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Nuove aperture a Milano. Proposte per tutti i giorni, dal gluten free al vermouth

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Out of Gluten BIstrot, V3Raw, Vermù: qualche nome che si aggiunge alla proposta gastronomica diversificata (con tante punte d'eccellenza) di una città che continua a coltivare i benefici di Expo. Ma se volete mangiare a Milano – ora che inizia Identità Golose – le alternative sono davvero molte. 

Ricapitolando. Cosa succede a Milano

Che succede nella Milano che si appresta ad accogliere una vera e propria “orda” di chef per l'imminente congresso di Identità Golose? Rivitalizzata dai mesi di Expo, la città ha mantenuto quell'allure da capitale gastronomica che l'ha riportata al centro del dibattito gastronomico internazionale. Sul finire del 2015 sono arrivate un paio di stelle in più (per Tokujoshi e Berton), nel frattempo Paolo Lopriore ha terminato la sua collaborazione con i Tre Cristi, Fabio Baldassarre si è rimesso in gioco per Richmond, al D'O di Cornaredo è quasi tutto pronto per la riapertura, presto comincerà la nuova avventura di Luigi Taglienti e si attendono novità importanti anche da Enrico Bartolini.

Intanto, mentre la cucina che conta segue il suo corso, la scena gastronomica meneghina è animata dalla aperture che fanno la ristorazione di tutti i giorni, formule più o meno informali (SorryMama vi dice qualcosa?), pizzerie d'autore (sull'esempio di Lievito Madre presto Milano potrà contare su diverse enclave della scuola napoletana, dal bis di Sorbillo con la pizza fritta di Zia Esterina Starita, entrambe in arrivo, la prima in via Agnello, in corso Sempione la seconda), pasticcerie francesi o più tradizionali (e sul fronte dolce c'è da tener d'occhio l'avanzamento dei lavori per la nuova gelateria a firma Pavè, pronta per la fine di marzo), ottimi esempi di cucina etnica - dall'esclusività del messicano Besame Mucho allo spirito popolare, ma con grandi materie prime, della Ravioleria di via Paolo Sarpi, nella China Town milanese, che sta per aprire anche un sushi bar - e persino un mercato rionale tutto nuovo che scommette sulla somministrazione (quella d'eccellenza di Longoni&Co. al Mercato del Suffragio).

Milano gluten free. Il bistrot di Out of gluten

Una, tante, più proposte che cercano di accontentare un po' tutti - dicevamo – come confermano due recenti aperture che piaceranno a chi qualche difficoltà in più per sentirsi a casa anche al ristorante ce l'ha. Come i celiaci, che da qualche giorno possono contare su un nuovo bistrot gluten free: Out of Gluten Bistrot, recita l'insegna, che non sarà nuova agli abitué dell'alimentari di via San Michele al Carso, celebre per il suo banco gastronomia con prodotti senza glutine preparati nel laboratorio a vista, all'insegna della qualità. La filosofia del nuovo locale - non molto distante dal primo punto vendita (in Corso Magenta 9) - resterà la stessa, cura per il dettaglio e prodotti genuini, belli, buoni e gluten free realizzati dallo chef della casa Luca Musitelli e da una giovane novità in arrivo dalle cucina del Four Seasons, Luca Donadoni (con esperienze al fianco dei fratelli Cerea da Vittorio e poi Sergio Mei e Vito Mollica nell'ambito della ristorazione d'hotel). Aperto a pranzo, il bistrot propone idee veloci, dal panino gourmet alla pizza, ma anche piatti caldi che tracciano un'interpretazione gluten free della tradizione italiana, pasta fresca compresa. Con un'ottima proposta di pasticceria curata da Luca Donadoni.

V3 Raw e l'insalata progettuale

In zona Porta Venezia, invece, alla fine del 2015 è arrivato V3 Raw, il concept tutto bio sviluppato a Cuneo nel 2013, che nel capoluogo lombardo ha riproposto in uno spazio di 90 metri quadri giocato su materiali naturali e soluzioni di design la sua idea di naturalità e cibo del benessere: insalate progettuali (per ogni esigenza, una soluzione), zuppe, estratti, smoothies, yogurt naturali che non hanno tardato a conquistare il pubblico più attento a linea e salute. Spazio allora a proposte energetiche, detossinanti, idratanti, proteiche, giocate sull'apporto di calorie buone e alimenti vivi (niente zuccheri raffinati o grassi saturi), anche da asporto. E caffè in chemex, secondo la moda del momento.

E da bere? C'è Vermù

Chi invece l'attenzione rigorosa alla salute volesse metterla da parte per una sera, da qualche giorno può bussare alla porta di Vermù, il nuovo cocktail bar tutto dedicato al mondo del vermouth di viale Bligny, zona Bocconi. Gli ideatori sono gli stessi di Gin02, l'idea è quella di valorizzare un distillato simbolo del bere all'italiana, carico di suggestioni storiche da un'epoca che non c'è più. Per farlo la carta proporrà una selezione di 35 etichette e una lista di dodici drink, compresi quattro grandi classici come Negroni, Martini Dry, Vodka Martini e Milano Torino. Per accompagnare giusto qualche proposta di piccola cucina, taglieri e schiscette. Ma i posti sono pochi, solo una ventina, e i riflettori sono tutti per il bancone dei vermouth. Un'altra proposta tematica in città dal mondo della miscelazione di qualità, dopo il successo del team del The Botanical Club, con distilleria di gin incorporata.

 

a cura di Livia Montagnoli

 

Out of Gluten | Milano | corso Magenta, 9 | www.outofgluten-milano.it

V3 Raw | Milano | via Spallanzani angolo viale Regina Giovanna | tel. 02 29514295 | www.v3raw.com

Vermù | Milano | viale Bligny, 19a | tel. 02 83630030 | www.facebook.com/Verm%C3%B9-1600544323497085/


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