Frenetica e in evoluzione costante, la ristorazione londinese degli ultimi 10 anni è stata una continua sorpresa. E nelle capitale inglese chef e imprenditori continuano a investire: Tony Conigliaro prova a sbancare ancora una volta con Gazelle, Andrew Wong raddoppia, Emily Roux si mette in proprio, con suo marito Diego Ferrari. Mentre a Bath si ritrovano allievo e maestro: Marco Pierre White e Pierre Koffmann.
Si muove con velocità (e voracità) la scena gastronomica fine dining inglese. Qualche mese fa, Tokyo Cervigni ripercorreva per il mensile del Gambero Rosso (recuperatevi l’arretrato!) gli ultimi 10 anni della ristorazione londinese, nel periodo compreso tra la crisi finanziaria del 2008 e le nuove incertezze causate dalla Brexit, individuando però la progressiva messa a fuoco di un'identità gastronomica in evoluzione costante, che della capitale inglese ha fatto una affascinante meta per viaggiatori gourmet. E c'è sempre margine per guardare avanti, come dimostra questa estate di attesa di nuovi progetti d'autore – alcuni appena concretizzati, altri in procinto di materializzarsi all'inizio dell'autunno – che cavalcano il desiderio di novità. Coinvolgendo spesso personalità già affermate, incentivate a scommettere su sfide sempre diverse.
Gazelle. Ristorante e cocktail bar (by Tony Conigliaro)
È il caso di Gazelle, frutto del sodalizio tra Rob Roy Cameron e il bartender di fama internazionale Tony Conigliaro, che insieme hanno appena inaugurato a Mayfair un ristorante con cocktail bar destinato a entrare nei radar del jet set londinese. Per la prima volta Conigliaro, imprenditore navigato con 20 anni di carriera alle spalle e capace di rivoluzionare la scena della miscelazione cittadina, sposa un progetto food oriented, senza rinunciare però al contributo del bar. Due anni ci sono voluti per perfezionare il format, rintracciare lo spazio più adatto – due livelli ospitati all'interno di un edificio di epoca edoardiana, 40 coperti per il ristorante, ben 60 dedicati al cocktail bar del piano superiore – approntare una proposta che potesse spiccare come unicum nel quartiere più patinato della città. I punti di forza? Il curriculum di uno chef - natali sudafricani, formazione spagnola – passato da elBulli, Hoja Santa e 41 alla scuola dei fratelli Adrià, i grandi classici della drink list firmata Conigliaro (con focus sullo champagne), il mix tra le due scuole di pensiero (già sperimentato da Untitled, dove Rob ha militato prima di abbracciare il progetto Gazelle). La cucina, dichiara il menu, offrirà un'interpretazione diretta e pulita della nouvelle vague europea, con una carta di snack dedicata al cocktail bar, pietanze da condividere e sapori decisi giocati sull'accostamento di pochi ingredienti.
Kym's. Il raddoppio di Andrew Wong
Da una destinazione di sicuro successo all'altra, si preannuncia vincente anche la nuova apertura firmata Andrew Wong in città: sarà pronto per settembre il locale che molti attendono da quando lo chef di origini cinesi ha conquistato la prima stella - lo scorso ottobre - attirando su di sé i riflettori internazionali (ma a Londra A.Wong è da tempo una meta gettonata, apprezzata da pubblico e critica). Si chiamerà Kym's, sarà ospitato nel complesso di Bloomberg Arcade, nella City, e offrirà molti coperti in più (120 su due livelli) per scoprire cosa significhi oggi fare ristorazione cinese contemporanea in una grande capitale europea. È stata questa la chiave del successo di Wong sin qui, nato e cresciuto a Londra nel ristorante del suoi genitori, poi formatosi alla scuola di cucina francese (in mezzo l'università di Oxford, indirizzo chimica) e alla ricerca delle sue radici tra scuole gastronomiche e ristoranti delle diverse province cinesi. Tornato a Londra con un bagaglio culinario di ampio respiro, nel 2012 Andrew inaugurava con sua moglie Nathalie il suo primo ristorante in città. Obiettivo: onorare la tradizione di tutte le regioni cinesi. Con la seconda insegna, invece, esplorerà più a fondo la propria storia familiare, a partire dal ristorante aperto a Londra nel 1985 dai suoi genitori, il primo Kym's, negli spazi che oggi ospitano A.Wong. In menu una moderna interpretazione dei classici cinesi, con una sequenza di piccoli piatti e una proposta grab and go per il pranzo.
Caractère. Francia e Italia insieme con Emily Roux e Diego Ferrari
E veterana della scena gastronomica londinese, nonostante la giovane età, è anche Emily Roux, che dal nonno Albert ha ereditato un cognome importante, oltre alla passione per la cucina, tramandata di generazione in generazione all'interno di una famiglia che da decenni tiene alto il nome della cucina francese sul suolo inglese. Nel ristorante londinese del papà Michel Roux Jr, Le Gavroche, Emily è cresciuta, ma il prossimo ottobre è pronta a debuttare con un progetto solista, Caractère, insieme a suo marito Diego Ferrari, attualmente head chef a Le Gavroche (la scintilla è scoccata durante l'apprendistato comune al Louis XV di Alain Ducasse). I cognomi parlano chiaro: il nuovo ristorante di Notting Hill si concentrerà sull'incontro tra cucina francese e italiana, pescando nei ricordi d'infanzia dei due giovani chef. E la carta dei vini asseconderà questa sinergia, spaziando tra etichette francesi e italiane.
L'allievo e il maestro a Bath
Tra le novità in vista, però, si segnala anche il sodalizio tra due big della storia della cucina inglese come Marco Pierre White e Pierre Koffmann (l'uno allievo dell'altro, negli anni del Tante Claire, Londra inizio Ottanta), che uniranno le forze a Bath, sulla costa inglese, per il debutto di un nuovo progetto di ristorazione all'interno dell'Abbey Hotel, già da settembre prossimo. Dettagli ulteriori in divenire.
Gazelle | Londra | 48, Albemarle street | www.gazelle-mayfair.com
Kym's | Londra | Bloomberg Arcade | da settembre 2018 | www.kymsrestaurant.com
Caractére | Londra | 209, Westbourne Park road | da ottobre 2018
a cura di Livia Montagnoli