Da Firenze è arrivato Luca Cai, dall'Umbria le porchette di Porchettiamo. Ma c'è spazio anche per i sapori del Friuli e le specialità del bacino del Mediterraneo, dalla Tunisia alla Spagna. Il vero protagonista, però, è lo street food siciliano, realizzato sotto gli occhi del pubblico sotto i portici di Piazza Mercato.
Cibo in piazza. Con vista sul mare
L'appuntamento con Stragusto, a Trapani, non è uno dei soliti da rubricare distrattamente tra i festival gastronomici che a vario titolo si susseguono durante l'estate italiana. La manifestazione dedicata allo street food va in scena ormai da otto edizioni, ben prima che esplodesse la moda del cibo di strada che impazza in tutta la Penisola. E d'altronde in Sicilia di tradizioni gastronomiche popolari e mercati accattivanti ne hanno da vendere. Stragusto però, per il secondo anno consecutivo in piazza Mercato del Pesce – sotto i portici con vista sul mare recentemente restaurati – si propone di rappresentare diverse culture gastronomiche, come Festival del cibo da strada del Mediterraneo, tra laboratori e degustazioni ideati per offrire al pubblico un ideale giro del mondo tra specialità locali, italiane e del bacino mediterraneo.
Lampredotto, arancine e falafel. Tutto il buono del Mediterraneo
Ci si incontra in piazza, ogni sera dalle 18.30 fino alla mezzanotte, per assaggiare il lampredotto di Luca Cai, arrivato direttamente da Firenze, o le tipiche polpette di carne friulane, frutto di una tradizione di confine che sposa i sapori balcanici, grazie alla presenza del Mercato del cibo e del gusto di Monfalcone. Ma non mancano la porchetta e il panino con l'orecchia di maiale (insaporito con senape, miele e spezie) che a Trapani sono presenti grazie al gemellaggio con il festival umbro delle porchette d'Italia, Porchettiamo. E poi i colori di casa, le melanzane fritte alla palermitana e il pane ca meusa, le panelle e il polpo bollito, arancine e sfincioni, la frittura di pesce e la pizza rianata, tipica del trapanese. Dall'estero il leit motiv è quello speziato delle specialità tunisine – tra panini fricassè e sfoglie di pasta brik ripiene di carne e verdure – e del kebab della Palestina, tra le patrie dei falafel, serviti caldi e appena fritti. Dalla Spagna, invece, arrivano gazpacho tortilla e natillas, piccoli e golosi budini alla panna. Ma ai dolci penseranno anche le signore di Calatafimi e in più si potranno assaggiare il torrone delle Madonie, preparato al momento e la granita artigianale della Nivarata. Allo street food d'autore, declinazione moderna del fenomeno cibo di strada, ci penserà lo chef Marcello Valentino.
Laboratori del gusto e prezzi popolari
Mentre i laboratori aperti al pubblico si muoveranno sul filo della tradizione locale, con corsi di cucina per imparare a preparare il cuscusu, (quello originale!) o le busiate, la pasta attorcigliata servita con pesto di pomodoro e mandorle sulle tavole casalinghe trapanesi. A Trapani la festa è già cominciata, e si protrarrà fino al 31 luglio. I prezzi sono quelli popolari che ci si aspetta da un festival: tutte le pietanze, cucinate dal vivo durante le serata trapanesi, costano un massimo di 6 euro (e per molte non spenderete più di 1 euro!). L'idea, insomma, è quella di ricreare l'atmosfera di una tradizionale mercato di piazza, proprio dove un tempo si svolgeva ogni giorno la vendita del pesce. E l'occasione potrebbe essere quella giusta per scoprire la città di Trapani, tra chiese barocche e palazzi nobiliari, in un soleggiato fine settimana di fine luglio.
Stragusto | Trapani | Piazza del mercato del pesce | dal 27 al 31 luglio, dalle 18.30 alle 24 | www.stragusto.it