Due giorni di festa dedicati alle eccellenze dell'Emilia Romagna e ai suoi chef migliori, ma anche ai talenti della cucina internazionale, in arrivo sul lungomare di Rimini per cucinare insieme. E ancora laboratori, pani antichi, street food gourmet, colazioni sull'erba. E un mercato contadino con vista sul mare.
È ancora Al Meni
Terzo anno, terzo successo di pubblico annunciato, con la squadra di sempre capitanata da Massimo Bottura. E così anche nel 2016 Rimini si prepara ad accogliere il tendone di Al Meni per cominciare l'estate romagnola con il piede giusto. L'immaginario è ancora una volta quello mirabolante ispirato all'8 ½ di Federico Fellini, che a Rimini era nato e particolarmente legato, ma il titolo della manifestazione attinge a piene mani – è proprio il caso di dirlo – da una poesia di Tonino Guerra, altro ambasciatore della cultura regionale: semplicemente Al Meni. Le mani in questione sono quelle degli chef e degli artigiani del gusto riuniti sotto al tendone e nello spazio antistante con vista sul mare per celebrare una festa che li vede protagonisti insieme alle loro migliori creazioni e produzioni, tra made in Italy d'eccellenza e proposte d'autore internazionali. L'appuntamento è per il 18 e 19 giugno, quando il parterre si affollerà di presenze note in arrivo dalle città limitrofe e dall'estero, con due squadre da 12 elementi ciascuna: i più grandi chef dell'Emilia Romagna da un lato, altrettanti giovani chef internazionali dall'altro, che lavoreranno in coppia. Diverse le opportunità per il pubblico: show cooking, degustazioni, assaggi d'autore e street food gourmet, laboratori per grandi e bambini, gelati stellati e un fornito mercato di eccellenze regionali che dalla Via Emilia scenderanno verso il mare, tracciando una mappa dell'agroalimentare di qualità e portando sotto i riflettori le tradizioni culinarie più autentiche.
Grandi chef a Rimini. Tra show cooking e pic nic sull'erba
Sotto il tendone, gli chef ospiti di Massimo Bottura si ritroveranno a lavorare insieme in una grande e colorata cucina a vista, pronti a dare spettacolo senza rivalità. Il mercato invece si snoderà per il lungomare, dal Grand Hotel fino a raggiungere il porto. Tutt'intorno gli stand dedicati al cibo di strada interpretato dagli chef, con i prodotti dei contadini e dei pescatori del territorio, con la macelleria Zivieri impegnata a preparare kebab di mora romagnola, il ristorante Quartopiano e l’Osteria la Sangiovesa per le ricette della tradizione regionale, Amarcord per la birra artigianale (mentre per la sezione gelato gourmet ci sarà anche la proposta di Aurora Mazzucchelli, con un gusto ai pomodori secchi). Ma chi sono gli chef in partenza per Rimini? Segue il suo maestro Takahiko Kondo, dalle cucine dell'Osteria Francescana; e poi, per l'orgoglio regionale, Gianluca Gorini, Giovanni Cuocci, Silver Succi, Gianpaolo Raschi, Rino Duca, Emilio Barbieri, Terry Giacomello, Alessio Malaguti, Aurora Mazzucchelli, Stefano Ciotti e Maria Grazia Soncini. Per la squadra internazionale si spazia dal Portogallo al Cile, da Parigi a Helsingborg con Leonardo Pereira, Mathias Bernwieser, Niklas Ekstedt, Emilio Macias, Sebastian Myers, Tabata Hanninen e Ludovic Mey, Sven Chartier, Rose Green, Simone Tondo (italiano a Parigi, si contano le ore per la sua nuova avventura), Rosio Sanchez, Diego Prado e Philippe Rachinger.
La cerimonia inaugurale sarà affidata alle parole di Massimo Bottura, che interverrà sabato mattina alle 11.30, dando il via alle danze, ma c'è grande attesa soprattutto per la colazione sull'erba nel parco del Grand Hotel prevista per domenica 19: qui, dalle 10 alle 13 si svolgerà il pic nic a cura di Claudio di Bernardo con la partecipazione di Bottura e di tutti gli chef di Al Meni (solo su prenotazione). E per tutta la durata della manifestazione Slow Food Emilia Romagna seguirà i laboratori dedicati a tutta la famiglia, mentre nei giardini di piazza Fellini saranno distribuiti assaggi di pane “antico” realizzato con cinque differenti tipologie di grano.
Al Meni | Rimini | il 18 e 19 giugno 2016 | www.almeni.it
a cura di Livia Montagnoli