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Guida Identità Golose 2018. E la Miglior food writer dell'anno è Annalisa Zordan, del Gambero Rosso

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Presentata all'Excelsior Hotel Gallia di Milano la nuova edizione della Guida ai Ristoranti d'Italia, Europa e Mondo di Identità Golose, online e in costante aggiornamento. Oltre 1000 indirizzi, 11 Storie di Gola, 13 Giovani Stelle. Grande orgoglio per Annalisa Zordan, Miglior food writer dell'anno. 

Gli indirizzi di Identità Golose

1912 risposte per mangiare in Italia e nel mondo. L'undicesima edizione della guida di Identità Golose, presentata oggi a Milano, mette in mostra cifre e protagonisti di un lavoro costante e continuo, forte (da tre anni ormai) di una piattaforma online gratuita e sempre in aggiornamento. Progetto satellite del congresso gastronomico che oltre 10 anni fa proiettava l'Italia degli addetti ai lavori tra i palcoscenici di peso della scena internazionale, la Guida ai Ristoranti d'Italia, Europa e Mondo curata da Paolo Marchi e Claudio Ceroni, con il fondamentale supporto di Gabriele Zanatta - e ben 98 collaboratori a firmare le schede - è cresciuta nel tempo con l'idea di restituire un quadro fortemente identitario (e per questo non necessariamente onnicomprensivo) della situazione ristorativa italiana e internazionale. Sono 907 le insegne recensite (al momento della presentazione) per il 2018, 645 gli indirizzi italiani, 68 le pizzerie. Ma alle schede si aggiungono i percorsi d'autore delle Storie di Gola, 11 racconti gastronomici divisi per città a firma di penne autorevoli e bendisposte a condividere suggerimenti e trucchi del mestiere, sommando così altri 170 indirizzi al computo totale (e pure gli 835 consigli degli chef). E poi ci sono i premi, 13 riconoscimenti speciali per chi durante l'anno si è particolarmente distinto nel proprio mestiere, le cosiddette Giovani Stelle.

 

Le Giovani Stelle

Ancora una soddisfazione, dopo la stella conquistata appena qualche giorno fa, per Matias Perdomo, che con Simon Press, suo braccio destro nella cucina di Contraste (Milano) vince il premio come Miglior Chef. La migliore nella compagine al femminile, invece, è Marta Scalabrini, chef patronne di Marta in Cucina, a Reggio Emilia. Gli stranieri sulla cresta dell'onda, vincitori del titolo assegnato al miglior chef internazionale (che per l'occasione si fa in tre), sono Mateu Casanas, Eduard Xatruch e Oriol Castro, i tre deus ex machina di una delle insegne più attenzionate degli ultimi mesi, Disfrutar a Barcellona. E si prosegue con i riconoscimenti al (ai) miglior sous chef – Davide di Fabio e Takahiko Kondo, colonne portanti dell'Osteria Francescana di Massimo Bottura – al miglior chef pasticcere Ascanio Brozzetti, alla miglior sommelier Ramona Ragaini, e alla rispettiva controparte maschile, Manuele Pirovano, al miglior maitre Mario Vitiello. Poi i premi speciali per la birra in cucina, Michelangelo Mammoliti de La Madernassa, il cestino del pane – il migliore è quello dell'Imago di Francesco Apreda – la sorpresa dell'anno, Federico La Paglia del Sikelaia di Milano.

 

La miglior food writer è Annalisa Zordan

Ma il riconoscimento che più ci inorgoglisce, perché è tutto il gruppo che lo riceve con grande soddisfazione, è quello per il Miglior Food Writer dell'anno, Annalisa Zordan, dal 2012 in forze al Gambero Rosso. Questa la motivazione del premio: “È premiata per la scelta di temi e storie sempre originali, espresse attraverso un punto d’osservazione inconsueto e un ricco vocabolario”, con l'aggiunta importante, sul palco dell'Excelsior Hotel Gallia, di Paolo Marchi: “Tutti hanno nostalgia del passato del Gambero, adesso non ne abbiamo più motivo visto il grande lavoro che stanno facendo”.

 

www.guidaidentitagolose.it

 

a cura di Livia Montagnoli


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