Secondo un'indagine di Coldiretti, il 2016 è stato un anno record per lo street food, una moda che ormai da anni impazza fra gli appassionati della buona tavola e che affonda le sue radici nelle tradizioni gastronomiche più antiche.
Non ha più bisogno di tante presentazioni ormai il cibo da strada, protagonista di tutti gli eventi enogastronomici della Penisola. Una formula sfiziosa, veloce, comoda e sempre golosa: lo street food ha da diversi anni conquistato il palato di italiani e turisti, al punto da diventare un vero e proprio format di ristorazione. Pubblicata lo scorso luglio 2016, l'ultima edizione della guida Street Food d'Italia 2017 del Gambero Rosso mostra ancora una volta l'ampia diffusione di questa tendenza. Sono infatti 450 gli indirizzi segnalati da Nord a Sud, dalle grandi città ai piccoli borghi. Tante le insegne valide che hanno puntato tutto sui mangiari di strada, così come gli eventi dedicati, con formule diversificate sì, ma con richiami espliciti a tradizioni antiche.
2016: anno record per lo street food
Il 2016 sembra essere stato l'anno che più di tutti ha registrato un boom di consumo di cibo da strada, secondo quanto riportato da Coldiretti. Quasi 2 italiani su 3 infatti hanno optato per il pranzo in strada, soprattutto durante la stagione estiva. Dalle arancine siciliane alle piadine romagnole, dalle olive all'ascolana ai filetti di baccalà, dal panino con la porchetta a quello con la meusa, le varianti del cibo di strada all'italiana sono molteplici e tutte gustose. E nonostante aumentino sempre più food truck e locali che reinterpretano la tradizione a proprio gusto, gli italiani continuano a preferire le ricette classiche.
“Tra coloro che mangiano cibo da strada, a essere nettamente preferito dall'81%è il cibo della tradizione locale, mentre il 13% sceglie quello internazionale come gli hot dog e solo il6%i cibi etnici come il kebab, in netto calo rispetto al passato”, ha sottolineato Coldiretti. Via libera quindi ad arrosticini, polenta fritta, focaccia genovese e panzerotti: gli italiani restano fedeli al comfort food dell'infanzia. Fra i vari fattori che favoriscono il fenomeno del cibo da strada c'è la presenza sempre più compatta dei food truck, vere e proprie cucine su ruote che portano tutto il buono della loro tradizione locale in giro per le varie città dello Stivale. La diffusione di queste apette, secondo Coldiretti, “ha avuto una vera e proprio esplosione nell'estate 2016 e ha inoltre permesso la nascita di catene specializzate”. Un'estate all'insegna del pasto prêt-à-porter, quella del 2016, ma il fenomeno dello street food – ormai si sa – non si fermerà di certo qui.
a cura di Michela Becchi