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Spirit of Scotland. Il whisky alla conquista di Roma, tra miscelazione e bottiglie rare

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Due giorni di festival al Salone delle Fontane, che presta il suo spazio ai migliori produttori italiani e internazionali del distillato scozzese, per la quinta volta insieme nella Capitale, che si riscopre appassionata di whisky. 

Roma scopre il whisky

Seppur a latitudini inconsuete, la cultura del whisky sta lentamente facendo breccia nel cuore del pubblico capitolino. Spirit of Scotland, il Whisky Festival del Salone delle Fontane, contribuisce a diffondere il verbo tra gli amanti del bere di qualità, ed è la migliore testimonianza di quanto la platea romana sia interessata a scoprire i segreti di un universo fatto di antiche tecniche di distillazione, paesaggi brumosi (quelli della Scozia), grandi classici della miscelazione. Quest'anno infatti la manifestazione – il 5 e 6 marzo, nel consueto ritrovo dell'Eur - festeggia la sua quinta edizione coinvolgendo le migliori aziende nazionali e internazionali produttrici del distillato scozzese, per diffondere la cultura del whisky e offrire agli addetti ai lavori nuove opportunità di business e formazione. Anche i neofiti saranno presi per mano e accompagnati in un percorso di banchi d'assaggio, degustazioni guidate, masterclass, seminari sulla mixology in compagnia degli esperti del settore, con l'opportunità di scegliere tra gli appuntamenti di un calendario sempre più ricco.

Whisky e miscelazione

Tra le principali novità dell'edizione 2016 la presenza di un'area dedicata all'American Whiskey, che ospiterà i nomi d'eccellenza della produzione statunitense, per offrire un viaggio nel mondo del bourbon, rye e tennessee whisky. Ma tra i grandi protagonisti del festival ci sarà ancora una volta la miscelazione, con un programma di seminari di alto profilo, che vedranno la partecipazione di grandi nomi del settore, come il bartender Tristan Stephenson in arrivo da Londra; immancabili anche i seminari del “professore” del Jerry Thomas, Antonio Parlapiano, e poi una lezione sulle differenze tra bourbon e scotch whisky. L'obiettivo, condiviso con lo spirito dell'intera manifestazione, è quello di affascinare la platea con il racconto approfondito di una cultura tanto più complessa per le sue molteplici sfumature, così che gli assaggi risultino più consapevoli e tutti riescano ad apprezzare le qualità del whisky. A proposito di miscelazione, diversi volti noti del bartending si ritroveranno al Salone delle Fontane per presentare le proprie creazioni sul tema, concordando per l'occasione dei whisky cocktail menu che mettono insieme gli spunti in arrivo da Nord a Sud della Penisola. Ospiti di Spirit of Scotland sarannoCasa Mia e 1930 da Milano, mentre la scuola della mixology romana si presenterà in forze all'appello: oltre ai ragazzi del Jerry Thomas, presenti anche Argot, Banana Republic, Caffè Propaganda, Porto Fluviale. Tutti, nella settimana precedente al festival ospiteranno eventi dedicati ai menu ideati per l'occasione.

Formazione e intrattenimento

Per le attività di formazione l'area di riferimento sarà quella della Whisky School, con lezioni sull'ABC del whisky (teoria e pratica, su prenotazione all'ingresso), mentre le isole dedicate al cibo proporranno in abbinamento ostriche, salmone affumicato, haggis (da accompagnare con le birre scozzesi). Più esclusiva la lounge sigari, con degustazioni e laboratori. I visitatori potranno acquistare i prodotti in degustazione al negozio del festival. E i cultori del genere apprezzeranno lo spazio Collector 2016, dove scovare bottiglie rare e vintage selezionate dal Whisky Roma Club.

 

Spirit of Scotland | Roma | Salone delle Fontane, via Ciro il Grande | il 5 e 6 marzo | ingresso 10 euro | www.spiritofscotland.it


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