pesce, anche l’anguilla delle valle del Comacchio e le vongole di Goro, che si pescano nelle sacche di Goro, comune limitrofo situato sul Delta del Po.
Panpepato ferrarese
A Ferrara ci sono molti dolci tipici, molti legati al periodo rinascimentale. Ricordiamo, tra gli altri, la torta tagliatelle, chiamata anche ricciolina, fatta con una base di pasta frolla con in cima nidi di tagliatelle fresche che diventano molto croccanti dopo la cottura al forno. Il dolce più famoso è, però, il panpepato, preparazione tipicamente natalizia ma che ormai si trova tutto l’anno in varie versioni e aromatizzazioni.
CONSIGLI DALLA GUIDA RISTORANTI D’ITALIA 2017
Da Noemi
Una trattoria familiare, che propone i classici della tradizione emiliana, cucinati con cura e rispetto della materia prima. Interessanti anche i taglieri di salumi e formaggi, provenienti dai produttori locali. Ricca la carta dei dessert. Servizio informale e attento. Un Gambero nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Il Don Giovanni
La cucina di Pierluigi Di Diego spazia dal mare alla terra, con un occhio sempre attento alla tradizione locale ma rinnovata da spunti di creatività. Sapori puliti, attenzione per le consistenze, materie prime scelte con grande cura. Equilibrati e originali i dessert, carta dei vini non troppo ampia. Due Forchette nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
L’antico giardino
Lo spirito di accoglienza che caratterizza i fratelli Francesco e Cristina Gardenale si riflette nell’ambiente curato e rilassante del loro locale. Bello lo spazio esterno, dove pranzare con una cucina prevalentemente di carne, fatta di sapori rassicuranti e ricette della tradizione. Cantina ben fornita con etichette nazionali e d’oltralpe. Due Forchette nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Quel fantastico giovedì
Un locale intimo con un bel dehors per i giorni più caldi, in una zona un po’ decentrata. In menu tanto pesce, anche se non mancano i classici della tradizione emiliana. La materia prima è freschissima e trattata a dovere, con tocchi misurati di originalità. Interessante la proposta dei due menù degustazione. Carta dei vini adeguata all’offerta, con buone etichette alla mescita. Due Forchette nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
Il sorpasso
Cucina classica con piacevoli guizzi creativi a due passi dal Duomo. Ottimi piatti della tradizione, ma non manca qualche proposta con abbinamenti inaspettati che rendono il menù interessante ed equilibrato. In cantina l’offerta è adeguata alla proposta gastronomica, con un’evidente preferenza per i vini naturali. Due Gamberi nell’edizione 2017 della guida Ristoranti d’Italia.
CONSIGLI DALLA GUIDA PIZZERIE D’ITALIA 2017
Fuori porta
Un locale giovane, appena fuori le mura estensi, diventato in breve tempo un punto di riferimento per la pizza napoletana in città. La pizza è leggera e friabile grazie alle lunghe lievitazioni, il cornicione soffice e gonfio al punto giusto, i prodotti di alta qualità. Il menù è ampio, con farciture classiche ma non solo. Ottimi i calzoni. In menù anche antipasti, primi e secondi di carne. Interessante la proposta di vini e di birre artigianali. Servizio celere e professionale. Due Fette nell’edizione 2017 della guida Pizzerie d’Italia.
Orsucci- Da Armando
Una pizzeria che resiste alle mode, con un menù solido e rassicurante. La pizza all’italiana qui si fa in due versioni, grande o piccola, viene cotta nel forno a legna e offerta al cliente a spicchi su un foglio di carta oleata. Un ruolo importante ce l'ha la farinata, qui chiamata semplicemente “ceci”, cotta in un grande testo di rame. Servizio da asporto per chi vuole gustare la pizza a casa. Una Fetta nell’edizione 2017 della guida Pizzerie d’Italia.
CONSIGLI DALLA GUIDA STREET FOOD 2017
Il covo del gusto
Filosofia green, atmosfera esotica e prodotti di qualità per il locale di Paolo Bertelli e Davide Volpin, ristrutturato completamente un paio di anni fa. Qui regnano hamburger e piadine fatte a regola d’arte, con tante farciture golose, ma anche le selezioni di salumi, tutti provenienti da produttori locali. Tra le bevande la Birra del covo, prodotta per loro da un birrificio artigianale.
CONSIGLI DALLA GUIDA BAR D’ITALIA 2017
Antica torrefazione del caffè Penazzi 1926
Il nome di Alberto Trabatti, quando si parla di caffè artigianale a Ferrara, è un porto sicuro per quanto riguarda qualità e specializzazione. Nel suo locale ha costruito una vera e propria filosofia del caffè, dove degustare e comprare le varietà Arabica tostate artigianalmente e provenienti da diverse parti del mondo. Interessante il nuovo spazio creato per raccontare il caffè con storie e immagini d’autore. Tre Chicchi e Una Tazzina nell’edizione 2017 della guida Bar d’Italia.
Caffè del corso
Un locale vivace e frequentato, soprattutto al mattino per provare le squisite colazioni. Lieviti a regola d’arte, farciture ricche, caffè intensi e cappuccini vellutati. Interessanti anche la pasticceria mignon, i biscotti e i bignè. Per pranzo piatti della tradizione estense ma anche sandwich e tramezzini. Due Chicchi e Due Tazzine nell’edizione 2017 della guida Bar d’Italia.
Frignani
Alla porte di Ferrara, un locale che prepara espressi eccellenti. L’offerta per la colazione è in continua evoluzione, così come quella per la pasticceria: dalle torte ai mignon, dai croissant con varie farciture alle brioches, passando per cannoli e biscotti. Interessanti le proposte gluten free e vegane. Per l’aperitivo vino al calice, cocktail e sfizi salati. Due Chicchi e Due Tazzine nell’edizione 2017 della guida Bar d’Italia.
L'emporio della piazza - torrefazione caffè
Prima solo torrefazione ora anche bar, per un indirizzo di qualità in piazza della Repubblica. Tanti monorigine provenienti da diverse parti del mondo e lavorati all’Antica torrefazione Penazzi 1926, che una volta aveva qui la sua sede storica. Oltre ai caffè si può gustare un cappuccino cremoso e qualche dolce da colazione. Bottega ben fornita anche per quanto riguarda i vini. Tre Chicchi e Una Tazzina nell’edizione 2017 della guida Bar d’Italia.
CONSIGLI DALLA GUIDA PASTICCERI&PASTICCERIE 2017
Caffè Europa
Un bar d’altri tempi, con un ambiente classico e raffinato. La proposta di pasticceria è davvero ampia e di qualità, incentrata sulle preparazioni classiche, dai bignè ai lievitati, dalle tartellette fino agli éclair. Le specialità della casa sono le torte e la piccola pasticceria, prevalentemente di stampo tradizionale, ma anche con qualche proposta più creativa. In menù anche proposte salate, piatti vegani e gluten free. Una Torta nell’edizione 2017 della guida Pasticceri&Pasticcerie.
Chocolat
Non lontano dal Duomo, un locale che punta molto su pasticceria artigianale e cioccolato, con praline, tavolette e creazioni di vario tipo. Cristiano Piraini è incline alla sperimentazione e propone spesso novità e rivisitazioni di dolci tradizionali. Grande attenzione al panettone, con la cura maniacale dei prodotti per farcirlo, cotture a regola d’arte e lievitazioni perfette. Importante la proposta per la colazione, con lieviti fragranti e golosi, ma la proposta include anche torte, macaron e mono porzioni. Due Torte nell’edizione 2017 della guida Pasticceri&Pasticcerie.
La pasticceria di Mauro Gualandi (Argenta)
Un posto un po’ fuori Ferrara (in una cttà simbolo per la grande cucina nostrana) che merita una visita: la pasticceria di Mauro Gualandi. L’invitante vetrina trabocca di dolci colorati, lieviti, croissant, torte e bignè. Da provare le tartellette, sempre fantasiose e creative. Specialità della casa il panettone, impeccabile per lievitazione, ingredienti e cotture. Importante anche la proposta salata, con pane, cracker, focacce, tortini e sfoglie. E una selezione di prodotti gourmet in vendita. Due Torte nell’edizione 2017 della guida Pasticceri&Pasticcerie.
indirizzi
Antica torrefazione del caffè Penazzi 1926 | Ferrara | via G. Bongiovanni 32 | tel. 0532 248641 | www.artlifecaffe.com
Caffè del corso | Ferrara | corso della Giovecca, 66 | tel. 0532 207408 | www.facebook.com/pages/Pasticceria-Caffe-Del-Corso/157817090909934
Caffè Europa | Ferrara | corso della Giovecca, 51 | tel. 0532 205456 | www.hoteleuropaferrara.com
Chocolat | Ferrara | via Cortevecchia, 55 | tel. 0532 242310 | www.facebook.com/chocolat.ferrara
Da Noemi | Ferrara | via Ragno, 31 | tel. 0532 769070 | www.trattoriadanoemi.it
Frignani | Ferrara | via Modena, 565 | tel. 0532 730252 | www.pasticceriafrignani.it
Fuori porta | Ferrara | via Caldirolo, 84 | tel. 0532 067182 | www.ferrarafuoriporta.it
Il covo del gusto | Ferrara | via Guido Picelli | tel. 331 161 2084 | www.ilcovodelgusto.it
Il Don Giovanni | Ferrara | corso Ercole I d'Este, 1 | tel. 0532 243363 | www.ildongiovanni.com
L’antico giardino | Ferrara | via Martelli, 28 | tel. 0532 412587 | www.ristoranteanticogiardino.com
L‘emporio della piazza - torrefazione caffè | Ferrara | piazza della Repubblica, 27/29 | tel. 0532 248641 | www.facebook.com/pages/Emporio-Della-Piazza/533948909980288
La pasticceria di Mauro Gualandi | Argenta (FE) | via Giacomo Matteotti, 38 | tel. 0532 852890 | www.facebook.com/pasticceriagualandi
Orsucci- Da Armando | Ferrara | Via Saraceno, 116 | tel. 0532 760000 | www.pizzeriaorsucciarmando.it
Quel fantastico giovedì | Ferrara | via Castelnuovo, 9 | tel. 0532 760570 | www.quelfantasticogiovedi.it
Il sorpasso | Ferrara | via Saraceno, 118 | tel. 0532 790289 | www.trattoriailsorpasso.it
a cura di Francesca Fiore
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