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Trieste Pizza apre a L'Aquila. La pizzetta tonda che riporta la speranza in città

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Sono trascorsi quasi 9 anni dal sisma che distrusse L'Aquila la mattina del 6 aprile 2009, e ancora si contano i danni. Ricominciare, anche quando sembra impossibile, è l'unica soluzione. E il capoluogo ora riparte proprio dal buon cibo, con l'arrivo della celebre pizzetta Trieste. Un punto di ritrovo che segna un nuovo inizio per la vita cittadina.

L'Aquila dopo il terremoto

Nove imprenditori aquilani insieme per offrire agli abitanti del capoluogo abruzzese un angolo gastronomico unico nel suo genere, dimostrando ancora una volta la tenacità di un popolo forte e orgoglioso. Nove professionisti che hanno avuto il coraggio di scommettere su un luogo che, purtroppo, porta ancora segni evidenti di quel sisma che il 6 aprile 2009 mise in ginocchio l'intera città, da tempo divisa nettamente da un “prima” e un “dopo”. Un luogo che però non smette di sfoderare la dignità di chi ci vive, un grande patrimonio artistico da recuperare, e un profondo legame con un territorio che è stato tanto crudele, ma che è anche ricco di risorse. Fra rotte obbligate e trincee (ancora) provvisorie, l'animo fiero della città si percepisce anche nell'importante tradizione gastronomica che esalta le materie prime locali, dallo zafferano alla produzione casearia, dai salumi alla carne d'agnello, senza dimenticare i grandi vini abruzzesi.

 

terremoto

Le attività ristorative

È proprio dalla cucina che, negli ultimi anni, sono arrivati i segnali più evidenti di quella voglia di rinascere che ancora oggi persiste. Fra i tanti ristoratori che nell'Aquila hanno scelto di crederci, spicca da anni Marzia Buzzanca, ideatrice di Percorsi di Gusto, una delle migliori pizzerie secondo la guida del Gambero Rosso, un'artigiana che si è sempre battuta per la sua terra, anche quando, poco più di un anno fa, ha dovuto abbandonare la sede di via Leosini, simbolico epicentro di una città che reagisce e si rimette in piedi, per uscire fuori dalle mura di un centro storico ancora ostile. Ma Marzia non è l'unica ad aver fatto delle tipicità abruzzesi il punto di partenza per una nuova vita cittadina.

 

pizza Marzia Buzzanca

Trieste Pizza

È ancora una volta dalla pizza che si ricomincia per rimettere in moto il circuito di ristoranti della zona, e non una qualunque: è la celebre pizzetta Trieste cotta nel padellino ad approdare all'Aquila, in un nuovo locale nel cuore della città, inaugurato lo scorso 8 marzo 2018, a poco meno di 9 anni dal terremoto. Un prodotto nato nel 1958 sul lungomare di Pescara, grazie all'intuizione e l'ingegno di Gabriele Ciferni, che negli anni ha saputo trasformare l'attività a gestione familiare in un modello di imprenditoria vincente. Dal cornicione croccante e l'impasto soffice, la pizzetta è oggi preparata da Riccardo, figlio di Gabriele, e sua moglie Laila, coppia nel lavoro e nella vita che è riuscita a far conoscere questa specialità al di fuori dei confini nazionali, a Londra e Madrid, e anche a Milano e nella Capitale, con l'inaugurazione, due anni fa, del locale di via Urbana. Un prodotto che accoglie tutto il meglio degli ingredienti regionali: c'è la classica margherita, condita con salsa di pomodoro Triveri (dalle piantagioni di Vasto) e latticini locali (come il fiordilatte vaccino Reginella d'Abruzzo), quella con salsiccia naturale prodotta dalla macelleria di Delio Ginestra a Villa Celiera, ancora una volta in Abruzzo, la carciofini e pecorino, la provola e speck e molte altre ancora.

 

trieste

L'apertura a L'Aquila

Con la nuova avventura all'Aquila, Trieste segna un altro tassello di storia. La sua, quella di una piccola realtà familiare che negli anni è stata travolta da un successo unico, riuscendo a mantenere quel carattere semplice e genuino degli inizi nonostante i diversi indirizzi da gestire. Ma anche quella di un territorio complesso e sfortunato, ostile e generoso, che ora può fare affidamento su un caposaldo della ristorazione abruzzese. È proprio nel centro storico, in corso Federico II, che il gruppo di professionisti - tra cui il patron del Gran Caffè dell’Aquila Michele Morellie il bancario Luca Marchetti- ieri ha alzato per la prima volta la saracinesca (la decima per Trieste Pizza) del locale, raccogliendo fin da subito l'entusiasmo della clientela, tutta riunita per celebrare questo nuovo inizio. Una storia di speranza, ma anche capacità di impresa, lungimiranza da parte del grande marchio pescarese, che nei mesi precedenti ha lavorato insieme ai nuovi collaboratori per insegnare loro i trucchi del mestiere.

Al taglio del nastro, il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, a rimarcare il valore e l'importanza del momento; dietro al forno, Matteo Quattrocchi, impegnato nella preparazione degli impasti semintegrali a base di farine italiane biologiche, “per un prodotto ricco di fibre, sano, digeribile e sostenibile”. E così anche gli aquilani ora possono gustare a pieno questa eccellenza tutta made in Abruzzo. La pizzetta tonda, quella delle pause pranzo di pescaresi e turisti al mare, di studenti affamati in cerca di una pietanza sostanziosa, di bambini a caccia di un cibo goloso a portar via, da consumare frettolosamente per poi tornare a giocare in spiaggia. La pizzetta tonda simbolo di Pescara, e ora di un ulteriore nuovo passo dell'Aquila. Quella buona e che fa bene.

Trieste Pizza – L'Aquila – corso Federico II, 43 - www.trieste.pizza

a cura di Michela Becchi


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