Giunta alla quarta edizione, l'iniziativa del Ministero degli Affari Esteri francese, su proposta di Alain Ducasse, si conferma un successo. All'edizione 2018, in scena il 21 marzo, hanno aderito 3000 chef da 150 Paesi del mondo. In Italia cene a tema e menu degustazione d'autore in molte città. Ecco chi partecipa.
La cucina francese nel mondo
Puntuale come ogni anno, da quattro edizioni a questa parte, la cucina francese si autocelebra al cospetto del mondo, confermando – qualora fosse necessario – la propria capacità di valorizzare una storia prestigiosa (quanto ingombrante), i suoi protagonisti e una cultura gastronomica che ha ispirato chef di tutto il mondo. L'iniziativa Gout de France, che si ripete ogni primo giorno di primavera, è frutto della collaborazione tra Alain Ducasse e il Ministero degli Affari Esteri francese: una sinergia che vede l'impegno attivo delle istituzioni, e certo ha ispirato il movimento nato anche in Italia qualche tempo dopo, sotto il vessillo degli Ambasciatori del Gusto, per promuovere il made in Italy all'estero e tutelare la cucina italiana dalle contraffazioni che troppo spesso ancora la penalizzano. Non dissimile l'obiettivo della rassegna francese, che il prossimo 21 marzo coinvolgerà oltre 3000 chef in 150 Paesi nei 5 continenti per celebrare la cucina nazionale e il bien vivre francese (e molti saranno gli omaggi a Paul Bocuse, faro della ristorazione nazionale, recentemente scomparso). L'Italia, che all'iniziativa ha aderito dalla prima edizione, anche quest'anno sarà in prima linea con numerosi appuntamenti a tema, e 46 chef schierati a interpretare il menu alla francese oggetto della celebrazione, servito per tutta la giornata agli ospiti del ristoranti coinvolti.
Gli appuntamenti in Italia. Milano e Torino
Tra gli appuntamenti da segnare in agenda, a Milano il D'O di Davide Oldani propone un menu degustazione che si apre con l'omaggio a Bocuse a all'iconica zuppa del presidente VGE, ma all'italiana; a seguire cosce di rana con uvetta piccante, tartufo nero e riso e il signature dish della casa Battuta d'inizio nella variante con roquefort (il menu da 5 portate costa 75 euro, vini esclusi). Sempre a Milano, con vista dal XX piano della WJC Tower, Fabrizio Ferrari propone agli ospiti dell'Unico un menu della tradizione francese: soupe a l'oignon, bouilabaisse, coq au vin e tarte tatin. Serate a tema anche al Just Cavalli e ai Tre Cristi. E sempre a Milano, il menu speciale del ristorante Sulle Nuvole: apertura con lumache e zafferano, patè di fegatini al cognac, petto d'anatra all'arancia con carpaccio di asparagi bianchi, reblochon fermier e pera senapata, millefoglie con chantilly. A Torino, invece, tra gli altri spicca la proposta di Fabio Macrì all'ultimo piano del grattacielo di Renzo Piano: nella sala giardino di Piano35 andrà in scena una degustazione di piatti che fanno largo uso di prodotti francesi, dalla terrina di porri e scampi con vinaigrette allo champagne al torcione di foie gras e mele all'Armagnac, alla selezione di formaggi (120 euro il costo della cena). Foie gras e formaggi francesi anche da Spazio7, con la cucina di Alessandro Mecca che propone anche un Poulet de bresse et pommes de terre fondantes e la Saint Honorè a chiudere la serata. E non si tira indietro un tempio della tradizione sabauda come il Cambio, con Matteo Baronetto impegnato a interpretare i grandi classici della cucina francese. Mentre al ristorante Gardenia di Caluso, nella provincia piemontese, Mariangela Susigan coniuga la sua passione per le erbe spontanee e i prodotti dell'orto con l'omaggio alla Francia, tra Capretto da latte arrostito alla brace, spalla fondente alla santoreggia e patate Corne de Gatte, primizie dell’orto e tarte tatin con rabarbaro, fragola e verbena.
Firenze, Roma, Napoli
A Firenze e provincia rendono omaggio all'iniziativa il Santo Bevitore di chef Luca Marin – tra quiche lorrain e coq au vin – e La Tenda Rossa di San Casciano Val di Pesa, dove Maria Probst propone per una sera la tradizione della campagna francese. Suggestioni d'Oltralpe anche a Roma, con la naturale affinità al tema della Santeria di Gioia di Paolo, al Pigneto: in tavola ostriche, quiche lorraine, boeuf bourguignon, formaggi e sablè, in abbinamento a vini naturali, champagne e sauternes. Sintonia con i cugini transalpini condivisa dal team di Palatino Bistrot, quartiere Trieste, naturalmente coinvolti nell'omaggio alla cucina che li ispira ogni giorno. A Napoli, invece, saranno l'Institut Français Napoli e l’Ordine internazionale dei Discepoli di Escoffier a promuovere eventi a tema, tra cinema e gastronomia. Per la cena alla maniera francese l'appuntamento è presso il ristorante Zì Teresa, con Carmela Abbate, Discepola Escoffier. Molti anche gli istituti professionali coinvolti in tutta Italia.
Tutti gli appuntamenti Gout de France nel mondo
a cura di Livia Montagnoli