Che pesce sono? è l’app creata da Federcoopesca che mira a rendere consapevoli i consumatori ed evitare le frodi ittiche: per fare l’identikit al pesce basta fotografarlo.
Fotografa il pesce e scoprirai la specie: è la nuova app che fa l’identikit alla spesa, per evitare le frodi alimentari. “Che pesce sono?”, questo il nome dell’applicazione che permette anche ai non esperti di districarsi fra la variegata offerta di mercati e pescherie italiane, garantendo acquisiti più sicuri e semplici (ma se volete qualche consiglio d'autore potete consultare le nostre guide cittadine delle pescherie scelte dagli chef. Per ora disponibili Roma, Bologna e presto Milano).
L’identikit del pesce via app
Come riconoscere il pesce di stagione? Qual è la taglia minima commerciabile? Quali le proprietà nutrizionali di una o dell'altra specie? Ora le risposte a queste domande - e molte altre ancora – si trovano nell’app realizzata da Federcoopesca-Confcooperative, con il contributo del Ministero delle Politiche agricole. Secondo un sondaggio di Federcoopesca, infatti, 3 italiani su 4 sono scoraggiati all'acquisto di pesce a causa delle informazioni parziali che ricevono dai commercianti e della scarsa conoscenza delle diverse specie.
E infatti sui banchi dei mercati italiani, così come nella grande distribuzione, le frodi in pescheria possono essere all’ordine del giorno: non è facile districarsi tra le offerte se non si dispone di informazioni fondamentali, come per esempio i metodi d'allevamento, la zona e le tecniche di pesca, le regole sulla conservazione.
L’obiettivo è rendere più consapevoli i cittadini sulle problematiche legate alla sicurezza alimentare, al danno economico e all’impatto ambientale che deriva dalle frodi: in Italia, secondo dati dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino, ogni anno vengono sequestrate tonnellate di prodotti alimentari per un valore economico di oltre mezzo miliardo di euro l’anno. E il pesce è uno dei dieci prodotti più coinvolti nelle frodi sventate sul territorio dell'Unione Europea: il 72% sono connesse proprio all’etichettatura e alla tracciabilità.
Come funziona l'app
Per realizzare “Che pesce sono?”, disponibile gratuitamente su tutti i dispositivi portatili, è stata effettuata una selezione di oltre trenta specie tra quelle più diffuse nei mercati italiani e nella grande distribuzione: attraverso semplici domande l’acquirente può navigare tra le informazioni prima di procedere all'acquisto, allontanando anche rischi difficilmente percepibili per l'occhio inesperto, come quello dei pesci sosia.
a cura di Francesca Fiore