Il festival gastronomico ideato nel 2014 da Mauro Bochicchio è cresciuto finora nella sua dimensione parigina, pur promuovendo la cultura alimentare italiana. Ora sancisce un ritorno alle radici tra i Sassi di Matera e dà spazio a 30 talenti del Sud.
Cultural a Matera
Da quando Carlo Levi immortalava sulle pagine di Cristo si è fermato a Eboli l'immagine di una terra “bella e dolente” sono passati 70 anni. Eppure, pur cercando di aggirare gli stereotipi di una retorica della miseria che per prima ha il demerito di affossare il Mezzogiorno, riconoscere la difficoltà che quella terra incontra ancora oggi nel rivelarsi al mondo è un imperativo per chiunque voglia far bene alla causa. Per valorizzare il patrimonio culturale che il Sud dell'Italia condivide con il resto del Paese, spesso senza riuscire a mettere a fuoco l'obiettivo.
Proprio alla volta di quella Matera designata a prossima capitale della cultura europea (i riflettori si accenderanno nel 2019) guardava con lucidità il medico inviato al confino dove “vive la miseria nobile e civile dei contadini, filtrata attraverso l'eterno del tempo”. E la stessa città famosa nel mondo per il fascino primitivo dei suoi Sassi e i paesaggi lunari che la circondano ammantandola di una solennità fuori dal tempo sarà la nuova casa di Cultural tra pochi giorni, il 18 e 19 settembre, quando la quarta edizione del festival gastronomico dedicato alla cultura alimentare italiana, finora di stanza a Parigi, prenderà il via all'interno della Casa Cava (nell'auditorium del celebre complesso ipogeo scavato nel tufo).
Da Parigi a Matera. Ecco perché
È un ritorno a casa che è pure Ritorno alle radici, come titola il tema della manifestazione, quello che Mauro Bochicchio si appresta a mettere in scena. L'ideatore del festival organizzato da Consortium Paris, che nella capitale francese è nato e sbocciato negli ultimi due anni con l'obiettivo di promuovere la cultura alimentare italiana nel mondo, non è nuovo a queste latitudini. Di origini lucane (di Lavello), il giornalista sembra aver coltivato dall'inizio (“per ragioni storiche e private”) il desiderio di costruire per Cultural una dimensione che dalle contraddizioni di Matera traesse nuova ispirazione, scommettendo sul rinascimento della cucina meridionale e sui giovani protagonisti che stanno trasformando il sogno in realtà. E infatti già nel 2013 presentava alle istituzioni locali il progetto che poi avrebbe preso vita a Parigi: i tempi, però, non erano ancora maturi. Ora quel momento è arrivato, e una nutrita comunità del cibo made in Sud è pronta a ritrovarsi tra i Sassi per raccontare cosa significhi ricercare la verità di una cucina integra e salutare senza per questo rinunciare alle ambizioni personali o alle ricerche d'avanguardia.
I protagonisti, il programma. Il rinascimento della cucina del Sud
D'altronde, l'abbiamo detto, molti degli chef invitati a parlare sul palco – una trentina in tutto, che presenteranno se stessi attraverso un piatto – appartengono alla schiera del nuovo che avanza, a grandi passi, senza timori reverenziali di sorta nei confronti della tradizione locale, che pure resta fonte d'ispirazione primaria. A condividerne le idee, si attende una platea di chef e pizzaioli, pasticceri e panettieri, critici e designer. E poi il pubblico di appassionati chiamato ad assaggiare i prodotti dei contadini del territorio, partecipare a percorsi di degustazione e masterclass, nel consueto stile di Cultural. Chi si avvicenderà sul palco? La lista è lunga, e annovera tanti emergenti al fianco di solide presenze della scena gastronomica del Sud Italia, senza risparmiare qualche incursione al Nord (con Eugenio Boer e Vincenzo Donatiello, sommelier di Piazza Duomo) e un ospite speciale in arrivo da Parigi, il pasticcere Jacques Genin. Nutrita la compagine meridionale: Angelo Rumolo, Angelo Sabatelli, Antonietta Santoro, Antonio Biafora, Caterina Ceraudo, Cristian Torsiello, Fabio Pesticcio, Federico Valicenti, Gennaro Di Pace, Gianfranco Iervolino, Leonardo Lacatena, Luca Abbruzzino, Luigi Salomone, Maria Cicorella, Nino Rossi, Paolo Barrale, Peppe Aversa, Peppe Guida, Peppe Zullo, Pietro Zito, Vitantonio Lombardo.
Divisi in squadre di 8, alcuni di loro si ritroveranno la sera, per animare le cene off del festival (all'Osteria dei Sassi, su prenotazione, 65 euro a persona), sul tema Ritorno alle radici applicato alla tavola d'autore. A più mani. Come a dire che il rinascimento della cucina del Sud non è affare del singolo, e sotto i riflettori c'è spazio per tutti, purché siano disposti a condividerli con gli altri. Insomma, il caro vecchio adagio “l'unione fa la forza” è sempre valido. E Cultural, nato con l'ambizione di connettere e riunire i talenti, vuole dimostrarlo. Facendo sentire la sua voce dal Sud.
Cultural Matera | Matera | Casa Cava, via san Pietro Barisano, 47 | il 18 e 19 settembre | www.culturalfestival.eu
a cura di Livia Montagnoli