Per l'insegna della pasticceria meneghina fondata nel 1824, acquisita per l'80% da Prada due anni fa, è il terzo punto vendita in città: 250 metri quadri con vista sulla Galleria e atmosfere d'epoca. Intanto a Brera c'è una nuova pasticceria francese: L'Eclair de Gènie.
Dopo Montenapo, la Galleria
Il nuovo stile della Pasticceria Marchesi (in Prada) abbiamo imparato a conoscerlo un anno fa, in occasione dell'inaugurazione dello scorso settembre in via Montenapoleone. Allora il rilancio della storica insegna meneghina fondata nel 1824 (in via Santa Maria della Porta, zona Magenta, dove il primo locale resiste ancora) aveva fatto molto parlare di sé: oltre due mesi di lavoro alle direttive dell'architetto Roberto Baciocchi per rinnovare lo spazio della storica vetreria Venini in veste moderna, ma pure dichiaratamente debitrice agli stilemi di un passato prestigioso, tra velluti, marmi, boiserie, specchi e tappezzerie in seta sulle tonalità del verde con motivi floreali. E allora in casa Prada – dalla primavera 2014 proprietaria dell'80% del marchio – sembrano aver deciso di stupire ancora i milanesi, chiudendo anche l'estate 2016 con una gradita novità. Proprio nel salotto bene della città, lo spazio più ambito dalle insegne che contano: la Galleria Vittorio Emanuele II. E così la pasticceria boutique che fa sognare gli amanti di cioccolatini, praline e bonbon vecchia maniera, bigné, croissant, lieviti e dolci all'italiana conquista la Galleria. Entrando in boutique. Al piano mezzanino della Galleria Prada, collezione Prada Uomo.
Marchesi in Galleria. Nella boutique Prada
E l'impresa raddoppia, con 250 metri quadri a disposizione (a Montenapo sono 120) e l'atmosfera d'antan di Santa Maria la Porta. Con un valore aggiunto non trascurabile, l'affaccio sullo struscio della Galleria attraverso le grandi finestre ad arco che movimentano la facciata. Il fil rouge che accomuna gli allestimenti è ancora una volta quella verve retrò ai limiti della dimensione fiabesca che il gruppo Prada ha saputo sublimare nell'esperienza del Bar Luce alla Fondazione Prada – affidando il progetto niente di meno che al visionario regista Wes Anderson – l'altra faccia della medaglia di una strategia di investimenti nel settore food&beverage che ha portato la famiglia della moda milanese ad apporre il proprio sigillo anche sull'offerta gastronomica di qualità. E se Marchesi a Montenapoleone aveva inaugurato il binomio pasticceria e ristorazione, con un'offerta distribuita dalle prime ore della mattina alle 21, tra colazioni, pausa pranzo e aperitivo serale, il nuovo spazio riprende una formula che è piaciuta ai milanesi, presentandosi come pasticceria, bistrot e sala da tè (impegnando oltre 30 dipendenti tra pasticceria e cucina), tra scaffalature in legno e cristallo, pavimenti in marmo e travi a vista.
Dolci, ristorazione e centro culturale
Ci si accomoda su eleganti poltroncine verdi, a disposizione dei clienti dello boutique e dei turisti in visita, con accesso diretto anche dalla Galleria, dove da oggi una vetrina espone le torte più raffinate della “maison”. E già si vocifera che questo sia solo il primo passo di un progetto più ambizioso, che porterà la Galleria Prada all'Ottagono a proporsi come spazio culturale a 360 gradi, con l'inaugurazione di nuovi spazi destinati a fotografia, eventi e attività ricreative, forti del sostegno del servizio di ristorazione a firma Marchesi (come peraltro già avviene in Fondazione, al Bar Luce).
Le eclair di Adam a Brera e Navigli
Intanto in città ad agosto è arrivato un altro nome della pasticceria di tutto rispetto: Christophe Adam ha conquistato la Francia a suon di eclair e oggi in patria è una vera celebrità. A Parigi la sua insegna, L'Eclair de Gènie, si è moltiplicata rapidamente (è nata nel 2012) e conta 9 indirizzi, a cui si aggiungono altre 5 sedi francesi, 4 in Giappone e 2 in Cina. A Milano, invece, l'esordio è stato preceduto dall'annuncio di qualche mese fa e ora si concretizza con la boutique di corso Garibaldi e il laboratorio in corso di Porta Ticinese (la Fabrique) per la linea di prodotti freschi. Cosa promette ai milanesi? Un'ampia varietà di eclair (dai 4.50 ai 6 euro a pezzo), dolcetti monoporzione di pasta choux di forma allungata, farciti e glassati secondo estro e stagionalità, da consumare anche sul posto. E diverse referenze confezionate in arrivo da Parigi.
Una vera e propria collezione d'autore per un investimento sulla città che conferma l'appetibilità della piazza milanese per i maestri della pasticceria transalpina, dopo l'arrivo di Pascal Caffet e Philippe Conticini con la Patisserie des Reves, ottimo caso di successo imprenditoriale di cui abbiamo raccontato la storia.
Pasticceria Marchesi in Galleria | Milano | Galleria Prada, Galleria Vittorio Emanuele II | www.pasticceriamarchesi.it
L'Eclair de Genie | Milano | corso Garibaldi, 55 | tel. 02 49532580 | www.leclairdegenie.it
L'Eclair de Genie - la Fabrique | Milano | corso di Porta Ticinese, 76
a cura di Livia Montagnoli