Torna nell'ex fabbrica di Lambrate il flea food market all'italiana sul modello dei più celebri mercati di Londra e New York. Due giorni al mese, per un fine settimana all'insegna delle cucine di strada che parlano le lingue di tutto il mondo gastronomico, dall'Asia al Nord Europa.
Eat Market. Milano come Brooklyn
Nell'anno, quello che si è da poco concluso, in cui Milano si è riscoperta capitale gastronomica internazionale, le iniziative dedicate agli amanti del cibo non sono mancate, invadendo spazi fino a quel momento solo marginalmente connessi al cibo. È il caso dell'East Market di via Giovanni Ventura, il mercatino delle pulci in stile british di Lambrate, ospitato dai locali dell'ex industria Faema, dove oltre 200 espositori propongono a milanesi e visitatori di passaggio oggetti vintage, modernariato e abbigliamento nella più classica delle formule di un flea market. Proprio lo scorso autunno, la richiesta incessante di street food aveva convinto gli organizzatori a concedere un ruolo da protagonista all'offerta gastronomica, già prevista con l'allestimento di un piccolo corner per rifocillarsi. E invece, l'ingranaggio messo in moto dalla prima edizione di Eat Market (d'altronde il gioco è facile, basta eliminare una lettera), da mezzogiorno a mezzanotte per un fine settimana di cibo di strada no stop, ha fatto registrare un grande successo di pubblico. Com'era prevedibile. Tanto da conquistare un appuntamento fisso sul calendario. Il week end del 6 e 7 febbraio, infatti, inaugurerà un 2016 all'insegna del flea food market, che si ripeterà con cadenza mensile sul modello dei più celebri mercati gastronomici di Brooklyn e East London.
Chi c'è e cosa si mangia nell'ex fabbrica di Lambrate
Ingresso gratuito per accedere al paese dei balocchi delle cucine di strada, dove 30 realtà selezionate tra stand e food truck cucineranno (espresso!) dall'ora di pranzo al dopocena, passando per merenda e aperitivo. Ma al mercato di Lambrate si potrà anche fare la spesa, curiosando tra le botteghe estemporanee e stand tematici, molti dedicati a prodotti senza glutine, vegani, biologici o a km 0. Ancora una volta il parterre di culture gastronomiche spazierà dalla cucina asiatica alla pizza napoletana, passando per dolci ideati per gli amici a 4 zampe (ormai presenza fissa di ogni street food market che si rispetti) di Dog Sweet Dog. E gli appassionati di cucina etnica troveranno pane per i loro denti, tra ramen e dumpling (i tipici ravioli condivisi dalla cultura cinese e giapponese), hot dog, burger, lobster roll, specialità tex-mex, pancake (come quello tipico di Harlem, proposto da Ghetto Pancake). E anche l'accompagnamento alcolico seguirà la linea guida dell'internazionalità: non solo vino o birra artigianale, ma anche sake e whiskey bar. Per chi preferisse restare nel solco della tradizione locale, non mancheranno cotechino e polpette, panini gourmet e taglieri di salumi regionali. In entrambe i casi – che si tratti di specialità italiane o cucine dal mondo – la peculiarità di un flea food market che voglia dichiararsi tale, dallo Smorgasburg di Williamsburg ai frequentatissimi mercati londinesi, è che gli avventori possano seguire tutte le fasi di preparazione del cibo. Il che contribuisce a rendere l'atmosfera molto più autentica, e non solo se in lontananza si avvista lo skyline dei grattacieli di New York. Ecco perché anche nell'ex fabbrica di via Ventura questa prerogativa sarà rispettata da tutti i partecipanti. Qualche nome? Carolina's e i suoi panini con l'aragosta, la cucina coreana di Bab (con il gimbap, sushi made in Corea), i ravioli di Dumpling Heaven, il risotto di Biroccio, il bbq e il pulled pork di Phil's Slow Smoked American Barbecue, i bagel di Giamilla Bakery, le specialità indo srilankesi di Indo Ceylon Restaurant, e poi ancora Asia con l'Asian Crossover. Per un giro del mondo gastronomico racchiuso in 5000 metri quadri.
Eat Market | Lambrate (Milano) | via Giovanni Ventura, 14 | ingresso libero | il 6 e 7 febbraio, dalle 12 alle 24