È una fotografia sempre più a fuoco dell'Italia enologica che risponde ai valori del movimento fondato da Carlo Petrini quella fornita dall'edizione 2017 di Slow Wine: niente più aziende che fanno uso di diserbanti chimici, elenco dei locali Bere Slow e caduta delle frontiere. La lista dei premiati.
Slow Wine 2017. Chiocciole in aumento
193 chiocciole che individuano il meglio della vitivinicoltura italiana su tutto il territorio nazionale, secondo una valutazione che esula da criteri squisitamente tecnici, individuando le aziende capaci di incarnare lo spirito di Slow Food. È così che, un anno dopo l'altro, si delinea la mappa delle cantine eccellenti della guida Slow Wine. L'edizione 2017, resa nota poche ore fa, si segnala per un elenco in crescita – 5 in più rispetto alla lista 2015 le chiocciole assegnate - e per la volontà di scardinare barriere territoriali troppo rigide se consideriamo la condivisione di valori enologici e culturali che spesso rappresenta il punto di forza della viticoltura di confine. Ecco perché quest'anno entrano anche 4 cantine slovene. Ma più in generale l'edizione 2017 è stata annunciata da Slow Food come quella più ricca di novità e cambiamenti mai presentata. Proprio a cominciare dalla necessità di oltrepassare le frontiere spostandosi tra qui vigneti compresi nei due territori Collio-Brda e Carso-Kras, a prescindere dal fatto che l'azienda si trovasse in territorio italiano o sloveno. Lo stesso è avvenuto il valle del Vipacco, la lingua slovena particolarmente vocata per la viticoltura che si incunea fino alle porte di Gorizia. In totale sono 32 le aziende slovene censite che trovano spazio in guida.
Le novità. Bere Slow e stop ai diserbanti chimici
La seconda novità arriva dalle ultime pagine di Slow Wine, dove fa il suo esordio la sezione del Bere Slow, un elenco di 100 locali d'Italia che annoverano una convincente carta dei vini, la possibilità di scoprirli alla mescita, meglio se accompagnati da qualche stuzzichino locale, un buon rapporto qualità/prezzo e quello spirito di convivialità e accoglienza che piace molto in casa Slow Food. E sempre alla filosofia del movimento risponde la terza novità che ha guidato la selezione delle cantine: niente chiocciole e riconoscimento ai Vini Slow (quegli assaggi che riescono a condensare in un bicchiere l'identità di un territorio) a chi fa uso di diserbanti chimici in vigna. Questo significa che una buona parte di aziende recensite hanno già avviato un processo di conversione al biologico e tutte quelle premiate diserbano meccanicamente (o con sfalcio a mano) i vigneti. Le cantine insignite della chiocciola si ritroveranno presto a Montecatini Terme – l'appuntamento è per il 15 ottobre – per la consueta degustazione Slow Wine, a cui prenderanno parte oltre 500 aziende per 1000 etichette. Intanto ecco la lista della Chiocciole Slow Wine 2017 divise per regioni. Per numero di riconoscimenti spiccano Piemonte e Toscana, seguite dal buon risultato di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Sicilia.
Abruzzo e Molise
Cataldi Madonna
Cirelli
Emidio Pepe
Praesidium
Torre dei Beati
Valentini
Valle Reale
Alto Adige
Alois Lageder
Cantina Terlano
Kuenhof – Peter Pliger
Manincor
Nusserhof – Heinrich Mayr
Pranzegg – Martin Gojer
Unterortl – Castel Juval
Basilicata
Cantine del Notaio
Musto Carmelitano
Calabria
‘A Vita
Sergio Arcuri
Campania
Antonio Caggiano
Ciro Picariello
Colli di Lapio
Contrada Salandra
Contrade di Taurasi
Fontanavecchia
Luigi Tecce
Maffini
San Giovanni
Tenuta San Francesco
Emilia-Romagna
Camillo Donati
Gradizzolo – Ognibene
Paolo Francesconi
Vigne dei Boschi
Villa Papiano
Villa Venti
Vittorio Graziano
Friuli Venezia Giulia
Borgo San Daniele
Damijan Podversic
Edi Keber
Gravner
I Clivi
La Castellada
Le Due Terre
Meroi
Miani
Ronco del Gnemiz
Ronco Severo
Simon di Brazzan
Skerk
Skerlj
Vignai da Duline
Zidarich
Slovenia
Burja
Guerila
Klinec
Marko Fon
Lazio
Casale della Ioria
Marco Carpineti
Sergio Mottura
Liguria
Cascina delle Terre Rosse
Maria Donata Bianchi
Santa Caterina
Walter De Battè
Lombardia
Agnes
Andrea Picchioni
Ar.Pe.Pe.
Barone Pizzini
Calatroni
Cavalleri
Dirupi
La Costa
Togni Rebaioli
Marche
Andrea Felici
Aurora
Bucci
Collestefano
Fattoria San Lorenzo
La Staffa
Le Caniette
Pievalta
Piemonte
Alessandria Fratelli
Anna Maria Abbona
Antichi Vigneti di Cantalupo
Brovia
Ca’ del Baio
Carussin
Cascina Ca’ Rossa
Cascina Corte
Cavallotto Fratelli
Conterno Fantino
Dacapo
Pira & Figli – Chiara Boschis
Elio Altare
Elio Grasso
Elvio Cogno
Fiorenzo Nada
G.D. Vajra
Giacomo Brezza & Figli
Giuseppe Rinaldi
Iuli
Le Piane
Luigi Spertino
Mossio Fratelli
Pecchenino
Piero Busso
Roagna – I Paglieri
San Fereolo
Serafino Rivella
Sottimano
Vigneti Massa
Puglia
Attanasio
d’Araprì
Giancarlo Ceci
Gianfranco Fino
Morella
Paolo Petrilli
Polvanera
Severino Garofano Vigneti e Cantine
Vallone
Sardegna
Giovanni Montisci
Giuseppe Sedilesu
Sicilia
Arianna Occhipinti
Barraco
Castellucci Miano
Cos
Ferrandes
Frank Cornelissen
Girolamo Russo
Graci
I Vigneri
Marco De Bartoli
Tenuta delle Terre Nere
Valdibella
Toscana
Antonio Camillo
Badia a Coltibuono
Baricci
Boscarelli
Caiarossa
Caparsa
Castello dei Rampolla
Corzano e Paterno
Fabbrica di San Martino
Fattoi
Fattoria di Bacchereto Terre a Mano
Fattoria Selvapiana
Fontodi
Frascole
I Luoghi
I Mandorli
Il Paradiso di Manfredi
Isole e Olena
Le Chiuse
Le Cinciole
Montenidoli
Monteraponi
Montevertine
Podere Concori
Poderi Sanguineto I e II
Riecine
Salustri
Stefano Amerighi
Tenuta di Valgiano
Val delle Corti
Trentino
Eugenio Rosi
Foradori
Francesco Poli
Maso Furli
Pojer & Sandri
Redondel
Vignaiolo Fanti
Umbria
Adanti
Antonelli San Marco
Barberani – Vallesanta
Fattoria Colleallodole
Palazzone
Paolo Bea
Tabarrini
Valle d’Aosta
La Vrille
Les Granges
Veneto
Bele Casel
Ca’ dei Zago
Casa Coste Piane
Corte Sant’Alda
Il Filò Delle Vigne
La Biancara
Le Fraghe
Leonildo Pieropan
Monte dall’Ora
Monte dei Ragni
Monte Santoccio – Nicola Ferrari
Prà
Silvano Follador
Sorelle Bronca
Vigneto Due Santi