L'iniziativa promossa dalla Regione Lombardia su proposta della Fondazione Gualtiero Marchesi omaggia lo chef scomparso lo scorso dicembre e il valore che attribuiva alla formazione e allo scambio con i suoi allievi. Il premio avrà validità nazionale e si propone di mettere in luce il talento dei più giovani e la dignità del mestiere del cuoco.
Gualtiero Marchesi e i suoi allievi
“L'esempio è la più alta forma di insegnamento”, amava ripetere lui ai suoi allievi. Non per caso, oggi non si contano i cuochi italiani e non, giovani e meno giovani, debitori all'incontro col Maestro, che sia stato un semplice scambio di vedute, un piatto folgorante assaggiato alla sua tavola o un alunnato duraturo che ha gettato le premesse per una carriera lunga e felice. Lui, il Maestro indiscusso capace di affabulare la platea discorrendo di musica e arte, estetica e filosofia e ricomprendendo tutto entro il perimetro della Cucina italiana con la C maiuscola, avrebbe certamente apprezzato l'ultima iniziativa promossa dalla Regione Lombardia su proposta della Fondazione Gualtiero Marchesi. Scomparso alla fine di dicembre scorso, Gualtiero Marchesi non morirà mai (chi avesse dubbi, può approfondire con lo speciale pubblicato sul numero di febbraio 2018 del mensile del Gambero Rosso). Non i suoi insegnamenti, la portata rivoluzionaria del suo pensiero, gli esiti di un longevo percorso nella storia della ristorazione italiana. E proprio ricordando quanta importanza rivestisse nel Marchesi-pensiero la formazione (ricordiamo a tal proposito, tra i progetti in fieri, il laboratorio didattico all'Ex Centrale Termica di Varese annesso alla casa di riposo per cuochi in fase di realizzazione), il premio per giovani cuochi intitolato al Maestro diventa ben più che un omaggio di rigore alla memoria dello chef.
Il premio per i giovani chef
Ad annunciarne la messa a bando nell’ambito del progetto di promozione del turismo enogastronomico “Sapore inLombardia” è l'Assessore allo Sviluppo Economico Mauro Parolini, a seguito dell'approvazione della Giunta lombarda. L'iniziativa però avrà validità nazionale (ma saranno le singole Regioni a dover ratificare il bando, che per ora ha raccolto l'adesione della Puglia) e vede il sostegno del Mibact proprio nell'anno che il ministro Dario Franceschini ha deciso di intitolare al valore del patrimonio enogastronomico e agroalimentare italiano: “Questo premio nasce per valorizzare il talento dei giovani cuochi, per promuovere ed affermare la dignità di questo mestiere e esaltarne il legame con territorio. L’iniziativa si svilupperà lungo tutto il 2018 ed è aperta all’adesione delle altre Regioni italiane” ha precisato Parolini, specificando i requisiti necessari per accedere al premio. Rivolto ai cuochi under 25, il riconoscimento è indirizzato ai giovani in grado di incarnare i principi espressi da Gualtiero Marchesi nel Decalogo del Cuoco (diffuso esattamente 3 anni fa: “Cuoco è un mestiere” esordisce il primo articolo del manifesto, e poi avanti per punti salienti), “all'insegna di umiltà, onestà e volontà”, sottolinea Enrico Dandolo, segretario della Fondazione: “Il mestiere del cuoco richiede la conoscenza della tecnica, lo studio e l’approfondimento, la consapevolezza di esprimere, attraverso il giusto rispetto della materia prima, lo spirito di un luogo”. Così insegnava il Maestro.
Motto dell'iniziativa, “il buono è bello”: ai candidati il compito di valorizzare i prodotti del territorio italiano e dimostrare di saper mettere a frutto un bagaglio di competenze che raccontano l'identità gastronomica nazionale nel mondo, realizzando ricette uniche e personali. I dettagli per partecipare saranno comunicati a breve. E ci sarà certo occasione per riparlarne il prossimo 19 marzo, quando per celebrare il compleanno del Maestro la Fondazione Marchesi organizzerà un grande evento insieme ai migliori allievi dello chef.
a cura di Livia Montagnoli
foto di Luisa Valieri